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Inaugurati a Fontanella i nuovi spazi della Caritas

L’invito ad alimentare una sempre maggiore cultura della prossimità e della solidarietà nelle comunità parrocchiali, ribadito lo scorso anno in occasione del 50° di Caritas Italiana e quest’anno per il mezzo secolo di vita di Caritas Cremonese, trova risposta concreta a Fontanella, nella Bergamasca, dove domenica 4 dicembre, presso l’oratorio di via Scotti, sono stati inaugurati i nuovi locali della Caritas. Il taglio del nastro con la benedizione da parte dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, il cremonese mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana e della Fondazione Migrantes.

Proprio mons. Perego, infatti, nel periodo nel quale era stato direttore di Caritas Cremonese (1997-2002), aveva incontrato la comunità di Fontanella che stava iniziando ad avviare l’esperienza della Caritas parrocchiale, che oggi cerca di rispondere alla nuove sfide della povertà in sinergia con le vicine parrocchie di Antegnate, Barbata-Isso e Covo, con le quale si è avviato una forte la collaborazione pastorale in vita dell’unità pastorale.

Nella celebrazione che ha preceduto l’inaugurazione dei locali Caritas, mons. Pergo ha sottolineato in particolare come l’animazione alla carità «è la traduzione della funzione prevalentemente pedagogica della Caritas voluta da san Paolo VI.  La Caritas deve aiutare l’animazione dell’intera comunità. Che significa costruire relazioni e comportamenti coerenti con un volto Fraterno di Chiesa». Un impegno da portare avanti con una testimonianza che opera in modo silenzioso e nascosto, anche se con la necessità, nella logica educativa, di essere visibile all’interno della comunità.

Dopo la celebrazione – alla presenza del parroco don Diego Poli e degli altri sacerdoti dell’unità pastorale (don Lorenzo Nespoli, don Angelo Maffioletti, don Gianni Maccalli), dei volontari Caritas e dell’intera comunità – l’inaugurazione del centro d’ascolto e del magazzino, che la Parrocchia di Fontanella ha messo a disposizione della Caritas, anche per rispondere alle necessità delle altre parrocchie dell’unità pastorale, con le quali da tempo si sta riflettendo perché il fare caritas si trasformi sempre più in un logica di essere caritas.

«Da più di un anno – spiegano i volontari della Caritas di Fontanella – si sta lavorando sia per quanto riguarda l’aspetto logistico, ma soprattutto per provare ad assumere una diversa mentalità. Perché, come dice don Virginio Colmegna, “vi è una narrazione di pratiche solidali che trova sorgente inesauribile nel Vangelo della carità, in quella ispirazione profondamente spirituale e culturalmente feconda che ci chiede sempre di riscoprire, di dialogare, di fare ricerca partendo anche dai dubbi e dalle inquietudini che sorgono dal concreto operare”».

Una giornata che ha rappresentato lo stimolo ad andare avanti per rispondere nel modo più adeguato alle necessità dei tempi sempre in evoluzione. E facendolo insieme, nella consapevolezza di quanto sia importante e fondamentale il “fare rete” per il bene delle comunità. Per questo all’inaugurazione hanno preso parte anche i rappresentanti delle Amministrazioni locali coinvolte, con i sindaci di Fontanella, Antegnate e Isso, il vicesindaco di Covo e l’assessore comunale di Barbata.