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L’ingresso a Piadena di don Pezzetti, «missionario di carità»

È stato un regalo davvero speciale quello che don Antonio Pezzetti ha ricevuto dal Vescovo per il suo 59esimo compleanno: il dono è stato quello delle tre comunità parrocchiali di Drizzona, Piadena e Vho, di cui nel pomeriggio di domenica 20 ottobre è diventato ufficialmente parroco.

La storia di questo sacerdote bergamesco, originario di Misano Gera d’Adda, l’ha ben ricordata Matteo Priori, il sindaco di Piadena-Drizzona (comune nato all’inizio dell’anno a seguito della fusione delle omonime realtà civiche precedenti), che nel saluto istituzionale, sul sagrato della chiesa, ha rimarcato il suo impegno di carità in venticinque anni di servizio presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona, e di cui diciotto anche come direttore di Caritas Cremonese. Un prete «missionario in mezzo a noi», venuto «per servirci e per amarci» ha detto ancora il primo cittadino, facendo anche una fotografia della realtà locale, in ambito caritativo ma non solo.

Tra i sacerdoti concelebranti, accanto al Vescovo, don Pierluigi Codazzi, che da don Pezzetti ha preso il testimone per la pastorale caritativa in diocesi. E ancora chi in ambito caritativo ha operato, prima e insieme a don Antonio. Non mancava naturalmente il vicario don Paolo Fusar Imperatore, alcuni parroci della zona e gli amici sacerdoti, oltre ai due diaconi permanenti che prestano il proprio servizio in Caritas: Cesare Galantini e Marco Ruggeri.

Folta la delegazione giunta dalla Casa dell’Accoglienza e dalle diverse strutture Caritas, con operatori, volontari e ospiti. Ma non mancavano neppure, insieme ai parenti, alcuni amici d’infanzia di Misano e persone conosciute ad Antegnate, dove fu vicario all’inizio del suo ministero per nove anni, prima del trasferimento a Cremona.

In una chiesa gremita, dopo la lettura del decreto di nomina di don Pezzetti (che assume anche l’incarico di vicario zonale della Zona pastorale 4), i gesti caratteristici della Messa di insediamento di un nuovo parroco (aspersione dei fedeli e incensazione dell’altare). Quindi il saluto, a nome delle tre comunità parrocchiali, letto da Cristina Priori, che ha fotografato la realtà delle tre parrocchie e del loro cammino di comunione senza dimenticare fatiche e difficoltà.

Nell’omelia il Vescovo ha voluto subito chiarire a don Pezzetti che, pur lasciando i molteplici fronti di impegno della Caritas, «venendo qui il campo si allarga». Così mons. Napolioni ha delineato i nuovi ambiti di carità cui don Antonio sarà chiamato a spendersi. Anzitutto per l’incarico di vicario zonale, a fianco del Vescovo e dei sacerdoti del territorio (cui dovrà prendersi cura e «dare fastidio») per impostare la pastorale di questa terra.

E poi nel suo nuovo ruolo di parroco, nel quale sarà «chiamato a vivere la carità pastorale». Anzitutto nella vita della parrocchia, al fianco della gente, in una famiglia, con la quale radunarsi attorno all’altare. Ma anche diventando «missionario di carità», attento alle povertà più nascoste. Ma sempre mettendo al primo posto la Parola di Dio, evitando di impostare logiche e bilanci sul fare prima che sull’essere e sul ricevere. In altre parole, per essere «una comunità di discepoli prima che di organizzatori». Perché, ha concluso il Vescovo tornando sulla «carità pastorale», è «meglio una carità senza pastorale che una pastorale senza carità».

La celebrazione è stata animata con il canto dalla corale parrocchiale di Piadena con all’organo Maurizio Vezzoni e sotto la direzione di Stefano Griffini, che per l’occasione ha sostituito il direttore del coro, impegnato nella veste di primo cittadino.

Prima della conclusione della Messa il saluto del nuovo parroco, fatto di tanti grazie e non senza qualche commozione. «È il momento di fare festa sapendo che da domani inizia il cammino vero, vivendo il Vangelo e stringendoci le mani», ha detto don Pezzetti rifacendosi all’immagine usata prima delle Messa dal sindaco.

Il pomeriggio è quindi continuato in oratorio, dove don Pezzetti ha potuto salutare i vecchi amici e iniziare a conoscere la nuova comunità che gli è stata affidata.

 

Photogallery della celebrazione

 

 

Biografia di don Antonio Pezzetti

Classe 1960, originario di Misano Gera d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1985. Ha iniziato il proprio ministero come vicario di Antegnate. Nel 1994 ha iniziato la sua opera presso la Casa dell’accoglienza di Cremona con l’incarico di vicedirettore di cui nel 1997 è diventato direttore, assumendo anche l’incarico di vicedirettore della Caritas diocesana, ufficio che ha poi guidato a partire dal 2001, affiancando anche il ruolo di vicepresidente della Fondazione S. Facio. Dal 2008 al 2016 è stato anche responsabile del Segretariato diocesano migrantes. Lasciata la struttura di accoglienza di Cremona, assumerà l’incarico di parroco di Piadena, Vho e Drizzona, prendendo il posto di don Giuseppe Manzoni. Inoltre è stato scelto come nuovo vicario zonale della Zona pastorale IV, in sostituzione di don Davide Ferretti.

 

Saluto del nuovo parroco

Un saluto a tutti voi piadenesi, a quelli che vivono la vita della Chiesa nell’Unità Pastorale formata dalle tre realtà parrocchiali di S. Maria, del Vho e di Drizzona, e a quelli che semplicemente abitano nel territorio dell’ormai unico Comune.

Un saluto che vuole essere per tutti anche augurio di bene e di impegno per la vita che state vivendo, a partire dalle autorità civili e militari, alle persone impegnate nelle varie istituzioni, nel mondo del lavoro e nelle realtà del volontariato, della cultura e dello sport.

Avremo presto modo di incominciare ad incontrarci e conoscerci.

Il mio saluto vuole arrivare prima di tutto ai più deboli e ai più fragili della comunità: gli ammalati e gli anziani soli, le famiglie in difficoltà per molteplici fragilità, i poveri in spirito e i poveri che fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Un saluto particolare a voi ragazzi e giovani che siete non solo il nostro futuro ma anche il presente del nostro essere Chiesa. La comunità ha bisogno di voi e voi avete bisogno degli adulti e delle alleanze educative che potremo insieme realizzare.

Sono grato ai tanti che a vario titolo e in diversi modi hanno lavorato e continuano a impegnarsi perché la nostra unità pastorale sia vitale e vivace, in ricerca della volontà di Dio e del bene dei fratelli.

Un saluto anche a coloro che sono giunti in questa comunità da terre lontane, con culture e fedi diverse, nella consapevolezza che ogni diversità può diventare arricchimento.

Ricordo con stima i sacerdoti che mi hanno preceduto nel ministero in mezzo a voi e un saluto anche ai sacerdoti originari di questa comunità.

Scriveva il Vescovo Antonio nell’annunciare le varie nomine di quest’anno: «E’ comprensibile il dispiacere del distacco da realtà che ciascuno ha cercato di guidare e servire con amore, instaurando spesso profondi rapporti di amicizia e condivisione. Ma è altrettanto fecondo il ricominciare, raccogliendo quanto altri hanno già seminato, e portando elementi di novità, nel quadro di una pastorale di comunione di cui nessuno può essere protagonista isolato»

Ecco io ricomincio da voi, con voi e per voi il mio ministero sacerdotale, ritorno in una comunità dopo 25 anni spesi a servizio della chiesa nella realtà della Caritas diocesana. Non ho progetti pastorali particolari, insieme a don Paolo, al Consiglio Pastorale e a voi, in comunione con la chiesa diocesana e in collaborazione con le altre parrocchie della zona pastorale, cercheremo di costruire ponti e relazioni che dovranno rendere sempre più veri i nostri rapporti umani e sempre più incisivo l’impegno comune per la missione e l’evangelizzazione delle nostre comunità.

A presto

don Antonio