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La Fraternità di Comunione e Liberazione ha ricordato don Giussani e la sua passione educativa

Un’Eucaristia partecipata, nel clima sobrio della Quaresima e con la viva riconoscenza nel cuore. Così è stata celebrata lunedì 26 febbraio, in Cattedrale, la memoria del fondatore del Movimento ecclesiale Comunione e Liberazione, il servo di Dio mons. Luigi Giussani.

Sono trascorsi 13 anni dalla sua morte, e 36 dal riconoscimento pontificio della Fraternità del Movimento, che si è riunito in preghiera nella concelebrazione presieduta dal vescovo Napolioni. Tra i sacerdoti concelebranti presente l’assistente diocesano del Movimento, don Davide Pezzali.

Nell’anno in cui il Papa ha indetto il Sinodo dei Giovani – che a Cremona assume in questi mesi un rilievo del tutto particolare per lo svolgimento dell’analogo percorso diocesano – il suffragio cristiano si è unito alla fervida preghiera affinché l’intensità di passione educativa per le nuove generazioni che sempre ha animato il pensiero e l’opera di don Giussani possa essere riscoperta e sempre più vissuta.

Nella celebrazione, animata dal canto del coro “Don Cesare Zaffanella” diretto da Giovanni Grandi, il Vescovo ha riflettuto sull’appuntamento che ogni anno raduna nel periodo quaresimale il popolo di Comunione e Liberazione, sottolineando tuttavia che il clima spirituale assume ogni anno anche il tono della festa.

Al termine della Messa il saluto del responsabile diocesano della Fraternità, Paolo Mirri.

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