Martedì al Santuario di Caravaggio il Giubileo degli imprenditori

Sarà celebrato martedì 16 dicembre presso il Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio, il Giubileo degli imprenditori, con l’Eucaristia presieduta alle 11 in basilica dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini.

Alla celebrazione giubilare presso il Santuario regionale della Lombardia seguirà, presso l’auditorium del Centro di spiritualità del Santuario, un incontro sul tema “L’intrapresa del bene”, con l’intervento di Ilaria Ugenti, direttrice della divisione delle ricerche di Ipsos sulla Corporate reputation, e di Mauro Magatti, sociologo ed economista dell’Università Cattolica di Milano, per sviluppare il tema della “Responsabilità sociale d’impresa e generatività degli imprenditori”.

L’appuntamento del 16 dicembre a Caravaggio vuole essere una speciale occasione di incontro per gli imprenditori di ogni settore merceologico, offrendo una preziosa esperienza di fede, con un richiamo alle radici cristiane e alla promozione della speranza dentro le loro scelte di vita e professionali. L’organizzazione della giornata è a cura dell’associazione nazionale “Amici di Pensare Cristiano”, realtà nata il 4 ottobre 2006 che intende proporsi come generatrice di processi di riflessione dentro relazioni di amicizia ispirate dalla fede cristiana, anche dentro le difficoltà del nostro tempo.

«Come Papa Leone XIV ha già ricordato in diverse occasioni – sottolinea Francesco Maffeis, presidente di Amici di Pensare Cristiano – la speranza siamo noi. Noi imprenditori, junior e senior, abbiamo il dovere di incarnare, con la nostra vita, la nostra professione e le nostre scelte fatte con coraggio, visione e determinazione, la speranza per il mondo. In questo momento difficile siamo chiamati a rigenerare, non limitandoci al solo profitto, ma puntando ad un’autentica crescita umana».

Un ruolo che si configura come particolarmente importante nei confronti dei giovani. «Dobbiamo accompagnarli prendendoli per mano – prosegue Maffeis – perché le loro vite possano realizzarsi a pieno. Non è sufficiente tenere innaffiate le loro radici, dobbiamo metterli nelle condizioni di crescere e sbocciare, nella speranza di raccogliere buoni frutti. Le nostre radici cristiane rappresentano la certezza che alimenta, ogni giorno, la nostra speranza».