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“I Benedetti”, uno spettacolo teatrale per riflettere sul tema dell’affido

Sabato 12 maggio, alle ore 21, presso il Seminario vescovile di Cremona (via Milano 5) sarà riproposto, dopo la prima assoluta dello scorso gennaio al Teatro Monteverdi, lo spettacolo teatrale “I Benedetti”, sul tema dell’affido familiare.
A portare in scena la pièce saranno i cremonesi Stefano Priori (anche autore del testo) e Giada Generali, che da tempo collaborano per la realizzazione di spettacoli.
Il biglietto di ingresso è di 5 euro (informazioni e prenotazioni tel. 338 8469748). L’incasso sarà devoluto all’associazione “Il Girasole” di Cremona


Uno spettacolo che racconta una storia, non una favola, di chi, trovandosi a vivere sotto lo stesso tetto, si incontra e si scontra. Un progetto promosso e condiviso con “Il Girasole”, associazione che a Cremona dal 1997 si occupa di affido e del sostegno alle famiglie affidatarie. 

Sono tante e diverse le sfaccettature dell’affido affrontate e percorse in questo lavoro che, senza aver la pretesa di essere esaustivo sull’argomento, traccia diversi percorsi e, incrociando i diversi attori protagonisti propri dell’affido, mette al centro i figli, naturali e in affido, dando loro la voce e lo spazio per raccontarsi a vicenda.

Trama dello spettacolo
È la storia di due persone prima di tutto. L’incontro di due vite che attraverso alcuni oggetti rimettono in gioco e rileggono i propri ricordi alla luce del tempo che passando li ha fatti diventare adulti, percorrere strade diverse ma non li ha fatti perdere di vista. 
Squilla il telefono perché una bambina ha bisogno di una famiglia che la accolga. Si chiama Sara e verrà accolta da Paolo in casa della famiglia Benedetti.
In scena non ci sono le famiglie, non ci sono i servizi sociali, ma ci sono 2 figli con la loro storia, con la loro naturale quotidianità che viene raccontata in un’ora di spettacolo che affronta un tema serio ma con un linguaggio leggero, frizzante e divertente quanto basta. 
E’ proprio il rapporto tra due “quasi fratelli”; un figlio naturale e uno in affido e della loro vita insieme ad essere raccontata e messa in scena. Inevitabili le gioie, gli attriti, le confidenze, i litigi ma anche e soprattutto la vita di tutti i giorni. 
Nella sala d’aspetto di una psicologa un uomo e una donna con le loro valigie dialogano, scherzano si raccontano e mettono in luce le loro emozioni, reazioni e sensazioni in merito alla loro esperienza particolare di famiglia. 
Alcuni oggetti che i due conservano nelle proprie valige e che mostrano svelando con essi i propri vissuti, mettono in moto la macchina dei ricordi che fa riemergere momenti felici e di complicità ma anche situazioni tese e di dolore. 
Il senso del sentirsi “FIGLIO” nella propria o altrui famiglia; il concetto di “FUTURO” proprio o insieme agli altri, sono i temi proposti e su cui lo spettacolo fa pensare o invita a riflettere rilanciando la domanda “e nella tua vita è così?”
Attori in scena
Giada Generali… inizia a “fare teatro” nel 2004 e da allora ha frequentato diversi laboratori teatrali (anche dedicati ad operatori teatrali per bambini), stage, workshop e seminari tenuti da attori e professionisti conosciuti ed apprezzati a livello nazionale. All’attivo una trentina di spettacoli teatrali realizzati con la compagnia Spazio Mythos crt di cui fa parte e con diversi attori e registi conosciuti nel corso del tempo. 
Ha collaborato con varie associazioni e scuole per la realizzazione di laboratori teatrali per bambini ed adolescenti, e per la creazione di eventi e progetti a livello cittadino. 

Stefano Priori… divide le sue attività tra il mondo professionale del video, riprese e montaggio, e quello dell’animazione. Pur prediligendo un target di bambini e famiglie, lavora indistintamente con tutte le fasce di età. Regista in spettacoli, ideati e realizzati con alunni di scuole elementari, medie e superiori, sfrutta le sue abilità in progetti multimediali e multidisciplinari. Scrive spettacoli e collabora nella realizzazione di pubblicazioni per ragazzi. Coordina e gestisce centri estivi, laboratori manuali ed espressivi. Formatore di animatori ed educatori, attore, presentatore, artista di strada, clown, prestigiatore, sono solo alcune delle vesti in cui si propone. Dopo anni di animazione in prestigiose strutture turistiche, ora opera con successo come libero professionista dell’intrattenimento.