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Inaugurato a Cremona “Il Segnalibro”: non solo una libreria ma un’opportunità per alcuni ragazzi fragili

 

Si propone di essere «un servizio alla comunità e un’opportunità per alcuni ragazzi fragili» la libreria Il Segnalibro, che ha ufficialmente aperto i suoi spazi a Cremona, in corso Mazzini 34 a Cremona, nel pomeriggio di martedì 26 novembre davanti a un nutrito numero di amici e curiosi che hanno gremito i due locali. Non si tratta di una libreria classica, ma «un punto vendita – come spiega don Roberto Musa – che dà voce all’editoria cattolica e che vuole idealmente coprire quel vuoto lasciato dalla chiusura, il maggio scorso, dello storico negozio delle Paoline».

A gestirla è la Cooperativa Fratelli Tutti che da poco ha inaugurato il Piccolo Caffè Torriani, un caffè letterario legato con un filo rosso alla nuova libreria. Anche in linea d’aria le distanze sono brevissime e la scelta del locale della nuova libreria non è stato casuale.

«Il negozio – continua don Musa – sarà gestito da una decina di volontari e da alcuni ragazzi con qualche difficoltà». E proprio per loro è in via di costruzione un angolo della libreria con testi ad alta leggibilità, un angolo inclusivo. Una importante sfida, «non una scelta economica», ma un tentativo di dar voce alla pagina scritta su temi religiosi.

«In un tempo segnato dalla superficialità della lettura – ha dichiarato all’apertura Rodolfo Bona, assessore alla Cultura del Comune di Cremona – è utile e coraggioso aprire una libreria».

E ne sono convinti i volontari che in questi giorni hanno lavorato per montare gli scaffali e riordinare i libri (che ancora non sono arrivati tutti). Ne sono convinti anche i ragazzi, protagonisti dell’inaugurazione con tanti colorati segnalibri (il richiamo è al nome del negozio) dipinti da Giovanni e distribuiti ai presenti.

«I giovani con qualche fragilità – spiega Maria Pia Rosani, volontaria di Fratelli Tutti e presidente di Futura – hanno bisogno di avere un ruolo sociale. La libreria come il Caffè sono pensati per offrire loro uno spazio di lavoro» che diventa riconoscimento di uno posto nella comunità dove mettere in gioco le loro abilità.

Le iniziative della Cooperativa (prima fra tutte la forneria Dolce e Salato di via Aselli) sono state ideate – spiegano i volontari – proprio per essere a misura di chi fatica a trovare un inserimento nel mondo del lavoro, oggi segnato sempre più da concorrenza ed efficienza economica. «Creare qualcosa per loro – continua Maria Pia Rosani – vuol dire accettare i loro tempi, offrire loro le condizioni migliori per esprimersi, accettare che ci siano giornate in cui hanno solo bisogno di ascolto e riposo. La dimensione economica va in secondo piano».

Dopo la benedizione dei locali di martedì 26 e il momento di festa, la libreria ha aperto regolarmente la sua attività che si svolgerà dal martedì al sabato dalle 9 alle 12 e poi il pomeriggio dalle 16 alle 19.