Il Capitolo della Cattedrale ha accolto il nuovo canonico mons. Amedeo Ferrari
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Si è svolto nel pomeriggio di sabato 13 settembre il rito di accoglienza nel Capitolo della Cattedrale di Cremona del nuovo canonico mons. Amedeo Ferrari. Il rito di immissione ha avuto inizio alle 17.30, in forma pubblica, nella navata centrale del Duomo, di fronte al presidente del collegio, mons. Antonio Trabucchi. Presente una delegazione di sacerdoti dal Santuario S. Maria del Fonte di Caravaggio, dove mons. Amedeo Ferrari è stato rettore dal 2018.
Dopo la lettura del decreto di nomina da parte del cancelliere del Capitolo, mons. Carlo Rodolfi, il nuovo canonico ha ricevuto gli abiti propri da indossare durante le celebrazioni liturgiche: la cotta e la mozzetta violacea. Quindi, la recita della professione di fede e la consegna, da parte di mons. Trabucchi, della copia dello Statuto e del Regolamento capitolare, che ora mons. Ferrari sarà chiamato ad osservare. Infine, il giuramento con la mano posta sul libro dei Vangeli e il bacio della mensa hanno concluso il rito d’insediamento.
Accanto al nuovo canonico come testimoni c’erano mons. Adelio Buccellè e mons. Antonio Censori, gli ultimi ad essere entrati a far parte del più antico collegio della città, a settembre dello scorso anno.
Poi, alle 18, ha avuto inizio la solenne concelebrazione eucaristica, «coronamento» – come ha spiegato mons. Trabucchi – del rito appena compiuto. Mons. Amedeo Ferrari, per la prima volta come canonico effettivo, ha presieduto l’Eucaristia nella solennità dell’Esaltazione della Santa Croce, concelebrata dai confratelli del Capitolo. Prima della benedizione finale il nuovo canonico ha rivolto un saluto ai presenti, ringraziando per l’accoglienza e per la fiducia ricevuta.
Mons. Amedeo Ferrari nel pomeriggio di domenica 14 settembre, alle 18.30 nella chiesa di San Pietro al Po, inizierà anche il proprio ministero come nuovo collaboratore dell’unità pastorale Sant’Omobono (Cattedrale, Sant’Imerio e San Pietro al Po) in occasione dell’insediamento del nuovo parroco, don Gianpaolo Maccagni.
Profilo biografico del nuovo canonico
Mons. Amedeo Ferrari, classe 1951, originario di Rivoltella del Garda (BS), è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1975. Laureato in Pedagogia, è stato animatore del Seminario Vescovile (1975-1980) e poi docente (1980-2006). È stato anche responsabile dell’Istituto di pastorale S. Pio X (1994-2004); vice-assistente diocesano (1990-1995) e poi assistente diocesano (1995-1997) dei Giovani di Azione Cattolica. Successivamente ha ricoperto gli incarichi di delegato episcopale per il Clero (1997-1998), presidente della Commissione per il Diaconato permanente (1997-2001) e rettore del Seminario Vescovile di Cremona (1998-2004). È stato poi parroco a Cremona della parrocchia di S. Bernardo (2004-2007) e di Castelleone e Corte Madama (2007-2018) con anche l’incarico di rettore del Santuario della Madonna della Misericordia. Tra il 2006 e il 2023 è stato anche docente degli Studi teologici riuniti dei Seminari di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano. Dal 2018 era rettore del Santuario S. Maria del Fonte presso Caravaggio. Ora il vescovo l’ha scelto come canonico del Capitolo della Cattedrale di Cremona con anche l’incarico di collaboratore parrocchiale dell’unità pastorale “S. Omobono” di Cremona (Cattedrale, S. Imerio e S. Pietro al Po).
Il Capitolo della Cattedrale
Il Capitolo della Cattedrale, denominato ufficialmente “Capitolo Canonicale della Chiesa Cattedrale di Cremona”, è il più antico e illustre collegio della città. La sua esistenza è attestata dallo storico Giuseppe Bresciani già nell’VIII secolo. L’attuale fisionomia è chiarita nell’art. 3 dello Statuto del Capitolo della Cattedrale di Cremona che, riecheggiando il can. 503 del Codice di diritto canonico, recita: “Il Capitolo Cattedrale è il collegio dei Canonici dediti in primo luogo all’esemplare esercizio del culto divino in Cattedrale, (…) alla celebrazione quotidiana della liturgia delle Lodi e dell’Ora media e della Messa conventuale e, nel rispetto dell’attività pastorale della Parrocchia, alla disponibilità per le celebrazioni dell’Eucaristia e della Riconciliazione sacramentale e per la predicazione sacra, specie nei giorni festivi e nei tempi più significativi dell’anno liturgico”. I canonici, che oggi hanno conservato il titolo di monsignore e con la facoltà di indossare la mozzetta violacea, hanno sempre esercitato un rilevante ruolo nel governo della diocesi, con in passato anche la facoltà di elezione dei vescovi (fino alle bolle in contrario di Papa Bonifacio VIII).
Attuale composizione del Capitolo:
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- mons. Pietro Bonometti (2018)
- mons. Felice Bosio (2014)
- mons. Adelio Buccellè (2024)
- mons. Antonio Censori (2024)
- mons. Attilio Cibolini (2015)
- mons. Amedeo Ferrari (2025)
- mons. Primo Margini (2016)
- mons. Luigi Nozza (2023)
- mons. Carlo Rodolfi (2021)
- mons. Libero Salini (2018), penitenziere
- mons. Antonio Trabucchi (2015), presidente
- mons. Ruggero Zucchelli (2006)
Canonici onorari:
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- mons. Mario Barbieri
- mons. Marino Reduzzi
- mons. Giuseppe Soldi
- mons. Giuseppe Perotti
Mansionario del Capitolo:
don Franz Tabaglio