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La prossima Gmg a Panamà. Nella Messa al Campus Misericordiae Papa Francesco: “Il Vangelo navigatore sulle strade della vita!”

Si celebrerà nel 2019 a Panamá la prossima Giornata mondiale della gioventù, dopo le due a livello diocesano. Lo ha annunciato ufficialmente Papa Francesco al termine della Messa che, celebrata domenica 31 luglio al Campus Misericordiae di Cracovia, ha chiuso ufficialmente l’incontro mondiale dei giovani in Polonia.

 

La lunga notte al Campus

Aria di grande festa sino a mezzanotte al Campus Misericordiae che, dopo la veglia con Papa Francesco, ha coinvolto tutti i giovani presenti con il concerto Credo in Misericordia Dei che ha visto salire sul palco artisti di fama internazionale, tra i quali suor Cristina Scuccia e Krzysztof Iwaneczko, vincitori di The Voice of Italy e of Poland.

Poi è stato il tempo del riposo sotto i rifugi di fortuna realizzati con poncho e teli sin dalle prime ore del pomeriggio di sabato. Tuttavia la spianata, situata a circa 12 chilometri da Cracovia, non si è mai sopita del tutto. In molti punti del campus, a fianco di chi dormiva stretto nel sacco a pelo, si erano radunati giovani per ballare, cantare, pregare. Moltissimi quelli che hanno provato a raggiungere i loro amici ospitati in altri settori. Cosa non sempre facile date le rigide misure di sicurezza messe in atto dalla polizia che ha sempre pattugliato e vigilato con discrezione.

Alle prime luci dell’alba il Campus ha ripreso vita con la recita delle Lodi e le esibizioni musicali di numerosi artisti.

 

L’arrivo di Papa Francesco

Alle 8.45 l’arrivo del Santo Padre. Primo appuntamento la benedizione di una delle due opere segno che rimarranno come eredità della Gmg per la diocesi di Cracovia: una casa diurna per anziani. Non è mancata la firma sul libro d’onore della Caritas.

Poi il Papa ha ricevuto in dono due paia di scarpe e una stola ricamata con l’effige di padre Kolbe: saranno messi all’asta e il ricavato sarà destinato alla campagna we4carity, promossa dalla Caritas di Cracovia per allestire un camper mobile di assistenza sanitaria ai profughi siriani.

All’uscita della struttura della Caritas, alcune donne in costume tradizionale polacco hanno offerto al Papa il pane fatto con le loro mani. Francesco ne ha preso un pezzo e lo ha assaggiato, mimando “è buono” con l’espressione del viso.

Poi la campana del Campus Misericordiae, donata dal cardinale Dziwisz per l’occasione, ha cominciato a suonare. È cominciata così l’ultima giornata della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia. Mentre il Papa percorreva in tutti i settori del Campus con la “papamobile”, la cantante israeliana Noah, vestita in un abito lungo bianco, ha intonato alcune canzoni, tra cui il tema de “La vita è bella”, il film di Benigni sulla Shoah. Per il Santo Padre un lungo giro tra i giovani in festa lo ha portato di nuovo fino al palco.

 

Un milione e seicentomila pellegrini

Un milione e seicentomila i giovani presenti al Campus Misericordiae secondo le stime degli organizzatori. Tra loro anche 600 cremonesi.La maggior parte ha preso posto nel settore C3, non lontano dal palco, ma sul fianco. I maxi-schermo, comunque, hanno garantito ai pellegrini di seguire al meglio tutto l’evento.

Il gruppo più consistente è quello con la cinquantina di oratori di ogni parte della diocesi che ha aderito alla proposta della Federazione Oratori Cremonesi. Per circa 120 giovani l’esperienza era iniziata due settimana fa con il gemellaggio vissuto nella cittadina di Pogrzebień (arcidiocesi di Katowice) insieme al vescovo Antonio Napolioni e il responsabile della Pastorale giovanile diocesana, don Paolo Arienti. A loro domenica scorsa si erano aggiunti altri 360 cremonesi che hanno aderito alla proposta di viaggio più breve, per vivere solo la settimana della Gmg di Cracovia. Questi gli oratori partecipanti: Acquanegra e Fengo, Agnadello, Bozzolo, Brignano Gera d’Adda, Caravaggio, Casalmaggiore, Casirate, Cassano – Annunciazione, Cassano – S. Zeno, Castelleone, Castelverde, Cicognara, Covo, Fontanella, Galligano, Masano, Motta Baluffi e Scandolara Ravara, Mozzanica, Pandino, Persico Dosimo, Pizzighettone, Rivarolo del Re, Rivolta d’Adda, S. Matteo delle Chiaviche, Scandolara Ravara, Scandolara Ripa d’Oglio, Solarolo Rainerio, Soncino, Soresina, Sospiro, Torre De’ Picenardi, Trigolo, Vailate, Vescovato, Viadana. Inoltre, dalla città di Cremona, presenti i gruppi di: Beata Vergone di Caravaggio, S. Ambrogio, S. Agata-S. Ilario, S. Francesco d’Assisi, S. Michele e Cambonino.


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Per tutti loro l’esperienza della Gmg si concluderà oggi. Nel pomeriggio il rientro a Wola e dopo il saluto e il ringraziamento alle famiglie polacche che hanno aperte le porte delle loro case, in serata intraprenderanno il viaggio di ritorno in Italia.

Ma proprio al Campus della Misericordia si sono aggiunti anche altri giovani cremonesi che sono potuti giungere in Polonia solo per il fine settimana. Tra loro anche un gruppo Scout.

Da segnalare inoltre la presenza delle comunità neocatecumenali cremonesi (circa 140 persone) che sono giunti al Campus Misericordiae dopo un intenso pellegrinaggio di una settimana con tappa in diverse località europee e della Polonia. Un’esperienza che proseguirà lunedì 1° agosto con l’incontro vocazionale di tutto il Cammino con il fondatore Kiko Arguello. Nei giorni successivi prevista la visita a Bielsko Biala, Auschwtz, Cracovia e Berlino, dove il gruppo sarà impegnato in una missione alla Porta di Brandeburgo. Infine il trasferimento a Grummerbach dove per alcuni giorni saranno ospitati nelle case di alcune famiglie della parrocchia, in cui opera il cremonese don Niccolò Galetti, ordinato presbitero nel giugno 2013 a Colonia dopo il percorso formativo compiuto nel seminario neocatecumenale “Redemptoris Mater” della città tedesca.

Photogallery: la Messa con il Papa e la partenza dal Campus Misericordiae

 

La Messa di invio

A introdurre la celebrazione è stato il saluto dell’arcivescovo di Cracovia, il card. Stanislaw Dziwisz, che ha sottolineato come “In questa Santa Messa, facciamo ricordo di tutti i fratelli e le sorelle che soffrono in questo mondo inquieto e preghiamo per loro, invochiamo il dono della pace nei cuori umani in ogni angolo della terra”.

“Hanno vegliato tutta la notte, si sono incontrati per testimoniare la gioia del Vangelo – ha esordito il Cardinale riferendosi alla folla sterminata di ragazzi che affollano l’area della celebrazione eucaristica –. Hanno condiviso tra di loro e tra noi tutti l’entusiasmo della fede, il buio del male e della sofferenza. Hanno condiviso la fede e aprono l’orizzonte della speranza, che indica la strada dell’amore e del servizio, strada che conduce alla vita. In questo luogo, insieme con te, sono uniti con noi da tutto il mondo. Ed in mezzo a noi Gesù Cristo, il Salvatore dell’uomo, lui e solo lui ha parole di vita eterna”.

“Il Signore ti conceda forza, ti sostenga l’intercessione di Maria, madre di Cristo, e anche l’intercessione di sant’Ignazio, patrono della Gmg, e di Giovanni Paolo II, apostolo della misericordia”, le parole finali del “padrone di casa”.


Tra i vescovi photo_2016-07-31_10-06-40concelebranti anche il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni. Nel settore S, invece, i 33 sacerdoti diocesani che hanno accompagnato i vari gruppi. Oltre al responsabile diocesano della Pastorale giovanile, don Paolo Arienti, erano presenti: don Matteo Alberti, don Paolo Ardemagni, don Andrea Barbieri, don Gabriele Barbieri, don Vittore Bariselli, don Gabriele Battaini, don Luca Bosio, don Marco Bosio, don Francesco Cortellini, don Davide Ferretti, don Francesco Fontana, don Pierluigi Fontana, don Gianluca Gaiardi, don Francesco Gandioli, don Enrico Ghisolfi, don Fabrizio Ghisoni, don Cristiano Labadini, don Andrea Lamperti Tornaghi, don Angelo Maffioletti, don Gabriele Mainardi, don Alberto Martinelli, don Stefano Montagna, don Giovanni Nava, don Lorenzo Nespoli, don Marco Notarangelo, don Davide Osio, don Andrea Piana, don Matteo Pini, don Daniele Rossi, don Andrea Spreafico, don Piergiorgio Tizzi, don Umberto Zanaboni.

Nell’omelia Papa Francesco ha anzitutto preso spunto dal brano evangelico di Zaccheo: come è stato per lui l’incontro con Gesù può cambiare la vita di ciascuno di noi – ha sottolineato il Pontefice – ma come lui dobbiamo affrontare tre ostacoli.

Il primo ostacolo è quello del “non accettarsi, vivere scontenti e pensare in negativo, mentre Dio ci ama così come siamo, e nessun peccato, difetto o sbaglio gli farà cambiare idea. Egli fa sempre il tifo per noi come il più irriducibile dei tifosi, perché siamo sempre i suoi figli amati”.

Il secondo ostacolo sulla via dell’incontro con Gesù è la vergogna paralizzante. “Davanti a Gesù – ha continuato – non si può rimanere seduti in attesa con le braccia conserte”, ma occorre “mettersi in gioco, perché la vita non va chiusa in un cassetto: non lasciatevi anestetizzare l’anima, ma puntate al traguardo dell’amore bello, che richiede anche la rinuncia, e un no forte al doping del successo ad ogni costo e alla droga del pensare solo a sé e ai propri comodi”.

Il terzo ostacolo, di Zaccheo e di tutti, è quello della folla mormorante: “potranno ridere di voi, perché credete nella forza mite e umile della misericordia”. L’invito del Papa è, però, a non avere timore, pensando proprio alle parole di questi giorni: Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

“Non fermatevi alla superficie delle cose – ha proseguito il Pontefice – e diffidate delle liturgie mondane dell’apparire, dal maquillage dell’anima per sembrare migliori”. Poi, con un linguaggio ben comprensibile ai giovani, si è raccomandato di installare “bene la connessione più stabile, quella di un cuore che vede e trasmette il bene senza stancarsi”.

“Potranno giudicarvi dei sognatori, – ha insistito il Papa – perché credete in una nuova umanità. Non scoraggiatevi: col vostro sorriso e con le vostre braccia aperte voi predicate speranza e siete una benedizione per l’unica famiglia umana”.

La Gmg – ha concluso Francesco – “comincia oggi e continua domani, a casa, perché è lì che Gesù vuole incontrarti d’ora in poi”. La memoria di Dio “non è un disco rigido che registra e archivia tutti i nostri dati, ma un cuore tenero di compassione. Il suo Vangelo sia il tuo navigatore sulle strade della vita!”.

Il testo integrale dell’omelia

 

Al termine della Messa ha preso la parola il card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici. “Davanti a lei – ha esordito rivolto al Papa – ci sono schiere di giovani convenuti dagli angoli più remoti del pianeta. È una bellissima immagine di Chiesa giovane, piena di gioia e di entusiasmo missionario”. “Qui a Cracovia – ha proseguito il Cardinale – abbiamo vissuto giornate stupende e indimenticabili. Questa Gmg ci ha fatto scoprire la misericordia come cuore pulsante del Vangelo e del cristianesimo, perché il cristianesimo e la misericordia sono la stessa cosa! Gesù misericordioso, venerato nel Santuario di Lagiewniki, è passato veramente in mezzo a noi e il suo sguardo pieno di tenero amore ha toccato profondamente i nostri cuori. Quante decisioni importanti sono maturate nei giovani in questi giorni: la scelta di un matrimonio cristiano, del sacerdozio e della vita consacrata!”.

“Grazie di aver presieduto questa Gmg! Grazie per le parole che ha voluto rivolgere ai giovani, parole che sanno tener desta la speranza e dare a ciascuno il rinnovato coraggio”, ha esclamato Rylko, che poi ha citato le parole di Giovanni Paolo II, pronunciate nell’agosto 2002, durante l’inaugurazione del Santuario di Gesù Misericordioso proprio qui a Cracovia: “Nella misericordia di Dio troverà la pace e l’uomo la felicità!”. “Oggi, in questo Campo della misericordia – ha concluso Rylko – le parole del Santo Pontefice trovano compimento profetico! Oggi questi giovani, toccati dalla Divina Misericordia, ritornano nei loro Paesi, come apostoli e testimoni della misericordia”.

Quindi Papa Francesco ha consegnato a una rappresentanza di giovani le fiaccole, simbolo della diffusione dell’amore misericordioso di Cristo nel mondo. Un vero e proprio mandato al termine di questa Gmg.

 

La prossima Gmg a Panamà

“La Provvidenza di Dio sempre ci precede. Pensate che ha già deciso quale sarà la prossima tappa di questo grande pellegrinaggio iniziato nel 1985 da san Giovanni Paolo II! E perciò vi annuncio con gioia che la prossima Giornata mondiale della gioventù, dopo le due a livello diocesano, sarà nel 2019 a Panama”. Con queste parole il Papa ha dato l’annuncio del prossimo appuntamento mondiale con i giovani.

“Un immenso grazie va a voi, cari giovani!”, ha detto il Papa prima di recitare l’Angelus dal Campus Misericordiae: “Avete riempito Cracovia con l’entusiasmo contagioso della vostra fede. San Giovanni Paolo II ha gioito dal Cielo, e vi aiuterà a portare dappertutto la gioia del Vangelo. In questi giorni abbiamo sperimentato la bellezza della fraternità universale in Cristo, centro e speranza della nostra vita. Abbiamo ascoltato la sua voce, la voce del Buon Pastore, vivo in mezzo a noi. Egli ha parlato al cuore di ciascuno di voi: vi ha rinnovati con il suo amore, vi ha fatto sentire la luce del suo perdono, la forza della sua grazia. Vi ha fatto sperimentare la realtà della preghiera. È stata una ‘ossigenazione’ spirituale perché possiate vivere e camminare nella misericordia una volta ritornati ai vostri Paesi e alle vostre comunità”.

“Qui accanto all’altare – ha concluso il Santo Padre – c’è l’immagine della Vergine Maria venerata da san Giovanni Paolo II nel Santuario di Calvaria. Lei, la nostra Madre, ci insegna in che modo l’esperienza vissuta qui in Polonia può essere feconda; ci dice di fare come lei: non disperdere il dono ricevuto, ma custodirlo nel cuore, perché germogli e porti frutto, con l’azione dello Spirito Santo. In questo modo ognuno di voi, con i suoi limiti e le sue fragilità, potrà essere testimone di Cristo là dove vive, in famiglia, in parrocchia, nelle associazioni e nei gruppi, negli ambienti di studio, di lavoro, di servizio, di svago, dovunque la Provvidenza vi guiderà nel vostro cammino”.

Il testo integrale del discorso del Papa

Panamà è la capitale della Repubblica di Panamá, uno stato di lingua spagnola dell’America centrale, situato nella parte più stretta della regione istmica. Confina a nord con il Mar delle Antille, a est con la Colombia, a sud con l’Oceano Pacifico, a ovest e nordovest con la Costa Rica. Si estende per 75.517 km² e ha una popolazione di oltre 3. 600.000 abitanti.

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La conclusione del viaggio apostolico

Dopo la mattinata al Campus Misericordiae, l’ultimo atto del viaggio apostolico di Papa Francesco nel pomeriggio con l’incontro con i volontari della Gmg, il Comitato organizzatore e benefattori, alle 17 alla Tauron Arena di Cracovia. Infine, alle 18.15 la cerimonia di congedo all’aeroporto di Balice-Kraków dove il Papa si imbarcherà sul volo dell’Alitalia per il viaggio di ritorno in Vaticano. Il rientro a Ciampino previsto per le 20.25.

 

Speciale Gmg col reportage del pellegrinaggio cremonese