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Mattarella: l’Italia nella prova sa di poter guardare alla vicinanza del Papa

“L’Italia, oggi impegnata a fronteggiare circostanze eccezionali, sa di poter guardare sempre con fiducia e gratitudine alla sollecitudine particolare” del Papa. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprime a Francesco i suoi auguri per il settimo anniversario dell’inizio del Pontificato che coincide quest’anno, scrive, con questo “periodo di speciale prova” per la diffusione globale del Covid-19.

Una “speciale vicinanza”, quella del Papa all’Italia, confermata – sottolinea Mattarella – anche nelle ultime ore con le visite a luoghi di culto che “per secoli hanno rappresentato fonti di consolazione e di speranza”. Domenica scorsa, infatti, il Papa si è recato in visita nella Basilica di Santa Maria Maggiore per venerare l’icona della Salus Popoli Romani e nella chiesa di San Marcello al Corso per pregare davanti al Crocifisso ligneo miracoloso, che salvò Roma dalla peste nel 1522, e chiedere la fine della pandemia.

Accogliere la prospettiva del Papa

Lo sguardo del presidente si allarga quindi al mondo, provato dalla diffusione del virus, per rimarcare che la comunità internazionale trova nella “illuminante missione pastorale” del Papa e nella sua “paterna testimonianza” del Vangelo “un pressante invito” a riscoprire le ragioni della collaborazione e della solidarietà fra gli Stati e i popoli. E proprio per superare meglio “la drammatica sfida dell’oggi” e tracciare un cammino luminoso verso il futuro, il presidente auspica che la prospettiva indicata da Francesco “possa essere prontamente accolta”.

Il riferimento è “all’esigente messaggio di attenzione ai più vulnerabili”, che il Papa propone “con instancabile determinazione”, ma anche ai suoi ripetuti appelli ad abbracciare “il dialogo” e a rifuggire dalla “cultura dello scarto”. Richiami, afferma Mattarella, che “suggeriscono il cammino per affrontare le emergenze globali e perseguire uno sviluppo autenticamente integrale”.