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La cura del creato, atto di amore cristiano

«Una giornata brutta per noi, ma bella per la natura». Con queste parole don Irvano Maglia ha introdotto la celebrazione che ha aperto la Giornata per il creato della zona pastorale III. La pioggia non ha infatti fermato, o solo parzialmente, le attività previste presso le Colonie Padane. La Messa, animata da un gruppo di giovani della città, è stata seguita da un momento formativo e di riflessione guidato dalle testimonianze dei rappresentanti delle associazioni presenti: Legambiente, cooperativa Nazareth, Slowfood e Guardie Ecologiche.

Durante la celebrazione don Maglia ha sottolineato più volte l’importanza, per un cristiano, di prendersi cura del creato, non per un dovere estrinseco, ma per amore, quello stesso amore di cui l’uomo, per sua natura, è destinatario.

Sulla stessa linea si è mosso anche don Maurizio Lucini, responsabile dell’area pastorale dedicata al servizio (la quale ha promosso l’iniziativa), che ha ricordato quanto l’interesse per l’ecologia necessiti, per ciascuno, di una riflessione più profonda e radicata di un semplice pensiero ambientalista.

Al termine della Messa il programma ha subito una leggera modifica: anziché la passeggiata all’aperto e la raccolta dei rifiuti, i presenti hanno potuto ascoltare le parole di alcuni testimoni ed esperti.

Giusy Brignoli ha presentato le attività della cooperativa Nazareth che, oltre ad accogliere e prendersi cura di persone con fragilità, mira ad educarle e fornire loro competenze di tipo produttivo. Da qui l’idea di impegnarsi nell’agricoltura biologica e nella produzione di frutta e ortaggi.

In seguito le guardie ecologiche volontarie e le guide che avrebbero dovuto accompagnare i partecipanti lungo il Po hanno messo la loro esperienza e le loro competenze a disposizione dei presenti, raccontando le peculiarità del territorio cremonese e le bellezze che le biodiversità del nostro ecosistema presentano.

La giornata si è conclusa con il pranzo, in collaborazione con il Bon Bistrot, consumato al sacco da tutti coloro che hanno avuto il coraggio di sfidare la pioggia e il clima, decisamente avverso.

La quattordicesima giornata per il creato ha dunque avuto luogo anche a Cremona, portando con sé la consapevolezza di non proporre nulla di risolutivo, ma con l’ambizione di proporre una provocazione seria e strutturata su una tematica che non può più lasciare indifferenti.

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