Il gesto di carità:
la Casa dell’Accoglienza di Cremona opera-segno giubilare
La carità costituisce una caratteristica principale della vita cristiana. Non si può pensare che il pellegrinaggio e la celebrazione dell’indulgenza giubilare possano essere relegati a una forma di rito magico: è la vita di carità che dà loro il senso ultimo e l’efficacia reale. D’altronde, la carità è il segno preminente della fede cristiana e sua forma specifica di credibilità.
Nel contesto del Giubileo non sarà da dimenticare l’invito dell’apostolo Pietro: “Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati” (1Pt 4,8). Secondo l’evangelista Giovanni, l’amore verso il prossimo, che non viene dall’uomo, ma da Dio, permetterà di riconoscere nel futuro i veri discepoli di Cristo. Risulta, quindi, evidente che nessun credente può affermare di credere se poi non ama e, viceversa, non può dire di amare se non crede. Anche l’apostolo Paolo ribadisce che la fede e l’amore costituiscono identità del cristiano; l’amore è ciò che genera perfezione (cfr. Col 3,14), la fede ciò che permette all’amore di essere tale. La carità, dunque, ha un suo spazio peculiare nella vita di fede; alla luce dell’Anno Santo, inoltre, la testimonianza cristiana deve essere ribadita come forma maggiormente espressiva di conversione.
Quest’Anno di grazia, allora, non può prescindere dall’attenzione ai poveri, dalla pratica dell’accoglienza, dall’uso responsabile dei beni e dalla promozione della giustizia sociale. È il momento di riscoprire che ogni gesto, anche il più piccolo, può essere un seme di speranza.
La Chiesa di Cremona, erede di una impressionante tradizione di impegno fattivo nella carità verso i più poveri e fragili, ha deciso di scegliere quale opera-segno dell’anno giubilare, cui indirizzare le azioni di carità, la Casa dell’Accoglienza di Cremona, inaugurata dal Vescovo Assi nel 1988 e oggi assolutamente bisognosa non solo di manutenzione straordinaria, ma anche di aggiornamento nell’impostazione di obiettivi e servizi. Per fare questo dall’estate 2024 si è messo in cantiere una importante opera di ristrutturazione della Casa dell’Accoglienza: un’opera che non interessa solo la città di Cremona, ma che diventerà un vero centro propulsore e formativo a servizio di tutto il territorio diocesano, perché la fantasia della carità si diffonda capillarmente, come attraverso canali che portano ovunque amore fraterno e speranza per chi non l’ha.
L’intera comunità diocesana è chiamata a contribuire fattivamente a questo progetto, il cui sostegno inizia formalmente con la “Quaresima di carità 2025” e proseguirà per tutto il Giubileo 2025. Un anno che potrà essere vissuto, dunque, valorizzando questo luogo e il suo significato attraverso momenti di preghiere e spiritualità (come il pellegrinaggio giubilare proposto alle parrocchie con partenza dalla Casa dell’Accoglienza di Cremona e con arrivo in Cattedrale: scopri la proposta di itinerario) o attraverso la testimonianza degli operatori di Caritas Cremonese in momenti promossi dalle comunità parrocchiali, unità pastorali o zone pastorali (informazioni contattando lo 0372-35063 o scrivendo a caritas@diocesidicremona.it).
Scheda sintetica sul progetto della Casa dell’Accoglienza
Il video sul progetto di ristrutturazione della Casa dell’Accoglienza
Con il contributo di tutti
Per sostenere la ristrutturazione della Casa dell’Accoglienza è possibile effettuare una donazione a:
Fondazione San Facio (indicare nella causale “Quaresima di carità 2025” oppure “Ristrutturazione casa accoglienza”)
- con bonifico (Banca di Piacenza) Iban IT57H0515611400CC0540005161
- con un versamento su conto corrente postale n. 68 411 503
- sul sito caritascremonese.it/donazioni o inquadrando il QR-code qui sotto
N.B. La donazione alla Fondazione San Facio è deducibile se fatta direttamente dal sito di Caritas Cremonese, con bonifico, assegno o versamento postale
Oppure:
- con bonifico (intestato a Caritas Cremonese) Iban IT74E0306911400100000061305 (indicare nella causale “Quaresima di carità 2025” oppure “Ristrutturazione casa accoglienza”)
- presso gli Uffici di Caritas Cremonese al Centro pastorale diocesano di Cremona (via S. Antonio del Fuoco 9A)
- nelle Parrocchie attraverso l’iniziativa “Quaresima di carità 2025”