1

L’arcivescovo Delpini inaugura l’anno accademico dell’ISSR S. Agostino

Si è svolta venerdì 23 novembre  presso l’auditorium Bolognini del seminario vescovile di Cremona la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Istituto superiore di Scienze religiose Sant’Agostino alla presenza dei vescovi delle cinque diocesi aderenti e dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini.

Dopo il saluto iniziale di monsignor Antonio Napolioni, È stato il direttore dell’Istituto don Cesare Pagazzi a presentate in sintesi il percorso accademico.

Ha quindi preso la parola monsignor Daniele Gianotti, vescovo di Crema, diocesi che ospita la sede centrale dell’istituto, a cui aderiscono anche le diocesi di Cremona, Lodi, Vigevano e Pavia, rappresentate nell’occasione dai vescovi Antonio Napolioni, Maurizio Malvestiti e Corrado Sanguinetti.

Dopo il breve intervento del vescovo di Crema che ha richiamato all’urgenza sempre attuale della relazione tra annuncio del Vangelo e presenza culturale richiamando “l’intelligenza della fede” espressa nella storia dai padri della Chiesa, ha preso la parola monsignor Mario Delpini per la sua prolusione dedicata a Paolo VI dal titolo “Per una cultura e testimonianze cristiane”.

Il testo della prolusione dell’Arcivescovo di Milano

Al termine della cerimonia la consegna degli attestati di laurea agli studenti che hanno completato il corso accademico, tra cui tre cremonesi: Anna Aglio, Valerio Fasani e Anna Pagliari.

Guarda la photogallery completa

Fisionomia dell’ISSR S. Agostino

Sono 202 gli studenti che partecipano ai corsi accademici triennali e specialistici dell’Istituto superiore di Scienze religiose “S. Agostino” che ha la propria sede centrale a Crema. Molti di loro frequentano in vista dell’insegnamento della religione cattolica, ci sono anche diaconi permanenti, ma tanti sono anche gli studenti che affrontano lezioni, studio ed esami per un approfondimento personale e qualificato da mettere a frutto nel servizio pastorale parrocchiale e diocesano.

«Personalmente – confida il direttore don Cesare Pagazzi – sono edificato da questa esperienza di laici sposati, con figli e un lavoro, che affrontano un percorso così impegnativo (martedì e giovedì sera e sabato mattina, da settembre a maggio, ndr) per spirito di servizio verso la Chiesa».

Così l’ISSR rappresenta una sorta di avamposto per l’impegno laicale nella vita pastorale: «Una sfida – conferma il direttore – che richiede una preparazione teologica e pastorale», due direttrici che guidano il percorso formativo dell’Istituto interdiocesano che quest’anno, con 44 matricole, batte il proprio record di iscrizioni e guarda al futuro con nuove idee e metodi
innovativi. Come il sistema di formazione a distanza che permette di seguire anche dalla sede di Pavia lezioni tenute a Crema (e viceversa) e di interagire in tempo reale con i docenti e i compagni di corso.

«Inoltre – aggiunge don Cesare Pagazzi – ci stiamo accreditando presso il Miur per erogare anche corsi di aggiornamento riconosciuti per docenti, non soltanto Irc. Questo ci consente di essere sempre più protagonisti nell’ambito della formazione e della cultura sul territorio».

E non è tutto. Per i prossimi anni accademici, infatti, l’Istituto proporrà due nuovi percorsi didattici interni, coordinati dai preposti Uffici delle diocesi coinvolte, rivolti agli operatori di pastorale giovanile e pastorale sociale e del lavoro.

Il sito internet dell’ISSR