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Medici con l’Africa Cuamm: a Rivolta d’Adda e Castelleone due serate per conoscere l’impegno dei dottori cremonesi

Alberto Rigolli, ginecologo di Cremona, e Donata Galloni, infettivologa di Castelleone, saranno protagonisti di due serate di testimonianze dal campo organizzate il 26 e il 27 ottobre a Rivolta d’Adda e Castelleone. Insieme a loro, il giornalista Pietro Suber, inviato di Mediaset, e don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione con cui entrambi sono partiti per l’Africa.

Appuntamento quindi giovedì 26 ottobre alle 21 al Centro socio culturale “La Chiocciola” di Rivolta d’Adda (via Stefano Renzi 5, Sala Giovanni XXIII) e venerdì 27 ottobre, sempre alle 21, al Teatro Leone di Castelleone (via Giuseppe Garibaldi 27) per conoscere da vicino le sfide che ogni giorno i medici del Cuamm si trovano a vivere sul campo per garantire a tutti, e in particolare a mamme e bambini, l’accesso alle cure.

Pietro Suber, inviato agli esteri di Mediaset tre volte vincitore del premio Ilaria Alpi, ha raccontato il lavoro di Medici con l’Africa Cuamm in Sierra Leone nel documentario “La vita al tempo di Ebola” e di recente è tornato nello stesso paese, dove ha incontrato proprio Alberto Rigolli, ginecologo appena rientrato da un anno di servizio nella più importante maternità del paese: il Princess Christian Maternity Hospital di Freetown.

Dall’altro lato del continente, in Mozambico è impegnata Donata Galloni, da 15 anni al lavoro in Africa per garantire servizi sanitari di qualità, anche nel quadro del programma del Cuamm “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, che vuole garantire a 320.000 mamme l’assistenza al parto e a 60.000 bambini malnutriti l’assistenza nutrizionale.

Alberto Rigolli sarà tra i protagonisti dell’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm ad Assago (Milano), l’11 novembre. Insieme a lui, anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il presidente della BCE Mario Draghi, oltre a molti altri ospiti, per fare il punto sul lavoro del Cuamm e sulle sfide che aspettano e l’Italia e l’Europa nel prossimo futuro.

Un impegno quotidiano quello che i volontari del Cuamm esprimono anche in Italia, nei gruppi di appoggio come quello di “Medici con l’Africa Cuamm – Cremona”, che continua a garantire medici nei progetti dell’organizzazione in Africa. Continente per cui, dalla Lombardia, sono partiti con il Cuamm oltre 210 medici e professionisti della cooperazione, a cui si aggiungono le 22 persone impegnate sul campo ad oggi.

È possibile sostenere il lavoro dei medici del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org: con 40 euro è possibile garantire ad una futura mamma il parto assistito; con 150 euro è possibile garantire a un bambino malnutrito un trattamento completo.

 

Medici con l’Africa Cuamm

Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti.

Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con oltre 1.600 operatori sia europei che africani; appoggia 19 ospedali, 45 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 1 università (in Mozambico).

 

Prima le mamme e i bambini

L’attenzione per la salute materno-infantile è una costante per Medici con l’Africa Cuamm, che nei sette paesi in cui è presente in Africa (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) porta avanti il programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, puntando a garantire il parto assistito a 320.000 donne e l’assistenza nutrizionale per loro e i loro bambini nel periodo che va dall’inizio della gravidanza ai primi due anni di vita dei figli, mettendo in trattamento 60.000 i bambini malnutriti.

Sono 5 gli anni di intervento previsti (dal 2017 al 2021), 10 gli ospedali e i distretti di riferimento coinvolti, per un bacino di utenza di 3.000.000 di persone e un impegno economico di 15.000.000 di euro, in parte sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariverona, Compagnia di San Paolo, ma anche da donatori privati grandi e piccoli.

I risultati del primo anno del programma saranno presentati a Milano (Teatro della Luna, Assago) l’11 novembre 2017, nel corso dell’Annual Meeting 2017 di Medici con l’Africa Cuamm.