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La visita pastorale si sposta nella Bergamasca: da venerdì tappa a Fornovo

Inizierà la mattina di venerdì 10 marzo, con l’incontro con i bambini, le maestre ed il consiglio d’amministrazione della scuola materna paritaria Don Arturo Bietti, la visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni alla parrocchia di Fornovo San Giovanni, nella Bergamasca. Saranno tre giorni intensi, fino a domenica mattina.

Nel pomeriggio il vescovo incontrerà anche i ragazzi di Fornovo, cresimandi compresi (alle 16.30 in chiesa parrocchiale), celebrerà la Messa alle 18 e alle 20.45, sempre in chiesa, guiderà la meditazione sulla Parola di Dio. Sarà una serata aperta a tutti, ma in particolare rivolta a chi, a vario titolo, ha un ruolo di impegno e di collaborazione in parrocchia.

La giornata di sabato inizierà alle 10.15 con l’incontro del vescovo con gli anziani in chiesa parrocchiale, cui farà seguito quello con il sindaco Fabio Carminati e l’Amministrazione comunale, alle 11 in Municipio. Alle 17.30, dopo la visita agli ammalati in famiglia, monsignor Napolioni incontrerà i genitori dell’Iniziazione cristiana. Alle 20 celebrerà la Messa e alle 21 in oratorio incontrerà adolescenti e giovani.

Domenica, dalle 10 alle 10.45, i parrocchiani potranno dialogare a tu per tu con il vescovo in un angolo riservato della chiesa, dove alle 11 si svolgerà la solenne celebrazione di chiusura della visita pastorale, presieduta dal vescovo e trasmessa in diretta tv su Cremona1 e i canali web e social della Diocesi.

«La parrocchia di Fornovo, che guido da undici anni – spiega il parroco don Angelo Storari – è ancora legata agli appuntamenti tradizionali della vita religiosa. È una parrocchia che ha conosciuto il boom demografico a seguito del quale il paese è passato dai 1.800 abitanti degli anni Ottanta agli attuali 3.400, per cui vive il classico problema delle due parrocchie in una: quella che richiama la vecchia Fornovo e quella derivante dalla nuova Fornovo. Non sempre è facile farle diventare una cosa sola».

Una parrocchia, quella di San Giovanni Battista, dove il volontariato non manca e che non ha in previsione opere di una certa entità essendo già stato rifatto il tetto della chiesa, poi restaurata anche al suo interno.

La parrocchia ha saputo affrontare la pandemia da Covid-19 e reagire allo tsunami che ha provocato. «Fra marzo 202 ed aprile 2021 – racconta don Storari – ho accompagnato al cimitero ventuno fornovesi. La pandemia, anche qui da noi, ha avuto un impatto tremendo, dal quale piano piano però ci siamo ripresi. La parrocchia ha avuto la capacità di assorbirla e il paese ha rialzato la testa. Sabato 18 marzo, al cimitero, con una messa di suffragio, ricorderemo chi per colpa del coronavirus ci ha lasciato».