Il 10 maggio a San Camillo il ricordo del beato Enrico Rebuschini

Alle 10, nella cappella della casa di cura di via Mantova che ne conserva le spoglie, la Messa presieduta dal Vescovo, che al termine incontrerà i ricoverati

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Ricorre il 10 maggio la memoria liturgica del beato Enrico Rebuschini, padre camilliano legato alla città di Cremona in cui ha operato come economo e superiore della clinica San Camillo. E proprio nella casa di cura di via Mantova, nel giorno anniversario della sua morte, il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia in programma alle 10 presso la cappella della struttura, dove le spoglie del beato Rebuschini sono conservate.

Alla celebrazione, alla quale saranno presenti i membri della comunità camilliana, con il superiore padre Virginio Bebber, sono stati invitati tutti i medici della clinica, le autorità del territorio. E naturalmente non farà mancare la propria presenza anche una rappresentanza delle Figlie di San Camillo.

Dopo la Messa il vescovo Napolioni avrà modo di visitare i degenti della struttura, che per motivi sanitari non potranno partecipare alla celebrazione.

 

Biografia del beato Rebuschini

1860 – Enrico Rebuschini nasce a Gravedona, ultimo di cinque figli.

1871 – Terminato il Ginnasio, si iscrive al Liceo “Volta” di Como, poi, frequenta il primo anno alla Facoltà di Fisica e Matematica di Pavia.

1880 – Compie un anno di volontariato nel servizio militare a Milano come sottotenente.

1882 – Ottiene il diploma di ragioneria a Como. Il padre lo colloca all’Ospedale di Sant’Anna della città; spesso lascia gli uffici per incontrare ed interessarsi personalmente dei malati aiutandoli anche con denaro e abiti propri.

1884 – Nonostante l’opposizione paterna, è accolto dal vescovo di Como in Seminario, poi inviato a Roma per studiare alla Gregoriana.

1886 – Costretto da un grave esaurimento, rientra in famiglia, ma il desiderio di seguire il Signore non lo abbandona. Nella chiesa di Sant’Eusebio, di fronte ad un dipinto che rappresenta san Camillo incoraggiato dal crocifisso, si fa strada la vocazione camilliana.

1887 – Entra nella Comunità camilliana di Verona. Dopo due anni inizia il noviziato, durante il quale, per dispensa speciale chiesta dagli stessi superiori, è ordinato sacerdote dal futuro Papa Pio X.

1899 – Padre Rebuschini è destinato a Verona, poi a Cremona dove rimarrà per il resto della vita, svolgendo numerosi incarichi: economo e superiore della nuova clinica da lui apprestata, coordinatore con le Suore Camilliane nell’assistenza ai malati di vaiolo, collaboratore della Croce rossa italiana nella cura dei soldati feriti in guerra, confessore del vescovo e di numerosi penitenti della città, sollecito nell’assistenza spirituale ai malati a domicilio. In città tutti lo conoscono, lo stimano, lo cercano.

1938 – Muore a Cremona, il 10 maggio.

Nella sua vita spirituale spiccano: l’amore al crocifisso e all’Eucaristia, l’affetto filiale alla Madonna della Salute e a san Camillo, le devozioni alla Vergine di Pompei e a san Giuseppe.

TeleRadio Cremona Cittanova
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