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Il 31 gennaio al Santuario di Caravaggio una serata nel ricordo di Giulia Gabrieli

Giulia Gabrieli è una ragazza di Bergamo, morta a 14 anni di tumore nel 2011.

Ma soprattutto, Giulia Gabrieli è una ragazza che ce l’ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, a Bergamo, proprio mentre alla Giornata mondiale della gioventù di Madrid si concludeva la Via Crucis. Eppure ce l’ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale che l’ha portata a dialogare con la sua morte.

Giulia ha scritto un diario, un libro da leggere tutto d’un fiato: “Un gancio in mezzo al cielo”. Chiaro il riferimento alla canzone di Baglioni Strada facendo. Sì, strada facendo, puoi anche morire, ma se hai un gancio in mezzo al cielo la vita vince.

«Io ora so che la mia storia può finire solo in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che io chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare. E li vorrei realizzare proprio io. Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali».

Venerdì 31 gennaio alle 21 presso il Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio i genitori di Giulia e il suo direttore spirituale racconteranno chi era e chi è Giulia, di cui è in corso il processo di beatificazione. L’incontro è aperto a tutti.

Una ragazza che ancora oggi parla ai giovani e agli adulti, parla ai sani e ai malati, parla a chi l’ha conosciuta e a chi può conoscerla ora. Una ragazza che vale la pena ascoltare.

Per maggiori informazioni su Giulia Gabrieli si può visitare il sito www.congiulia.com.