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Intorno all’opera/28 – Il Giorno dell’ascolto e il Santuario campestre di S. Maria Madre della Parola Divina

Il Giorno dell’ascolto: “Una sosta in cui chiedere proprio alla Parola di Dio di farci guardare con sapienza nel cuore, nella vita, nella Chiesa, nel mondo”. Questo l’invito e la proposta che il vescovo Antonio Napolioni propone per il nuovo anno pastorale nei percorsi pastorali del 2020/2021. Allora perché non compiere davvero questa sosta, anche fisicamente, ritirandosi per un pomeriggio, un’ora, fermandosi dopo aver percorso la via Postumia per qualche chilometri fuori Cremona in direzione Mantova? A Derovere, in località Ca’ de’ Cervi, nel verde della campagna, sulla riva sinistra del Canale Delmona che costeggia il tracciato dell’antica strada romana, tra le maglie della centuriazione (anche questo paesaggio è arte), dove sorge il piccolo santuario intitolato a Maria Madre della Parola Divina.

Le origini del luogo mariano non si conoscono con esattezza: una tradizione popolare, ma non documentata, narra che nel 1650 una mattina di luglio la Vergine apparve in un roseto a una bambina sordomuta di circa nove anni di nome Monica, donandole voce e udito. Sul ciglio del Delmona c’è ancora la piccola edicola dalla quale tutto è iniziato, con l’immagine della Madonna di Caravaggio, patrona principale della diocesi.

L’edificio appare semplice ma nello stesso tempo nobile e ben inserito nel contesto agricolo. Oasi di pace e meta di pellegrinaggi alla spicciola. Ideale luogo per il raccoglimento e per poter meditare la Parola di Dio, forse per questo è stato dedicato a Maria con la decisamente insolita titolazione di “Madre della Parola Divina”.

Della dotazione artistica di cui la chiesa si era arricchita nel corso del tempo, grazie anche alla donazione del nobile Francesca Grasselli, sono rimasti solo gli altari in legno con le rispettive ancone, decorate a finto marmo.

Nelle linee pastorali il Vescovo scrive: “Non per fare erudizione biblica, ma per diventare insieme discepoli-missonari, che condividono l’esperienza umana e le sue domande, l’ascolto del Signore e la scoperta della missione”. Leggere la Parola di Dio per imparare ad ascoltare e ad annunciarla, come è capitato qui, tanti anni fa a una ragazzina sordomuta.