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Grest, Vidalengo vince la festa in piazza di Caravaggio

Nove oratori, una decina di preti, 1.100 bambini e circa 300 fra animatori e coordinatori: sono i numeri della festa dei Grest della parte orientale della zona pastorale I della diocesi che si è tenuta martedì 25 giugno al santuario di Caravaggio (è stata la quarta edizione ospitata da Santa Maria del Fonte), dove per l’occasione si sono ritrovati gli oratori di Antegnate, Brignano, Calcio, Calvenzano, Caravaggio, Covo, Masano, Mozzanica e Vidalengo.

Il via alla giornata alle 10.30, con la preghiera nella basilica del santuario. Una guida d’eccezione per l’inizio della festa: il vescovo Antonio Napolioni, che dall’altare della basilica ha parlato ai bambini e ai ragazzi di Maria come della donna più bella del mondo, perché ha generato Gesù, e che ha concluso invitando bambini ed animatori (ringraziati per lo sforzo profuso) ad applaudirsi reciprocamente.

Esaurito il prologo, la festa si è spostata all’esterno, con un momento di animazione a cura di un gruppo di educatori e ispirato alle figure di Mangiafuoco e dei burattini. Questi ultimi lanciano la sfida al cattivone di turno: lui a sua volta la accoglie: “Se volete diventare liberi fate il percorso che ha fatto Pinocchio”. E da lì via ai tanti giochi a stand pensati questa festa: di abilità, di sport, di logica, ma anche giochi con l’acqua. Qualche esempio? Il volley, il basket, il calcio, l’hockey su prato, il tiro alla fune, il twister, la gimcana con l’acqua, le freccette, tris, il tiro al bersaglio, la dama, le softballs ed il gioco dell’oca ma anche dei giochi da palco, con sfide speciali di abilità bambini e ragazzi contro animatori e preti e con la possibilità per ogni oratorio di guadagnare una zecchino ed umanizzare piano piano i propri burattini.

Dopo la pausa per il pranzo al sacco, spazio ad uno spettacolo di animazione portato in scena nel cortile del santuario dalla “Compagnia dei Piccoli” di Cremona dal titolo “Goccia. Alla ricerca dell’acqua perduta”, dedicato alla scoperta dell’acqua come bene prezioso ed imprescindibile. Gli attori in scena hanno raccontato la storia di due imbroglioni che rapiscono Goccia, consapevoli della possibilità, con questo gesto, di poter controllare tutta l’acqua del pianeta Terra. Conoscendo Goccia, e viaggiando con lei nelle varie zone del mondo, i due imbroglioni si ravvedono, comprendendo l’importanza dell’acqua come bene comune, e non solo di qualcuno, liberano la loro prigioniera e diventano buoni. Una storia a lieto fine, prodotta dalla Federazione Oratori Cremonesi in collaborazione con Padania Acque con lo scopo di porre l’accento su una tematica di stretta attualità.

Dalle 14.30, seconda parte dei giochi a stand, fino alle 15.30, quando al termine del grande gioco finale è stato proclamato l’oratorio vincitore: Vidalengo.

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