1

In diocesi di Cremona si dispongono norme per la celebrazione delle esequie

I Vescovi Antonio Napolioni e Daniele Gianotti, Pastori delle vicine Chiese di Cremona e Crema, hanno recentemente tenuto un serio confronto con le Autorità civili e sanitarie del territorio per poter riprendere la celebrazione delle esequie nel tempo della pandemia.

Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (DPCM) del 26 aprile 2020 stabilisce che, a partire dal 4 maggio 2020, «sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro» (Art. 1, i). In data 30 aprile 2020 si sono aggiunte alcune precisazioni da parte del Ministero dell’Interno e della Conferenza Episcopale Italiana.

Ecco le disposizioni che fedeli e pastori della Diocesi sono tenuti ad osservare in occasione delle esequie cristiane:

1. Per «cerimonie funebri» si intende tutto l’insieme che normalmente costituisce il funerale cristiano: visita e preghiera nella casa del defunto, corteo funebre alla chiesa, celebrazione della Messa, ultima raccomandazione e commiato, processione al cimitero, preghiere e riti al cimiteroSpetta ai parroci valutare, insieme con i famigliari del defunto, le modalità di svolgimento di questi vari momenti e anche l’eventuale omissione dell’uno o dell’altro momento, in modo che siano sempre rispettate le disposizioni igienico-sanitarie generali. 

2. Per quanto riguarda la visita e preghiera nella casa del defunto, l’accesso è limitato ai soli familiari. E’ consigliato omettere la veglia di preghiera o il rosario in casa del defunto.

3. Ove siano presenti spazi idonei, contigui alla chiesa o nelle aree cimiteriali, è possibile celebrare le esequie all’aperto, con il rispetto delle distanze di sicurezza e dei dispositivi di protezione.

4. Per i parenti del defunto è fatto obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C, di altri sintomi influenzali o se vi è stato contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti. All’ingresso della chiesa (o anche nel caso di celebrazione all’aperto) potrà essere disposta la misurazione della temperatura corporea e l’eventuale non ammissione al luogo della celebrazione.

5. La celebrazione della Messa con i fedeli, fino a nuove disposizioni, è consentita esclusivamente nel contesto del funerale. I fedeli saranno opportunamente distanziati; si omette lo scambio del segno di pace; si riceve la comunione sulla mano e sarà il celebrante a recarsi ai posti dove i fedeli sono disposti.

6. Circa il numero dei fedeli è opportuno che i sacerdoti siano informati dai famigliari su quanti potranno essere i congiunti che hanno intenzione di partecipare.

7. A tutti i fedeli presenti alle esequie si chiede di indossare la mascherina.

8. Dopo le esequie i fedeli sono invitati ad allontanarsi ordinatamente dal luogo della celebrazione, evitando la formazione di assembramenti o di cortei di accompagnamento del feretro.

“Il Papa ha recentemente richiamato tutti alla necessaria prudenza e obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non abbia a crescere di nuovo. Siamo certi  – scrivono i Vescovi di Cremona e Crema – che le nostre comunità, guidate con saggezza dai loro sacerdoti, compiranno tutto questo con lo stesso amore che abbiamo per il corpo del Signore, presente nei segni eucaristici come nelle persone che formano il popolo santo di Dio”.

 

Videoconferenza in Prefettura con i vescovi di Cremona e Crema sulle funzioni religiose nel nuovo DPCM del 26 aprile