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Grest 2018: per gli animatori è tempo di mettersi AllOpera

Dopo le presentazione per i responsabili, l’edizione 2018 del Grest è stata ufficialmente lanciata al palazzetto dello sport di Cremona con la prima delle due serate riservate agli animatori. Una occasione di festa e spettacolo in cui presentare le linee guida della prossima estate oratoriana. “AllOpera! Secondo il Suo disegno” lo slogan del prossimo Grest, per il quale il vescovo Napolioni ha stretto un vero e proprio patto con gli adolescenti che si sono resi disponibili nei vari oratori per le attività animative.

Il tutto è stato ambientato in magazzino con due lavoratori (Giulia Pedroni e Lorenzo Guarneri) all’opera – a richiamare il tema del Grest 2018 – che hanno poi lasciato la scena a un aspirante animatore (Gianluigi Agovino), che ha dovuto affrontare un alternativo colloquio di lavoro sullo stile di “Chi vuol essere milionario”, con tanto di aiuto del pubblico.

Passando attraverso buona musica – e naturalmente l’inno del Grest ballato dagli animatori degli oratori di S. Agata, S. Agostino e S. Ilario – sono quindi stati proposti quattro aspetti caratterizzanti la nuova estate oratoriana. A cominciare da Sherlock Holmes (protagonista della storia, interpretato da Simone Carando, affiancato da Mariachiara Agovino) a richiamare il tema dell’osservazione e della capacità a risolvere i problemi; passando all’aspetto del fare (e del lavorare) con il video di un liutaio all’opera prima dell’esibizione dal vivo di un violinista, Mattia Asinari. E ancora, dopo l’esibizione di alcune giovanissime ballerine della compagnia PosaInOperaBallet sul tema dell’incontro e dello scambio, la suggestiva performance teatrale che ha visto protagonista Mattia Cabrini insieme a Remigio, un giovane diversamente abile, ispirata agli artisti di strada. A coinvolgere il folto gruppo anche un simpatico video su quello che un animatore proprio non deve fare.

La conclusione della serata è stata lasciata al vescovo Antonio Napolioni che, promuovendo animatore il giovane aspirante, ha siglato un vero e proprio patto educativo con tutti i ragazzi presenti, invitati a spendersi fino in fondo in un compito che ha tutto il sapore vocazionale. In particolare l’attenzione del Vescovo si è concentrata sui 16enni, con un riferimento tutto personale alla propria esperienza di giovane educatore che, attraverso il proprio servizio, ha scoperto la chiamata del Signore a consacrare la propria vita.

La serata è stata curata dallo staff della Federazione Oratori Cremonesi sotto la direzione di don Paolo Arienti, responsabile diocesano per la Pastorale giovanile.

Photogallery della serata

 

Prossimi eventi

Domenica 29 aprile ci sarà la presentazione del Grest per agli animatori della zona pastorale 1: appuntamento dalle 20.45 al palazzetto dello sport di Caravaggio (piazza Morettini); necessaria la prenotazione dei posti (fino a esaurimento).

Ulteriore proposta saranno i tre incontri di formazione specifica per rappresentanti di ogni oratorio sugli strumenti di animazione del Grest 2018: coordinatori, giochi, musica, storia e ambientazione. Anche in questo casto i workshop sono proposti in tre punti della diocesi, all’inizio del mese di maggio (ore 16):

  • sabato 5 maggio a Cremona (oratorio del Boschetto)
  • domenica 6 maggio ad Antegnate (oratorio)
  • domenica 13 maggio a Sabbioneta (oratorio)

Scarica la locandina delle presentazioni

 

Strumenti e sussidi

Strumenti e approfondimenti a tema sul sito internet regionale www.cregrest.it. Mentre su quello della Federazione oratori cremonesi (www.focr.it) la possibilità di acquistare i vari gadget e materiali.

 

Tema e logo

Il tema, comune per le realtà lombarde, intende focalizzare quest’anno l’attenzione sull’agire dell’uomo nel creato, come evidenzia anche il logo ideato per questa edizione. In un grande quadrato, che indica «A il Creato, cioè il campo d’azione entro cui poter muovere i propri passi e giocare le rispettive abilità, ci sono le lettere che compongono il titolo. In ciascuna è disegnato un omino stilizzato, nello stile di Keith Haring, che racconta la quotidianità. Per lasciare traccia di sé, però, ciascuno – suggerisce ancora il logo – deve rimanere agganciato alla linea della Creazione: questo non per replicare l’identico, ma per dare forme coerenti con l’«originale» alla propria particolare capacità creativa. Lo si potrà fare allora ballando, festeggiando e celebrando; ma anche aspettando, pensando e immaginando. E poi ancora correndo, scappando e indagando; così come esplorando, osservando e sognando. La lettera “p” al centro propone quindi lo stile del condividere e scambiare. Si prosegue lavorando, aiutandosi e impegnandosi. Un’opera che il disegno successivo aiuta a leggere come plasmare, costruire e creare. Ma lo si potrà fare anche divertendosi, giocando e scoprendosi nuovi; e, infine, anche abbracciandosi, raccontandosi e stringendo amicizie. Questo – e anche molto altro – è l’agire dell’uomo nell’esistenza concreta di ogni giorno, ma per bambini e ragazzi lo sarà anche nella ricca estate oratoriana, dove insieme potranno dare corpo a questa linea della Creazione lasciando, con il proprio operato, nuove e significative tracce.