La Fondazione Redentore sceglie Uneba: nuove assunzioni e possibilità di adesione per 160 dipendenti
La Fondazione “Opera Pia Santissimo Redentore Onlus” di Castelverde ha annunciato che dal mese di novembre le nuove assunzioni passeranno dal contratto ARIS-Case di riposo al contratto UNEBA, segnando un cambiamento radicale che garantisce maggiori diritti, migliori condizioni economiche e un forte riconoscimento professionale. Inoltre, tutti gli attuali dipendenti, circa 160, potranno fare richiesta di passaggio al nuovo contratto (possibilità garantita sino al 28 febbraio 2026).
Il contratto ARIS, ad oggi in vigore, non viene rinnovato da oltre 12 anni. Una situazione che ha generato profonde criticità: la mancanza di adeguamenti economici coerenti con il costo della vita, l’assenza di aggiornamenti normativi a tutela dei lavoratori, la penalizzazione delle professionalità e lo scarso riconoscimento dell’impegno quotidiano degli operatori.
Questa situazione ha spinto il Consiglio di amministrazione ad assumersi, venerdì 24 ottobre, una responsabilità importante: scegliere un contratto equo, in linea con le esigenze del presente, e che proprio il 25 gennaio è stato rinnovato, garantendo maggiori diritti agli operatori.
Mercoledì 24 settembre e venerdì 17 ottobre si sono tenuti due importanti incontri tra i vertici dell’Opera Pia e le organizzazioni sindacali, per un confronto sulla proposta e per avviare un tavolo tecnico di lavoro permanente che favorisca accordi integrativi migliorativi nel tempo. Un impegno serio assunto da tutti i presenti al fine di garantire a tutti i lavoratori migliori condizioni.
Il passaggio a UNEBA non è solo un atto formale, ma significa un investimento da parte della Fondazione di circa 420mila euro annui a beneficio del personale dipendente. Una scelta che riflette la volontà della Fondazione di mettere al centro il valore umano e professionale delle proprie risorse.
«È doveroso valorizzare – commenta il direttore generale Fabio Bertusi – le professionalità che quotidianamente si prendono cura delle persone fragili. Abbiamo lavorato negli ultimi tre anni per raggiungere un nuovo equilibrio economico-finanziario che ci permette oggi di compiere questo passo importante. Con il contratto UNEBA possiamo finalmente riconoscere e premiare il lavoro dei nostri operatori, con un miglioramento che avrà ricadute dirette anche sulla qualità dell’assistenza offerta».
«Questa scelta – sottolinea soddisfatto il presidente don Claudio Rasoli – ha un forte significato politico e sociale: in un tempo in cui il lavoro è spesso svalutato, noi abbiamo deciso di andare nella direzione opposta. Abbiamo voluto dare un segnale concreto di attenzione e di rispetto verso i nostri dipendenti, perché crediamo che solo attraverso la dignità del lavoro si possa costruire una comunità più giusta e solidale. È una decisione che rafforza il legame tra la nostra Fondazione e il territorio e che dimostra come la cura delle persone passi attraverso la cura di chi lavora ogni giorno per loro».
«È un passo importante e significativo – conclude il presidente don Rasoli – che possiamo fare grazie all’azione coraggiosa del nostro direttore generale, dottor Fabio Bertusi. Oggi la Fondazione può guardare con più serenità al futuro investendo non solo sul personale – che è la risorsa più importante e preziosa – ma anche sugli immobili. Oltre agli ingenti lavori del Superbonus 110 che stanno restituendo una struttura più ecosostenibile, funzionale ed esteticamente accattivante, l’Opera Pia impegnerà oltre 1.200.000 euro delle proprie risorse per lavori extra come la riqualificazione della vecchia palazzina dismessa, la fisioterapia per esterni e i nuovi parapetti in RSA. Lavori ingenti ma necessari che invocano l’attenzione dei più generosi del nostro territorio».