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Messe, funerali e sacramenti: le indicazioni per tutta la diocesi

Trasmettiamo la nota ufficiale firmata dal vicario generale della diocesi di Cremona, circa l’aggiornamento delle misure di cautela da adottare in seguito al decreto del Presidente del Consiglio in vigore dall’8 marzo 2020.

Visto il nuovo decreto del Presidente del Consiglio in data 8 marzo 2020, in attesa di eventuali nuove direttive emanate dai Vescovi della Lombardia, comunico le nuove indicazioni per la vita delle nostre comunità cristiane:

È confermata la sospensione delle Messe feriali e festive pubbliche e delle altre celebrazioni e la chiusura degli oratorifino a nuova comunicazione.
È sospesa in tutta la diocesi la celebrazione dei funerali anche quelli già programmati per questi prossimi giorni. I sacerdoti sono invitati a spiegare ai parenti la situazione di assoluta emergenza che stiamo vivendo. Il senso cristiano della sepoltura sarà garantito attraverso un breve momento di preghiera  e di benedizione fatta direttamente al Camposanto con la presenza dei soli familiari. È buona cosa che tale limitazione sia scritta anche negli annunci funebri. In caso di cremazione si potrà fare la preghiera prevista dal rituale nella sala del commiato, sempre alla presenza dei soli familiari. Successivamente, ad emergenza superata, si potrà programmare con i parenti del defunto la celebrazione di una messa di suffragio alla presenza della comunità.
È ugualmente sospesa la celebrazione pubblica di battesimi, cresime, prime comunioni e matrimoni, sacramenti che tuttavia in genere non sono programmati in questo tempo di Quaresima. È evidentemente consentita la celebrazione dei sacramenti in caso di urgente di necessità.
Gli uffici della Curia vescovile, sia nella sede di Piazza S. Antonio Maria Zaccaria che presso il Centro pastorale, sono chiusi al pubblico. Nel caso di pratiche aventi carattere di urgenza o anche solo di particolare utilità, sarà possibile raggiungere i singoli uffici ai recapiti telefonici o di posta elettronica consueti.

A tutti i confratelli presbiteri, pur nella sofferenza di questi giorni di “deserto e digiuno”, chiedo la convinta adesione a queste indicazioni , in uno spirito di autentica comunione ecclesiale e di attiva collaborazione alla pubblica autorità e a quanti sono preposti alla tutela della salute pubblica in un momento tanto grave per la vita del nostro Paese.

Don Massimo Calvi – Vicario generale