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Il Vescovo a Folgaria a colloquio con gli sposi sull’Amoris Laetitia

Si è svolto dal 25 a al 27 novembre a Folgaria il primo dei tre fine settimana del percorso per famiglie proposto da vari anni dall’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare: occasione di approfondimento della vita matrimoniale e familiare, vissuto in clima di serena fraternità nel bel panorama montano. Nella sera di venerdì le ventiquattro famiglie presenti sono state raggiunte dal vescovo Antonio che ha così vissuto momenti di preghiera e di vita comunitaria con il gruppo e si è poi intrattenuto per tutta la mattina di sabato con gli adulti presenti sulla “Amoris Laetitia”, esortazione apostolica postsinodale sull’amore nella famiglia.

Mons. Napolioni ha innanzitutto ampliato gli orizzonti dell’intervento sottolineando che mentre si parla di famiglia bisogna pensare al cammino di fede che ciascuno fa come persona nella Chiesa, popolo che è in ascolto di Dio che parla di sé e che rivela alla Chiesa il suo vero volto. Anche parlare di “Amoris Laetitia” è possibile, quindi, solo se si fa riferimento ad una ottica ecclesiale, alla chiamata ad essere Chiesa. Questo porta ad una azione pastorale che deve essere unitaria e deve avere come centro e riferimento Gesù Cristo che chiama a una storia di salvezza e di amore aperto a tutti.

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Ai presenti è stato ricordato che ciascuno è sacramentalmente il corpo di Cristo, perché Cristo è presente nel pane eucaristico che mangiamo, e che questo porta ad essere soggetti di pastorale, parte attiva della vita comunitaria e chiamati ad evangelizzare. L’evangelizzazione – ha sottolineato il Vescovo – non deve essere enunciazione di contenuti o imposizione, ma irradiazione di una vita gioiosa, racconto di una esperienza bella, testimonianza, talvolta silenziosa, dell’incontro con Cristo che accende il desiderio di capire da dove viene la ”amoris laetitia”.

Il Vescovo si è quindi soffermato particolarmente sui punti 35, 36 e 37 dell’esortazione apostolica, strettamente connessi a questa logica di annuncio e proposta della vita matrimoniale, ricordando l’importanza fondamentale della fiducia nella grazia di Dio.

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I presenti sono poi stati invitati a riflettere a coppie su alcuni paragrafi della “Amoris Laetitia” e hanno condiviso con il Vescovo riflessioni e dubbi in un sereno e appassionato dibattito. Alcune parole chiave della esortazione come “accogliere”, “accompagnare”, “discernimento”, ”coscienza” sono ripetutamente emerse dalle parole delle famiglie e di mons. Napolioni a sottolineare il dinamismo di crescita cui le famiglie sono chiamate.

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Il percorso del fine settimana è poi proseguito con la usuale divisione nei tre gruppi per anni di frequenza per l’approfondimento di tematiche differenti. Le coppie del primo anno hanno riflettuto insieme a don Enrico Trevisi sul testo della Genesi “Maschio e femmina li creò”, quelle del secondo anno hanno lavorato sulle dinamiche di coppia insieme allo psicoterapeuta Sivelli, mentre quelle del terzo anno si sono confrontate con i coniugi Dainesi sulla generatività nella vita famigliare.

L’arrivederci è stato al successivo fine settimana formativo, il 27 gennaio prossimo: appuntamento che adulti e ragazzi aspettano con gioia, piccolo esempio di come la Chiesa è chiamata ad essere: famiglia di famiglie.

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