1

Messa del Vescovo a Calvenzano per l’inaugurazione dopo il restauro della chiesa parrocchiale

Prima volta a Calvenzano, la sera di mercoledì 25 maggio, per il vescovo di Cremona Antonio Napolioni. L’occasione è stata la celebrazione della messa solenne di inaugurazione per il restauro della chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, oggetto in questi mesi di lavori, affidati all’impresa edile Frigé di Covo.

E’ stato rifatto il tetto, dal quale filtrava acqua piovana in maniera vistosa, la copertura della cupola con la sostituzione del cemento-amianto con il rame, le facciate esterne (con scrostatura dell’intonaco rovinato e posa di un intonaco anti-umidità scelto dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e al Paesaggio di comune accordo con la Curia di Cremona) e l’illuminazione esterna, posizionata sui muri dell’oratorio e dell’ex asilo, che rende più agevole l’ingresso dei fedeli sul sagrato. Da preventivo il costo dei lavori era stato stimato in 450mila euro.

Accolto dal vicesindaco di Calvenzano Fabio Ferla, dal parroco don Franco Sudati e dalle note del corpo musicale di Calvenzano diretto da Massimo Blini, il Vescovo ha subito benedetto, dal sagrato, la rinnovata “veste” della chiesa parrocchiale.

“Signore, fa che quanti si radunano in questa chiesa – ha detto monsignor Napolioni – crescano in numero per edificare la Gerusalemme del cielo”.

Prima dell’inizio della Messa, accompagnata dalle voci del coro parrocchiale, con la presenza dei bambini e dei ragazzi del catechismo e degli esponenti del volontariato locale, il saluto di don Sudati: “Benvenuto monsignor Antonio – ha detto il parroco – in questi tempio, luogo di preghiera sincera dei figli della famiglia”. Parole a cui mons. Napolioni ha risposto: “Questa casa sarà la casa di tutti quelli che hanno creduto, che credono e che ancora devono scoprire Gesù. Per me è la prima volta a Calvenzano, ma tutti noi dovremmo essere appassionati di prime volte”.

Nella sua omelia il Vescovo ha insistito sul concetto di chiesa come luogo dove si raduna un’assemblea che diventa corpo di Cristo, Chiesa di persone. “Come diventare – ha chiesto – corpo di Cristo e Chiesa di persone? Vincendo l’individualismo e gli egoismi, imparando a incontrarci e a salutarci. Questo vi chiedo cari fratelli, che quando incontrate qualcuno dietro i vostri occhi non vi sia il filtro della diffidenza”. E ancora: “Se crediamo nella parola del Signore, allora essa si fa carne e, come Paolo, potremo dire che Cristo vive in noi, per questo andiamo in chiesa”.

Al termine della celebrazione il saluto del vicesindaco Ferla, reggente dell’amministrazione comunale dopo l’improvvisa scomparsa, nell’agosto 2015, del sindaco Aldo Blini. “Siamo lieti di averla fra noi – ha detto rivolgendosi al Vescovo –. Ha fatto bene a fermarsi a Calvenzano, comunità che ha dato i natali a Battistina Viganò, una donna che ha dedicato la sua vita a servizio del prossimo. Comunità che ha le sue radici nella cooperazione e nell’associazionismo e che ospita sul proprio territorio anche l’oratorio dell’Assunta, gioiello artistico ed architettonico e tempio di fede e di devozione”.

Dopo la celebrazione ed un breve saluto in oratorio, il Vescovo si è spostato a Mozzanica per un momento di preghiera con le famiglie e gli amici dei tre ragazzi del paese morti qualche settimana fa in un incidente stradale a Caravaggio.

Photogallery