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Green pass e parrocchie: norme e attenzioni per feste dell’oratorio ed altri eventi dal 6 agosto

Con l’autorizzazione dell’Ordinario diocesano, pubblichiamo alcune puntualizzazioni e informazioni utili in occasione dell’entrata in vigore del nuovo Decreto governativo che aggiorna le norme anti-covid.

Osservazioni generali

Il decreto del governo che entra in vigore il 6 agosto, introduce l’obbligo del green pass o certificazione verde per alcune tipologie di evento, soprattutto laddove è prevista qualche forma di assembramento.

Il certificato diviene obbligatorio per accedere a eventi:

  • al chiuso: centri ricreativi (è il caso dei centri anziani), consumo ai tavoli del bar, cene, sport di contatto

  • all’aperto: proiezioni, concerti, spettacoli o cinema, competizioni sportive per l’accesso di spettatori

La certificazione invece non è dovuta per le attività educative dei grest e dei campi/vacanze dell’Oratorio (è comunque raccomandato partire in sicurezza con i tamponi, accanto alle certificazioni a suo tempo pubblicate e reperibili nella pagina https://www.focr.it/animazione-2/estate-2021/).

Il certificato non è richiesto per l’accesso all’Oratorio in via ordinaria né per il servizio al banco del bar.

Per la verifica del green pass sarà necessario esibire il certificato insieme ad un documento di identità nel caso in cui non si conosca la persona: per gli eventi parrocchiali/dell’Oratorio si incarichino volontari maggiorenni debitamente istruiti. La verifica del documento è a carico del gestore, passibile di ammende pesanti in caso di irregolarità; si può scaricare l’app VerificaC19 che consente di controllare l’autenticità e a validità del certificato e non rende visibili altri dati sensibili.

Festa dell’Oratorio e eventi simili

Per le feste degli oratori o altre manifestazioni parrocchiali si precisa quanto segue:

  • sia evitata ogni forma di assembramento: si prediliga l’opzione del pranzo o della cena, con posti numerati e prenotati. I protocolli ormai consueti (distanziamento, igienizzazione…) restano in vigore.
  • si assicurino la misurazione della temperatura in ingresso e la tracciabilità delle presenze, e si specifichi che la conservazione dei dati raccolti è a soli fini di eventuali controlli sanitari.
  • per l’esterno si assicurino comunque la prenotazione (che consente la gestione dei momenti comunitari), il distanziamento tra i tavoli e la gestione oculata delle sedute, eccettuati i nuclei familiari.
  • siano ottemperate le norme igienico-sanitarie ordinarie per il confezionamento dei cibi e le comunicazioni necessarie (Comune, SIAE…).

Ancora una volta servono la collaborazione e la corresponsabilità di tutti. È necessario ottemperare a norme che custodiscono il bene prezioso della salute, su cui le nostre comunità cristiane possono dare un contributo importante.