L’AIMC di Cremona in pellegrinaggio a Roma per il Giubileo della Misericordia
Dal 23 al 26 giugno un gruppo di docenti dell’AIMC (Associazione italiana maestri cattolici) di Cremona , con la presenza di qualche familiare, ha vissuto a Roma l’esperienza del Giubileo della Misericordia.
La possibilità data da Papa Francesco di aprire porte sante in numerose chiese del mondo ha sicuramente dato l’opportunità di vivere il Giubileo anche stando a casa propria. Ma Roma… è sempre Roma!
Proprio per rispondere alla richiesta di alcuni soci, la sezione cremonese dell’AIMC ha organizzato una tre giorni intensa, caratterizzata dalla visita ad alcune chiese giubilari e il passaggio delle porte sante, perché la celebrazione del Giubileo è proprio la motivazione principale che ha spinto il gruppo a recarsi nella capitale. A contorno sono sate comunque individuate anche alcune mete di interesse storico, artistico o istituzionale.
Il clima molto caldo non ha aiutato, ma i pellegrini cremonesi hanno tenuto fede al loro programma. Momenti di riflessione e di preghiera hanno segnato i tre giorni: San Giovanni in Laterano e Scala Santa, San Pietro, Santo Spirito in Sassia, chiesa della Divina Misericordia, Santa Maria Maggiore. Di tappa in tappa il pellegrinaggio si è svolto tra preghiera comune e individuale, con i passaggi attraverso le Porte Sante che hanno segnato i punti più alti di intensità e raccoglimento.
Alle mete giubilari se ne solno alternate altre più di carattere culturale che hanno arricchito le conoscenze dei partecipanti permettendo di guardare più da vicino la vita degli antichi Romani (con la visita alle Terme di Caracalla), il diffondersi della cristianità a Roma (con la visita alle chiese di S. Clemente e ai suoi interessantissimi scavi, dei Santi Cosma e Damiano, Santa Cecilia e S. Maria in Trastevere, Santa Prassede), l’ambiente del Vaticano e i suoi numerosi tesori artistici (con la visita ai Giardini, alla Pinacoteca e ai Musei Vaticani), la “Casa degli Italiani”, come il Presidente Mattarella definisce il Quirinale. Luoghi ricchi di storia, dove le testimonianze di pontefici, artisti, politici sono molteplici e parlano di una vivace umanità che, nel bene e nel male, ha determinato l’Italia in cui oggi viviamo. Visitare questi luoghi ha posto davanti alla grande responsabilità che gli adulti hanno, perché il patrimonio culturale, storico, artistico, ma anche quello istituzionale, possa essere salvaguardato e passato alle generazioni che verranno.
Così come per il patrimonio della fede: questo Anno Santo della Misericordia se da una parte sollecita ciascun credente a rivolgere con più decisione al Signore la propria vita, e quella delle comunità ecclesiali, dall’altra invita a essere testimoni dell’amore del Padre, perché anche gli uomini più “lontani” possano incontrare la Misericordia di Dio.
Il logo del Giubileo ben riassume il desiderio di Dio di farsi carico dell’umanità: Gesù si carica sulle spalle l’uomo, gesto reso ancora più intenso da una felice e significativa soluzione artistica. Infatti gli occhi dei due volti non sono quattro, ma tre perché gli occhi di Cristo, Buon Pastore, si confondono con quelli dell’uomo: Egli vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Un modo per richiamare con forza il messaggio cristiano: ogni uomo può scoprire in Gesù, nuovo Adamo, la propria umanità e la vita eterna che lo attende, contemplando già da ora nel Suo sguardo l’amore del Padre.
La sera del 26 giugno i pellegrini sono rientrati a Cremona, contenti del loro viaggio, per l’intensa esperienza spirituale e per la visita a luoghi anche insoliti, cioè meno noti, ma non per questo meno belli e affascinanti.