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L’ultimo saluto a don Aldo Grechi, «prete radicato nella sua comunità, capace di iniziative missionarie e di evangelizzazione»

Per molti di coloro che il giorno dell’Assunta festeggiano la Madonna lungo il Po, il 12 dicembre l’approdo a Brancere ha segnato l’ultimo saluto all’ideatore di questa tradizione tutta cremonese, don Aldo Grechi, deceduto sabato 9 dicembre alla casa di cura S. Camillo, dove era ricoverato da qualche tempo. Attorno a lui c’era anzitutto la comunità parrocchiale di Brancere che, affidatagli 55 anni fa, ha amato e accompagnato sino all’ultimo, senza mai risparmiarsi.

Chiesa parrocchiale, intitolata all’Ascensione di Nostro Signore, poco distante dall’argine del Grande Fiume, ha fatto fatica a contenere tutti per i funerali presieduti la mattina di martedì 12 dicembre dal vescovo Antonio Napolioni. Molti i sacerdoti concelebranti e tra loro, naturalmente, anche il vescovo emerito Dante Lafranconi.

Un prete radicato nella sua comunità, ma nello stesso tempo capace di iniziative missionarie e di evangelizzazione, proprio per questo il Vescovo, nella preghiera dei fedeli, ha voluto chiedere la sua intercessione perché la Chiesa cremonese, pur radicata nelle tradizioni e nella vita quotidiana, sappia sempre più aprirsi al futuro e al mondo.

In prima fila i parenti di don Aldo e le religiose dell’Istituto Rifugio Cuor di Gesù, di cui la sorella Chiara fu a lungo superiora generale. Presenti numerose anche le suore della Beata Vergine di Cremona e le Figlie di S. Camillo, a motivo del legame consolidato negli anni e che ha portato le due congregazioni a partecipare attivamente alla festa dell’Assunta al Lido Ariston.

E naturalmente ad accompagnare don Aldo anche in questo ultimo viaggio c’erano i suo più stretti collaboratori: in “uniforme” Antonio Viola ha rappresentato il gruppo dei Pescatori scalzi, accanto al gruppo che ha reso omaggio al parroco di Brancere alzando come tradizione i remi.

Nell’omelia il ricordo del Vescovo per questa festa di fiume, che mons. Napolioni ha presieduto proprio la scorsa estate, prima di soffermarsi sul brano evangelico del Buon pastore che lascia le 99 pecore per cercare quella smarrita. Senza scoraggiarsi, come fece don Grechi vedendo la propria comunità passare negli anni da oltre 700 persone a poco meno di un centinaio. Anzi, questo lo ha spronato ad andarne a cercare altre là dove c’erano, sostenendo le missioni o richiamando tanti attorno alla Regina del Po. E proprio la Madonna – ha affermato il Vescovo – ora lo aiuta a risalire il fiume, sino alla sorgente della vita e della fede.

Prima di lasciare la sua chiesa, al termine della Messa, il feretro ha sostato davanti all’immagine della Madonna, la statua della Regina del Po, quella che ogni anno solca le acque del Grande Fiume. Un ultimo omaggio, l’ultimo prima dell’incontro atteso e sperato, per affidandosi a lei, la Madre.

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Profilo di don Grechi

Don Aldo Grechi è nato a Soresina il 6 gennaio 1927. Ordinato presbitero il 7 giugno 1962, iniziò il ministero sacerdotale come vicario a Genivolta. Nel 1962 la nomina a parroco di Brancere: comunità che ha continuato a guidare sino all’ultimo.