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Il grazie del Vescovo alle Domenicane dopo tredici anni di clausura a Cremona: «Ci siete e la vostra luce giorno dopo giorno riscalda» (VIDEO e FOTO)

I secondi Vespri della solennità dell’Epifania del Signore sono stati presieduti, nel pomeriggio di mercoledì 6 gennaio, dal vescovo Antonio Napolioni presso la chiesa di San Sigismondo, a Cremona, insieme alle monache di clausura dell’Ordine dei Frati Predicatori, come per tradizione avviene ormai ogni anno: un momento di preghiera e di adorazione eucaristica nel ricordo della posa della clausura papale, avvenuta il 6 gennaio di tredici anni fa.

Il Vescovo nella sua riflessione ha sottolineato come «davanti all’Epifania non si può che adorare la Sua presenza». E ha proseguito: «In questi mesi abbiamo imparato cosa vuol dire la presenza: tra di noi, che ci manchiamo; e la presenza del virus che è, per l’appunto, virale. Ma il contagio delle parole e delle immagini ci aveva già in qualche modo assuefatto a stare davanti alla Presenza». Poi monsignor Napolioni ha proseguito: «La Chiesa, l’umanità, i popoli che camminano alla luce del bambino che è nato costituiscono una comunione reale, anche se offuscata dalle paure».

Quindi l’auspicio e il ringraziamento del Vescovo alla comunità claustrale: «Da adulti siamo chiamati ad intuire dove il Signore ci sta conducendo per seguire quella Parola che è diventata realtà, la presenza sacramentale che è presenza nella Chiesa e che fraternamente abbraccia, accarezza e rincuora: per questo vi diciamo grazie, perché non avete risolto nulla, ma ci siete e la vostra luce giorno dopo giorno riscalda».

La riflessione del vescovo Napolioni

Accanto al Vescovo erano presenti il cappellano del monastero don Daniele Piazzi, il delegato episcopale per la Vita consacrata don Giulio Brambilla, oltre al cerimoniere vescovile don Flavio Meani.

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