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Masci, sabato 17 dicembre a Cremona e Cassano arriva la “Luce della pace di Betlemme”

Anche quest’anno le comunità scout Masci presenti in diocesi (Cremona 1, Cremona 2 e Cassano d’Adda) si impegnano a far arrivare sul territorio la “Luce della pace di Betlemme”, attinta dalla fiamma che da secoli arde nella basilica della Natività di Betlemme e che rappresenta un segno di fratellanza e condivisione, di speranza e pace. Luce che è di un popolo in cammino. Infatti da Trieste, in treno, raggiungerà Milano e Bologna, facendo tappa di stazione in stazione per far accendere altre lanterne che a loro volta propagheranno ulteriormente la luce di Betlemme in altri luoghi. Tra questi anche diverse località sul territorio diocesano, in particolare Cremona e Cassano d’Adda, dove la Luce giungerà nel pomeriggio di sabato 17 dicembre alle 16.30.

A Cassano d’Adda “Luce della pace di Betlemme” sarà accolta alle 16.30 in piazza Garibaldi, dove tutti potranno accendere lumi e candele da portare nelle case e nelle comunità.

A Cremona, invece, l’appuntamento sarà alle 16.30 nella chiesa di San Girolamo, dove la fiamma sarà accolta con un momento di preghiera. Subito dopo alle 17, sotto la Bertazzola della Cattedrale, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni, la Luce sarà offerta all’intera cittadinanza, ai gruppi e alle comunità parrocchiali, perché a loro volta possano farsene diffusori.

La “Luce della pace di Betlemme” sarà quindi portata in Cattedrale per la Messa prefestiva delle 18. Nello stesso fine settimana gli scout adulti del Masci la porteranno in diverse parrocchie della città (San Bernardo, Cristo Re, San Michele, Sant’Agostino, Picenengo); martedì 20 dicembre alle 18.30 in Seminario, giovedì 22 alle 16 alla Fondazione La Pace e sabato 24 dicembre alle 16 nella chiesa dell’Ospedale.

Ogni fedele potrà dunque attingere personalmente la Luce giunta da Betlemme con ceri e lampade, per portarla nelle case e nelle comunità, coinvolgendo anche altre persone e realtà. La Luce è un segno di quella pace che i credenti ogni giorno chiedono in dono a Dio, un invito a farsi operatori e testimoni di pace con un augurio di fratellanza.

È infatti “Uniamo tutte le nostre forze per costruire la pace” il tema scelto quest’anno per l’iniziativa. La pace non può mai essere un fatto individuale, per nascere e fortificarsi ha bisogno di uomini e donne capaci di vivere insieme, di unirsi nella ricerca di ciò che è giusto e equo per ognuno e per tutti. Portare questa luce nelle case, nelle parrocchie, nei luoghi di lavoro, nei luoghi di sofferenza è segno di affidamento al Dio della pace e di un impegno per essere costruttori di pace prima di tutto proprio lì, nei luoghi di vita quotidiana.

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L’origine dell’iniziativa

Nella Chiesa della Natività di Betlemme c’è una lampada a olio che arde perennemente da lungo tempo, probabilmente già qualche secolo dopo la venuta di Cristo. La lampada è posizionata sul punto ove si presume sia stata la mangiatoia nella quale fu messo il Salva­tore in fasce. La lampada è alimentata dall’olio donato dalle nazioni cristiane, una volta all’anno, a turno: Cristo, Luce delle genti, continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero.

Il viaggio della Luce della pace di Betlemme è iniziato nel 1986 per iniziativa degli scout austriaci. Di anno in anno, proprio grazie a questa associazione, è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo in ogni parte d’Europa. In Italia la Luce è arrivata subito nel 1986 a opera degli scout del Sud Tirol: la diffusione della fiammella, per alcuni anni limitata al territorio dell’Alto Adige, si è propagata presto anche nel resto dello Stivale. Nel 1994 in Veneto è stato costituito un comitato spontaneo che, nel Natale dello stesso anno, ha partecipato alla manifestazione di Vienna, portando quindi la fiamma in Italia dove, viaggiando in treno, ha raggiunto diverse località della Penisola. Da allora questo avviene ogni anno: la luce, accesa alla lampada ad olio che arde perennemente nella chiesa della Natività di Betlemme, alimentata dall’olio donato da tutte le nazioni cristiane della Terra, raggiunge così varie città italiane.

La “Luce della Pace di Betlemme” non ha solo significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici e morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede.

Oggi, grazie all’impegno degli scout di tutte le associazioni circa un milione di persone in Italia portano “La Luce della Pace” nelle proprie case, gruppi, associazioni famiglie, comunità, parrocchie. Donata a tutti coloro che condividono i valori di pace e fratellanza, senza distinzione di credo o razza.