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Mazzolari, in autunno apertura della causa di beatificazione

Dopo mesi di studio, è giunto a conclusione il lavoro sia dei censori teologi, sia della commissione storica per ciò che riguarda la causa di beatificazione di don Primo Mazzolari. Infatti, il vescovo emerito di Cremona, mons. Dante Lafranconi, aveva affidato il compito di presentare la relazione conclusiva entro il 2016. Il vescovo Antonio ha ora preso il testimone del percorso e ha deciso di proseguire in continuità con l’operato del predecessore. Nella mattinata di sabato 4 febbraio, in Palazzo Vescovile, si è tenuto l’incontro di tutti gli interessati per fare il punto della situazione e per progettare i passi futuri.

La Commissione storica ha espresso un giudizio favorevole, non senza fermarsi ad analizzare eventuali dubbi che potrebbero sorgere in sede di tribunale. L’analisi della documentazione raccolta è stata fatta nella sua completezza.

Parere favorevole è emerso anche dai periti teologi nominati ad hoc. Entrambi hanno sottolineato che negli scritti di don Mazzolari non si vede nulla che possa configurarsi come eresia, sia in campo dottrinale sia in questioni di morale. Anzi, uno studio analitico delle sue pubblicazioni mostra la costante preoccupazione di don Primo di rimanere fedele alla verità. Inoltre, circa l’antropologia cristiana, si è evidenziato quanto lucida fosse la distanza del pensiero di Mazzolari dalle ideologie diffuse nel suo tempo. In particolare, emerge in lui una profonda sensibilità cristologica: egli ha saputo leggere la storia con la lente della fede in Cristo.

Al termine delle loro deposizioni, le Commissioni hanno consegnato al Vescovo Antonio il frutto del loro lavoro. I periti teologi hanno altresì prestato giuramento, come prevede l’Istruzione Sanctorum Mater.

Dopo questo previo passaggio di studio, la parola passa alla diocesi di Cremona, che può far partire il processo vero e proprio. Si provvederà nei prossimi mesi sia alla nomina dei membri del Tribunale diocesano (il Delegato episcopale, il Promotore di Giustizia e un notaio) sia a definire una data, presumibilmente in autunno, per dare il via ufficiale alla Causa di beatificazione. Il Tribunale si insedierà in quell’occasione.

Nel frattempo si chiede di intensificare la preghiera e di intraprendere una più capillare opera di diffusione e di conoscenza della figura di don Mazzolari, particolarmente in diocesi. Evento speciale sarà senza dubbio la solenne celebrazione eucaristica di domenica 23 aprile, alle ore 17.30 a Bozzolo, con la presenza del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città di Castello. Verrà ricordato l’anniversario della morte di don Primo e sulla sua tomba sarà collocata la rosa d’argento che papa Francesco ha donato come segno di particolare riconoscenza.

La Fondazione «don Primo Mazzolari» di Bozzolo celebrerà l’anniversario della morte anche con un Convegno che si terrà sabato 8 aprile (dalle ore 9.30 alle ore 13) nella Sala Civica di Bozzolo. Riguarderà il contributo del pensiero di don Mazzolari alla Costituente, a settant’anni dalla Costituzione italiana. Il Convegno vedrà la presenza di relatori del calibro di Francesco Malgeri, dell’Università La Sapienza di Roma; Nicola Antonietti e Matteo Truffelli, dell’Università di Parma. Quest’ultimo ricopre ora il ruolo di presidente dell’Azione Cattolica italiana.

Un altro evento speciale si celebrerà in Cina. Domenica 21 maggio la Fondazione sarà impegnata a Hong Kong per la presentazione ufficiale della traduzione in lingua cinese del Tu non uccidere, uno dei manifesti più importanti del pacifismo cattolico del Novecento. La traduzione è stata completata in collaborazione con padre Gianni Criveller, teologo del Pime, e con la Commissione «Giustizia e Pace» della diocesi di Hong Kong. Segno che la figura di don Primo riscuote interesse anche fuori dalle ristrette mura di Bozzolo. Il suo messaggio continua ad aprire strade…: a noi il privilegio di percorrerle!

Don Bruno Bignami
Presidente Fondazione Mazzolari