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Il Vescovo ha incontrato le scuole paritarie, laboratori decisivi perché Vangelo fermenti

Come ogni anno, si è tenuto, la mattina di giovedì 9 novembre, a Cremona, presso il Centro pastorale diocesano, l’incontro tra il vescovo Antonio Napolioni e i dirigenti e i rappresentanti delle scuole paritarie presenti in diocesi. All’incontro anche don Giovanni Tonani, incaricato diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica, che ha sottolineato l’esigenza d riflettere sul significato di essere scuola cattolica oggi, inserita nella Chiesa ma anche nella società civile attuale.

«Bisogna lavorare sulle relazioni, sulla prassi educativa, sul vissuto sociale ed ecclesiale, sulla scuola paritaria come lievito di tutta la pastorale scolastica ed educativa – ha sottolineato il vescovo nell’introduzione –. Non per avere un recinto in cui fare “cose cattoliche”, ma per offrire il fermento del Vangelo. E per questo la scuola è un laboratorio decisivo». Ha quindi aggiunto: «Mi interessa un giro di esplorazione, in cui nessuno deve preoccuparsi della brutta figura, ma deve mettere il dito là dove ci sono le sfide e i valori».

Da lì le testimonianza di circa una quindicina di rappresentanti, provenienti da varie zone del territorio diocesano. Testimonianze che hanno raccontato di un contesto scolastico cambiato, di alunni e famiglie molto diversi rispetto a quelli del passato, di diffuse fragilità, di carenza di punti di riferimento, di stanchezza, di motivazioni, di accompagnamento genitoriale, di integrazione, di collaborazione – a volte forzata, ma spesso preziosa – con istituzioni e parrocchie, e di molto altro. Tante sfide, nuove difficoltà, da affrontare con uno sguardo ottimista e sempre rivolto al futuro. Perché la scuola sia sempre pilastro per i giovani e per le famiglie, nel loro percorso di crescita.

«Per me è stato davvero importante ascoltarvi – ha voluto concludere il vescovo Napolioni –. E ci sarebbe tanto altro da analizzare. Ma questo ascolto dobbiamo praticarlo correntemente». E ha aggiunto: «La fraternità è la vitamina di ogni vita. E un momento paritario, in cui confrontarsi, come questo fa un gran bene».

Attenzione quindi alle persone, ai docenti, agli studenti, al personale scolastico, attenzione anche alle relazioni nel territorio, per pensare poi a una pastorale scolastica che non sia solo gestione dell’ordinario, ma guardi a ciò che è straordinario.