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Il 12 aprile a Corte de’ Frati veglia di preghiera per la Siria

Mercoledì 12 aprile, nella giornata di digiuno e preghiera per la Siria, veglia di preghiera a Corte de’ Frati, in chiesa parrocchiale (ore 20.30). L’iniziativa è promossa da Pax Christi, Caritas diocesana, Gruppo Oscar Romero e ACLI provinciali.

Condannando la strage a Idlib, in Siria, Caritas Italiana e Pax Christi Italia annunciano una giornata di digiuno e preghiera per la Siria da celebrare in tutte le Caritas diocesane e i gruppi locali di Pax Christi mercoledì 12 aprile.

“Ancora vittime. Ancora orrore, morte e cancellazione di vite umane, tra cui molti bambini a Idlib, in Siria. – si legge in una nota congiunta –.Mentre Istituzioni internazionali e Governi continuano in sterili negoziati, discussioni inutili e rimpalli di responsabilità, siamo ancora una volta davanti ad un crimine che papa Francesco ha definito “inaccettabile”. Perché ogni guerra è crimine, follia, suicidio dell’umanità, avventura senza ritorno. Stiamo e restiamo dalla parte delle vittime non solo per aiutarle a sopravvivere alla guerra, ma anche a costruire un futuro durevole di pace basato sulla cultura della nonviolenza. Solo grazie ai giovani, la nonviolenza potrà finalmente tornare a sbocciare nella sofferente nazione siriana, come un fiore tra le macerie, come evidenziato nel dossier di Caritas sulla Siria presentato lo scorso marzo.
Così come stiamo e restiamo dalla parte delle vittime in Congo, in Sud Sudan, in Yemen dove i bombardamenti avvengono anche con armi italiane”.

“A Idlib in Siria – scrivono Caritas Italiana e Pax Christi – si è parlato di uso di armi chimiche, di gas. Sappiamo che in guerra la verità è la prima vittima, ma chiediamo a gran voce che sia appurata. Nel contempo chiediamo un deciso impegno a porre fine a questa follia, evitando il rischio reale dell’assuefazione e rassegnazione di fronte ad una terza guerra mondiale combattuta a pezzi”.

Da qui in appello: “Invitiamo alla preghiera per le vittime, ma anche all’indignazione contro la guerra e le armi, comprese quelle nucleari di cui si parla all’ONU in questi mesi e su cui Pax Christi e Caritas sono già intervenute. Facciamo nostre le parole di papa Francesco a Redipuglia, 13 settembre 2014: ‘Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? È possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: A me che importa?”.

Arriva così una concreta proposta di solidarità: “Per evitare che anche nel nostro cuore ci sia scritto ‘A me che importa?’, raccogliendo le ripetute sollecitazioni del Santo Padre, proponiamo alle Caritas diocesane, ai Gruppi di Pax Christi e a quanti vogliano aderire una giornata di digiuno che accompagni la preghiera per la Siria, mercoledì 12 aprile, alla vigilia del Triduo Pasquale; per non dimenticare, per vivere la passione e la croce di tanti innocenti nel mistero della Passione di Cristo, nella luce della Speranza della Pasqua”.

Proprio in questo senso si colloca l’iniziativa promossa, nella setata del 12 aprile, a Corte de’ Frati.