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Don Francesco sabato 11 giugno sarà ordinato sacerdote

Sabato 11 giugno, alle ore 17, nella Cattedrale di Cremona, il vescovo Antonio Napolioni ordinerà sacerdote don Francesco Gandioli, studente di VI Teologia del Seminario diocesano originario di Gallignano, frazione di Soncino, a cui lo scorso 26 settembre il vescovo emerito Dante Lafranconi aveva conferito il diaconato. Abbiamo incontrato il futuro sacerdote per alcune domande.

 

Don Francesco, raccontaci qualcosa di te prima del tuo ingresso in Seminario.

«In una parola direi: una vita normale. Famiglia, scuola, parrocchia e oratorio, amici. Sono nato letteralmente all’ombra del campanile, visto che la mia casa è proprio di fronte alla chiesa di Gallignano, dove sono stato battezzato e ho ricevuto gli altri sacramenti. Una famiglia che oggi appare abbastanza numerosa: papà, mamma e tre sorelle, due maggiori e poi Camilla, la mia gemella. Durante gli anni del liceo classico, che ho frequentato a Crema, ho iniziato il mio servizio in parrocchia tra catechesi, animazione del grest e della liturgia, anche se già da bambino servivo in chiesa come ministrante».

Quando hai scoperto la vocazione al sacerdozio?

«Tra la quarta e la quinta superiore, grazie anche alle occasioni di ritiro spirituale che il mio parroco proponeva a noi adolescenti, anche se poi la scelta è maturata definitivamente mentre ho iniziato a frequentare la facoltà di Giurisprudenza».

Ci sono state particolari persone che, con il loro esempio e consiglio, ti hanno permesso di scoprire il disegno di Dio?

«Anzitutto l’esempio di fede e di preghiera di mia nonna. Ma poi l’educazione sana dei miei genitori. Tra i sacerdoti, un posto di primo piano lo ha avuto don Lino, il mio parroco da ventun’anni a questa parte. Gli sono debitore dell’esempio di dedizione generosa e assidua alla nostra comunità parrocchiale».

La preparazione al sacerdozio è durata sette anni. Che cosa ti rimarrà nel cuore di questo lungo itinerario in Seminario?

«Le amicizie belle che sono nate e che durano tutt’ora e rafforzeranno il vincolo di fraternità che nasce dal sacramento dell’Ordine. Poi l’esperienza pastorale che insieme allo studio mi ha aperto gli occhi sulla vita reale, sulla realtà, che è superiore a qualsiasi idea, come ci ricorda Papa Francesco. E anche i tanti volti delle persone incontrate in questi anni nelle diverse parrocchie in cui ho prestato servizio: la loro vicinanza, il loro affetto, la loro stima sono stati il segno della cura del Signore verso di me».

Quali sono stati i momenti più significativi della tua preparazione al sacerdozio?

«Sicuramente il mese degli esercizi spirituali ignaziani, dove il confronto continuato e serrato con la Parola di Dio mi ha permesso di verificare ulteriormente la mia vocazione e di sceglierla definitivamente. E poi il grande privilegio di servire all’altare in piazza San Pietro durante la messa di canonizzazione di san Vincenzo Grossi, sedendo al fianco di papa Francesco».

Sabato 11 giugno sarai ordinato prete in Cattedrale e domenica 12 dirai la tua prima messa a Gallignano. Cosa hanno preparato in parrocchia per festeggiarti?

«Intanto la comunità di Gallignano si è preparata all’ordinazione con la settimana mariana che ha visto la presenza della statua della Madonna di Fatima pellegrina, dal 29 maggio al 4 giugno. Poi dall’8 al 10 giugno in parrocchia si vivranno tre giornate di adorazione eucaristica. Domenica 12 giugno la Prima Messa sarà alle 17; seguirà una cena a buffet in oratorio e un recital preparato dagli adolescenti della mia parrocchia: non so ancora di cosa si tratti, sarà una bella sorpresa!».

Che cosa si prova a essere il primo prete ordinato dal vescovo Antonio?

«Gratitudine, perché in un certo senso mi ha “ereditato” e mi accoglie così come sono, fidandosi del cammino percorso fin qui. Gioia, perché è un po’ come condividere da vicino questo suo inizio di ministero tra noi. E poi responsabilità: la responsabilità di essere il primo a tradurre nel mio ministero le sue indicazioni e il suo stile pastorale».

Diventi prete nell’Anno Santo della Misericordia è un’ulteriore grazia che il Signore ti concede…

«Una grazia e una chiamata speciale del Signore a riconoscermi sempre, ogni giorno, destinatario del suo amore gratuito, per essere segno e strumento della sua misericordia, là dove sarò mandato a servire il popolo di Dio».

Che cosa farai quest’estate in attesa della nomina del vescovo Antonio?

«Sarò a Gallignano in aiuto al mio parroco, soprattutto per il grest. Quindi, con una decina di ragazzi dell’oratorio, vivrò l’esperienza della Gmg di Cracovia. E poi … davvero in attesa di cominciare!».

Ultima e doverosa domanda: chi desideri ringraziare in questo momento fondamentale della tua esistenza?

«Il Signore, che mi ha usato misericordia chiamandomi a servire la chiesa come presbitero. E questa sua misericordia si è fatta concreta attraverso tante persone. La mia famiglia, che ha accolto, accompagnato e servito la mia vocazione. La mia comparrocchiaunità di Gallignano, la famiglia del seminario, le comunità che ho servito in questi anni. Il mio parroco, che mi ha accompagnato con paternità. Il vescovo Dante, che mi ha accolto in seminario e mi ha ordinato diacono. Il vescovo Antonio, che tra pochi giorni mi ordinerà presbitero e del quale in seminario abbiamo già imparato a gustare la paternità».

 

Biografia di don Francesco

Don Francesco Gandioli, nato il 21 febbraio 1989 a Chiari (Bs), è originario della parrocchia S. Pietro Apostolo in Gallignano. Diplomato presso il liceo classico Racchetti di Crema, nel settembre del 2009 è entrato in Seminario, nella classe di Propedeutica.

Durante gli anni di formazione ha prestato servizio pastorale nelle parrocchie di S. Francesco d’Assisi in Cremona, nell’unità pastorale di Pozzaglio-Castelnuovo Gherardi-Olmeneta-Casalsigone e in quella di Azzanello-Barzaniga-Casalmorano-Castelvisconti-Mirabello Ciria. Inoltre ha collaborato con il Centro diocesano vocazioni, prestando inoltre servizio presso la Casa della Speranza di Cremona. Ha svolto alcuni esperienze estive insieme agli studenti del Liceo Vida in Albania e a sostegno degli utenti della cooperativa sociale Gamma.

Il 26 settembre 2015 don Gandioli è stato ordinato diacono dal vescovo Dante Lafranconi e in questo anno pastorale ha prestato il proprio servizio diaconale, dal venerdì pomeriggio alla domenica sera, nelle comunità di Vicomoscano-Casalbellotto-Quattrocase-Fossa Caprara, guidate da don Ottorino Baronio.