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Messa del Vescovo per la Polizia di Stato nella festa del patrono san Michele

Trasformare il male in bene è possibile ma, per ottenere risultati – come nel campo di grano ricco di zizzania – è necessario operare con pazienza e tempestività. Saper aspettare, a volte, è indispensabile per agire nel modo migliore in difesa del vero bene comune e della migliore giustizia possibile.

Questo, in estrema sintesi, il messaggio che il vescovo Antonio Napolioni ha rilanciato in occasione della festa della Polizia di Stato nel giorno del patrono, l’arcangelo san Michele.

L’occasione è stata la Messa celebrata dal Vescovo la mattinata di giovedì 29 settembre nella chiesa di S. Girolamo, a pochi passi dalla Cattedrale.

Presenti tutte le autorità del territorio: acccanto al prefetto Paola Picciafuochi, il questore Gaetano Bonaccorso e i comandanti provinciali Cesare Lenti (Carabinieri), Antonio Costa (Guardia di Finanza) e Filippo Fiorello (Vigili del fuoco), oltre al comandante della Polstrada Federica Deledda. Presente anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, l’assessore provinciale Davide Viola e i comandanti della Polizia locale del Comune e della Provincia, Pier Luigi Sforza e Mauro Barborini, e i rappresentanti di Forestale, Esercito e Penitenziaria con il comandante Maria Teresa Filippone e la direttrice del Carcere Maria Gabriella Lusi.

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Nell’omelia il Vescovo ha fatto riferimento alla liturgia del giorno dei santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele: “Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo”. La giustizia, dunque, ha trionfato. Ma, facendo riferimento alla parabola della zizzania, mons. Napolioni ha sottolineato come intervenire, anche in un semplice campo di grano, sia sempre un compito assai delicato: proprio come quello degli operatori di polizia, chiamati a separare, al momento opportuno, il bene dal male.

«Io ringrazio Dio ogni volta che passo di fronte ad una struttura di detenzione – ha detto il Vescovo -: lo ringrazio perché mi ha dato genitori che mi hanno educato alla legalità, al bene. Non tutti hanno questo privilegio». E ha proseguito: «Il compito delle forze dell’ordine è intervenire con attenzione, senza buonismo, ma anche senza cadere nella provocazione».

«Anche fra di voi – ha ripreso mons. Napolioni – ci sono uomini più portati all’azione, alla tempestività, altri più alla pazienza. Il risultato di questo insieme di atteggiamenti è una giusta via di mezzo».

Mons. Napolioni ha quindi sottolineato come fare giustizia, combattere il male con il bene, non significhi far piazza pulita di tutto, ma agire nel mondo – con tutte le sue contraddizioni e provocazioni – reagendo con la massima lucidità, contando fino a dieci se necessario, per poi trovare le parole giuste, l’azione più corretta, quella illuminata. «Questo – ha sintetizzato il Vescovo – è il compito della polizia e di tutti gli educatori che riescono a fornire un servizio alla società, se agiscono illuminati ogni giorno dalla luce del Signore».

Dopo la recita della preghiera della Polizia di Stato è intervenuto il Questore: «Il nostro non è un lavoro, è un servizio che svolgiamo in favore della società – ha ribadito -. Non mi stanco di ripetere ai ragazzi che, quando si entra nel Corpo della Polizia si fa il giuramento di fedeltà, che non è un semplice rito: è un vincolo di sangue, significa entrare in una grande famiglia. L’importante è riuscire sempre, da parte nostra, a riconoscere negli occhi dell’anziana truffata o in quelli del ragazzo che ha subito violenza gli occhi di nostra madre, di nostro figlio. Così potremo continuare a lottare per la forza della legge e non per la legge della forza».

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Alle 17 i festeggiamenti proseguiranno alla caserma Marconi della polizia stradale di Cremona, dove si svolgerà l’iniziativa del Family Day: un momento di incontro dei membri della polizia con le proprie famiglie. In concomitanza sarà anche inaugurato l’asilo nido che servirà il corpo di polizia.

Da segnalare anche la presenza in città della pattuglia a cavallo, che per l’intera settimana svolgerà un servizio di controllo del territorio.