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Messa dell’arcivescovo Pizzaballa a Brignano, terra d’origine della sua famiglia

Una numerosissima assemblea nella serata di lunedì 12 settembre ha riempito l’imponente chiesa parrocchiale di Brignano Gera d’Adda per la Messa solenne presieduta dell’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, nuovo amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, consacrato vescovo lo scorso 10 settembre.

In prima fila i genitori del neo arcivescovo, originari proprio di Brignano, con i famigliari.

Hanno concelebrato l’Eucaristia, oltre al parroco don Luciano Manenti e al vicario don Francesco Fontana, una decina di sacerdoti, la maggioranza dei quali nativi di Brignano.

Aprendo la celebrazione mons. Pizzaballa si è detto sostenuto e consolato nella fede, anche grazie alla testimonianza offerta dalla presenza di tante persone anche alla celebrazione, la terza da vescovo, dopo l’ ordinazione nella Cattedrale di Bergamo e la Messa di domenica 11 a Cologno al Serio, suo paese d’origine, limitrofo a Brignano.

Durante l’omelia, l’attenzione dei presenti è stata indirizzata al brano evangelico della liturgia del giorno (Lc 7,1-10): il centurione non fa parte del popolo eletto, non si sente “all’altezza” di Gesù, eppure ha una fede grande nella sua Parola. Mons. Pizzaballa ha invitato i presenti a fidarsi della parola di Dio per vincere l’incredulità e vivere una fede incarnata nella quotidianità.

Al termine della Messa – animata dalla corale parrocchiale, diretta da Fabiana Nisoli – hanno preso la parola il parroco e il sindaco.

Don Manenti ha ringraziato l’Arcivescovo per la sua presenza e assicurando che la Parrocchia ricambierà la visita. A nome della comunità gli ha quindi offerto un intarsio in legno raffigurante il santuario della Madonna dei Campi, opera di un artista locale, oltre a un’offerta per i poveri della Chiesa di Gerusalemme.

Il sindaco Beatrice Bolandrini – che a nome dell’Amministrazione comunale ha offerto a mons. Pizzaballa un dono – ha voluto sottolineare la gradita presenza dei genitori dell’Arcivescovo, con la loro legittima gioia e soddisfazione venuta a “ricompensare” il sacrificio della lontananza di un figlio donato al servizio della Chiesa ormai da tanti anni e ha assicurato la vicinanza di tutta la comunità che si riconosce nelle comuni radici “di campagna”.

Prima della benedizione finale l’Arcivescovo Pierbattista ha ricordato di trovarsi molto bene in Terra Santa, dove tanti anni fa è giunto per obbedienza ai suoi superiori. Ha quindi invitato i presenti a lasciare “impastare la storia” dal Signore che si serve della disponibilità di ciascuno, che quindi sostiene nell’affrontare gioie e difficoltà che non mancano in nessuna terra e in nessuna Chiesa.

Immancabili il conclusivo “arrivederci a Gerusalemme” e i saluti finali che tutti hanno voluto portare personalmente a “padre Pierbattista”.

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Intervista esclusiva a mons. Pizzaballa

alla vigilia dell’ordinazione