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Iniziazione cristiana, il 30 settembre il vescovo presenta ai catechisti la guida diocesana “Diventa quello che sei”

Il 30 settembre avrà luogo la prima assemblea diocesane, quella dedicata ai catechisti, occasione nella quale il vescovo Antonio Napolioni presenterà ufficialmente la guida diocesana Diventa quello che sei. Aggiorniamo l’iniziazione cristiana, con la quale si mette a punto l’interpretazione e l’attuazione del progetto di catechesi catecumenale da anni sviluppato nella Chiesa cremonese.

Per orientare la Chiesa cremonese sui grandi temi della vita ecclesiale e mettere mano ai “cantieri sinodali”, si è scelto quest’anno di promuovere un “convegno diocesano a tappe”, fatto da quattro assemblee diocesane straordinarie (oltre alla consueta assemblea oratori) caratterizzate da specifici ambiti e per questo rivolte ai componenti delle comunità coinvolti nel settore. Una modalità in cui ricevere stimoli e attivare confronti. Quattro le tematiche al centro dell’attenzione: la catechesi e l’iniziazione cristiana, la carità, l’ascolto della Parola e la corresponsabilità pastorale – coinvolgendo gli animatori del Giorno dell’ascolto e i Consigli pastorali – e la liturgia. Tutte le assemblee diocesane si svolgeranno presso il Seminario vescovile di via Milano, a Cremona, con un primo momento di approfondimento del tema nel tardo pomeriggio e, dopo cena, i lavori di gruppo.

A introdurre i temi dell’assemblea diocesana catechisti e i contenuti della guida diocesana Diventa quello che sei. Aggiorniamo l’iniziazione cristiana, che saranno illustrati dal vescovo in occasione dell’incontro del 30 settembre, è don Luigi Donati Fogliazza, incaricato diocesano per la Pastorale catechistica, al quale abbiamo posto alcune domande.

Don Luigi, con questo documento il vescovo intende focalizzare l’attenzione sull’itinerario dell’iniziazione cristiana rispondendo a un’urgenza pastorale per la Chiesa cremonese: quali riflessioni raccoglie?

«In questi anni abbiamo parlato molto di catechesi, proprio perché questi anni di pandemia hanno messo in luce l’essenziale del nostro impegno nell’accompagnare bambini, ragazzi e le loro famiglie alla scoperta della fede. Lo sguardo sull’essenziale ci ha anche costretti a riconsiderare con onestà il nostro impianto catechistico, a intuirne i pregi ma anche a coglierne i limiti. Il vescovo Antonio ci aveva già aiutato ad andare all’essenziale delle scelte del percorso diocesano nella lettera. Da un inizio a un nuovo inizio e a partire dai suoi punti fermi abbiamo intessuto un dialogo costante con preti, catechisti e comunità che in questi anni ci hanno permesso di costruire una visione d’insieme che mette in luce anche le fatiche di chi fa catechesi».

Catechisti e famiglie devono attendersi un radicale cambiamento?

«Da tante parti è arrivata la richiesta non tanto di rimettere in discussione tutta la proposta diocesana, quanto di prendere sul serio le questioni che creano problemi alle nostre comunità cristiane e, soprattutto, di orientarci tutti verso un certo modo di accompagnare alla fede, che risponda cioè non tanto alle logiche strategiche di chi deve far funzionare un percorso, ma all’idea di Chiesa che vogliamo essere. Per questo possiamo dire che “diventa quello che sei” è l’invito del vescovo non solo a chi accompagniamo nella catechesi, ma anche a ciascun pastore e ciascun catechista. E soprattutto alle nostre comunità, perché diventino sempre più grembo che inizia alla fede».

Quale il nodo al centro di questo documento?

«Lo snodo centrale della questione, proprio in quest’ottica di ricerca dell’essenziale, è lo stile di accompagnamento alle famiglie: come accompagnarle, come far loro vivere momenti veri di comunità, come introdurle a celebrare il giorno del Signore, come sostenere il cammino dei loro figli… Sono le grandi questioni che ancora ci appassionano».

Nel concreto, che cosa contiene questa guida diocesana, che sarà presentata ufficialmente dal vescovo il 30 settembre in Seminario?

«Il vescovo raccoglie e rilancia le tante esperienze delle nostre comunità, che ha potuto vedere in prima persona nelle visite che ha effettuato e in occasione della celebrazione dei sacramenti. Il testo offre alcune chiavi di lettura del nostro impegno nella catechesi, orienta la progettazione e le scelte di fondo, segnala alcune possibilità di svolgimento dei percorsi e, soprattutto, tiene desto in tutti noi l’impegno dell’evangelizzazione, che non può ridursi al momento della catechesi, ma implica un movimento e una postura di tutta la comunità».

Quale sarà lo spirito con il quale volete vivere l’assemblea diocesana dei catechisti?

«L’assemblea di venerdì 30 non sarà l’occasione per ascoltare facili soluzioni a sfide complesse, ma l’occasione per ritrovare sintonia sull’azione catechistica che talvolta ci ha anche diviso e che certamente è tra le urgenze di tutte le nostre comunità. Sarà importante che, insieme ai catechisti della Diocesi, parroci e vicari siano presenti e possano portare il loro contributo, già dai lavori di gruppo dove ci sarà spazio per una prima risonanza alla presentazione del testo».

 

Info sull’assemblea del 30 settembre

Catechisti e sacerdoti sono dunque convocati in Seminario, nel pomeriggio di venerdì 30 settembre, per vivere insieme al vescovo questa prima assemblea diocesana. L’appuntamento è per le 18: dopo un momento di accoglienza e la preghiera, alle 18.30 monsignor Napolioni presenterà la guida diocesana, i cui temi saranno ulteriormente approfonditi nei lavori di gruppo che i partecipanti all’assemblea diocesana vivranno dalle 20.30, dopo un momento di cena condivisa. La serata si concluderà alle 21.30 con la preghiera conclusiva e il mandato ai catechisti.

 

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