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Lo stile di vita dell’amore al centro della visita pastorale a San Sebatiano

«Ringraziamo il Signore perché in questi giorni abbiamo sperimentato la bellezza di condividere la fede cristiana». Don Massimo Calvi, parroco di Ss. Fabiano e Sebastiano, a Cremona, ha sintetizzato così l’esperienza della visita pastorale vissuta dalla sua parrocchia al termine della Messa conclusiva, presieduta da mons. Antonio Napolioni, nella mattinata di domenica 20 febbraio e concelebrata insieme al vicario don Marco Notarangelo e il collaboratore parrocchiale festivo don Umberto Zanaboni.

Ad aprire la tre giorni, nelle mattine di venerdì 18 e sabato 19, è stata la visita, da parte del Vescovo, ad alcune famiglie e realtà del territorio. Famiglie che sono state protagoniste anche degli incontri di sabato pomeriggio e domenica e alle quali Napolioni si è rivolto direttamente durante l’omelia della celebrazione conclusiva. «Quale modello di amore vuole essere il nostro stile di vita?», ha chiesto provocatoriamente il Vescovo, invitando poi a dare una propria lettura del Vangelo del giorno. «Se in famiglia si facesse la contabilità dell’amore, ben presto il desiderio di stare insieme si esaurirebbe. Se l’amore vuole sempre essere ricambiato diventa malato. Cristo, invece, è controcorrente: afferma che lo Spirito dilata il cuore e ci sostiene nel nostro servizio in famiglia e nella comunità».

Una comunità che ha accolto Napolioni con gioia e ha condiviso con il proprio pastore numerosi momenti di confronto. Bambini, genitori, adolescenti, giovani e anziani hanno avuto modo di ascoltare e dialogare con il Vescovo. «Anche per questo diciamo grazie – ha sottolineato don Calvi – e ci auguriamo che lo stile del dialogo franco e sincero diventi sempre più radicato nel nostro modo di vivere da cristiani».

Il fitto programma preparato dalla parrocchia è stato vissuto da mons. Napolioni con grande entusiasmo, tanto che, anche durante la celebrazione conclusiva, è stata evidenziata la bellezza di «aver vissuto diversi eventi celebrativi, di preghiera e di confronto, i quali ci hanno aiutato ad entrare maggiormente in contatto tra di noi e con il Signore».

Non è mancato uno sguardo verso il futuro, con il Vescovo – e insieme a lui il parroco – che hanno ribadito la necessità di non vedere nella visita pastorale un traguardo, bensì un punto di partenza su cui edificare la costruzione della comunità. «Ed è proprio sulla Parola, sul Vangelo – ha ricordato Napolioni – che ciascuno è invitato a radicarsi, a porre le fondamenta del domani».

Tra venerdì 18 e domenica 20 febbraio la parrocchia di S. Sebastiano ha dunque vissuto una tre giorni ricca di incontri e spunti di riflessione per il futuro. «Soprattutto – ha concluso don Calvi – abbiamo sperimentato l’atteggiamento di chi si mette in cammino: questo stimoli ed alimenti la vocazione missionaria che è propria di ogni comunità cristiana».