1

Il bello della rete con il decalogo delle Parole O-Stili (VIDEO e AUDIO)

Domenica 17 febbraio all’oratorio San Luigi di Mozzanica si è svolto il secondo incontro rivolto ai giovani della zona 1. Il titolo della serata – aperta alle 18 con un’apericena – è stato Parole o-stili. Come le parole possono fare la differenza. Relatrice la pedagogista ed esperta di educazione, formazione, prevenzione e promozione del benessere Barbara Laura Alaimo, dell’Associazione Parole O-Stili, che proprio il 17 febbraio del 2017 ha visto la luce. L’associazione è nata dal bisogno di contrastare attraverso la buona educazione tutte quelle espressioni di odio e ostilità che troppo spesso si trovano in rete.

L’intervento si è aperto con un elenco delle “cose belle della rete”: attraverso internet, dice Barbara Laura Alaimo, “possiamo conoscere: la rete è una fonte infinita di informazioni che si possono reperire molto facilmente”. E poi “si possono incontrare delle persone, delle storie, avere delle relazioni, che sono il cuore della vita umana, non solo reale, ma anche nel web” perché “quello che accade in rete è assolutamente vero”.

Ma come si potrebbe stare ore a parlare della positività del mondo virtuale, “si potrebbero spendere giorni interi per parlare di ciò che invece è negativo”. Prima cosa fra tutte: spesso si ignora quello che succede in rete, e soprattutto gli adulti non sanno quello che i ragazzi fanno in rete. Internet e i vari device di cui oggi disponiamo sono uno strumento molto potente, da imparare ad “utilizzare in modo costruttivo”, tenendo sempre presente che dall’altra parte, a contare i nostri like, o a leggere i nostri commenti, sms o WhatsApp ci sono persone vere, in carne ed ossa, che leggono, ascoltano. Allo stesso modo ogni nostra pubblicazione e condivisione parte dal bisogno insito in ognuno di noi di trovare un’identificazione; siamo infatti “affascinati dall’idea di poter ricevere un riconoscimento dall’esterno. Ognuno di noi cresce perché è riconosciuto da qualcuno, perché sente su di sé uno sguardo amorevole”.

Il manifesto che l’associazione ha redatto, e che oggi è tradotto in 24 lingue -tra cui il latino- è il prodotto di un sondaggio-votazione fatto in rete due anni. Conta 10 punti, che la dottoressa ha letto e commentato, ed è stato declinato in vari ambiti: dalla politica, alla comunicazione aziendale, passando per la scuola dell’infanzia fino allo sport *.

 

L’intervento integrale di Barbara Laura Alaimo

 

La serata si è conclusa con una piccola attività: i ragazzi, numerosi e di diverse parrocchie della zona, sono stati divisi in gruppi per tradurre nel concreto della loro vita di tutti i giorni il decalogo.

 

 

* Del decalogo delle Parole O-stili nello sport si è parlato nella puntata del 12 dicembre di CentroCampo. Ascolta il podcast