TAPPA 1 • ALLA CROCE ESTERNA
Ave, o Croce, unica speranza del mondo!
Inizia la preghiera davanti alla croce del piazzale, lodando Dio.
Benedetto sei tu, o Padre:
tu solo hai compiuto grandi meraviglie. (cfr. Sal 136,4)
Il tuo amore è per sempre.
Benedetto sei tu, Figlio unigenito:
ci hai liberati dai nostri peccati
con il tuo sangue. (cfr. Ap 1,5)
Il tuo amore è per sempre.
Benedetto sei tu, Spirito Santo, consolatore dell’anima,
dolcissimo sollievo. (cfr. Sequenza Pentecoste)
Il tuo amore è per sempre.
Così prega con l’antico inno alla croce.
I vessilli del Re avanzano;
risplende il mistero della Croce,
al cui patibolo il creatore della carne
con la propria carne fu appeso.
Salve, o Croce, unica speranza!
Per la gloria della tua vittoria
ai fedeli accresci la grazia,
ai peccatori cancella le colpe.
Te, Trinità, fonte di salvezza,
esalti ogni vivente:
quanti salva il mistero della croce,
proteggili per l’eternità. Amen.
Oppure
Vexìlla Regis pròdeunt;
fulget Crucis mistèrium,
qua vita mortem pèrtulit,
et morte vitam rèddidit.
O crux, ave, spes unica!
In hac triumphi gloria
piis adauge gràtiam,
reisque dele crìmina.
Te, fons salutis, Trinitas
collaudet omnis spiritus;
quos per crucis mysterium
salvas, fove per saecula. Amen.
TAPPA 2 • ALLA PORTA
Dice Gesù. «Io sono la porta delle pecore»
Vai verso il Santuario. Camminando, puoi recitare il salmo 121, il salmo del pellegrino ebreo che sale al tempio di Gerusalemme, la preghiera del cristiano che nell’edificio chiesa vede il segno della città celeste, la Gerusalemme del cielo.
Salmo 121
Saluto alla città santa di Gerusalemme. “Voi vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste” (Eb 12, 22).
Quale gioia, quando mi dissero. *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.
Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme. *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.
Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò. «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.
Gloria al Padre e al Figlio…
TAPPA 3 • ALL’INGRESSO DEL SANTUARIO
Vai a una delle acquasantiere, intingi le dita e fai il segno della croce. Ricorda che sei entrato nella Chiesa attraverso il Battesimo e che sei una pietra vivente che edifica la comunità dei credenti.
Ravviva in me, o Padre,
nel segno di quest’acqua benedetta,
il ricordo della mia rinascita in Cristo, morto e risorto,
e del mio ingresso nella tua famiglia che è la Chiesa.
TAPPA 4 • IN SANTUARIO
La storia della salvezza
Fermati in mezzo al Santuario. Vedrai nelle navate laterali le immagini di molti santi, testimoni della fede. In fondo all’abside vedrai il grande quadro che rappresenta l’annuncio dell’angelo alla Vergine, aurora della redenzione. Riassumendo la storia della salvezza, recita il Credo.
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto,
discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
TAPPA 5 • DAVANTI ALL’ALTARE
In Cristo stiamo saldi nella speranza
Ora incamminati verso il presbiterio. Osserva l’altare, segno di Cristo sacerdote e vittima; osserva l’ambone, segno di Cristo Parola eterna di Dio. Fermati davanti all’altare, salutalo con un inchino poiché è segno di Gesù, pietra angolare sulla quale si costruisce la comunità dei cristiani.
Dalla lettera di S. Paolo ap. ai Romani Rm 5,2-5
Fratelli, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo ab- biamo, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pa- zienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Quindi prega con la Preghiera del Signore.
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
TAPPA 6 • IL TABERNACOLO
«Ecco il pane dei pellegrini»
Fermati nei banchi davanti al presbiterio. L’Eucaristia è qui conservata nel tabernacolo per portarla come viatico ai morenti e ai fratelli malati e anziani, assenti alla Messa. Mettiti in ginocchio e prega. Ti sugge- riamo l’ultima parte della Sequenza della festa del Corpus Domini.
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Oppure:
O sacro convito, in cui Cristo è nostro cibo,
si perpetua il memoriale della sua Pasqua,
l’anima nostra è colmata di grazia,
e ci è dato il pegno della gloria futura.
Fermati un momento in adorazione silenziosa.
Concludi con la preghiera per il Papa, il Vescovo e tutta la Chiesa.
Dio, creatore e Padre,
che riunisci i dispersi e li custodisci nell’unità,
proteggi il papa Francesco e il nostro vescovo Antonio,
e guarda con bontà il gregge del tuo Figlio,
perché quanti sono consacrati da un solo Battesimo
formino una sola famiglia
nel vincolo dell’amore e della vera fede.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
TAPPA 7 • IN CRIPTA
Salve, Regina, speranza nostra!
Scendi nella cripta che si apre sotto l’altare. Fermati davanti all’immagine della Madonna e prega.
Salve, Regina, Madre di misericordia;
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;
a Te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del Tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!
CONCLUSIONE
Termina la tua preghiera lodando il Padre e facendo il segno della croce.
V. Gloria a te, Signore, che perdoni le colpe
e guarisci le nostre infermità.
R. Eterna è la tua misericordia.
V. Gloria a te, Signore, misericordioso e pietoso,
lento all’ira e grande nell’amore.
R. Eterna è la tua misericordia.
V. Gloria a te, Signore,
tenero Padre verso tutti i tuoi figli.
R. Eterna è la tua misericordia.
Per l’acquisto dell’indulgenza è necessario confessarsi e fare la comunione o prima o dopo la visita al Santuario
PREGHIERA DEL GIUBILEO
Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato
nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità,
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.
La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando, vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace
del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen.
L’INDULGENZA PLENARIA
L’indulgenza è l’opportunità che la Chiesa offre, a chi è pentito dei peccati e vuole fare un serio cammino di conversione e di fede, di attingere al tesoro di grazia che è la santità della Chiesa. Insieme al perdono dei peccati, ottenuto attraverso la confessione, è concessa la cancellazione della pena che da essi deriva. Si può chiedere per sé o per i defunti.
«L’indulgenza permette di scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio. Non è un caso che nell’antichità il termine “misericordia” fosse interscambiabile con quello di “indulgenza”, proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini».
Papa Francesco, Bolla Spes non confundit
CONDIZIONI PER OTTENERE L’INDULGENZA
- Pellegrinaggio a una chiesa giubilare
- Confessione e Comunione eucaristica
(anche nei giorni precedenti o successivi) - Preghiera secondo le intenzioni del Papa
- Professione di fede (Credo)
- Un gesto concreto di carità e penitenza
I malati e gli anziani possono ricevere l’indulgenza unendosi spiritualmente al pellegrinaggio della loro parrocchia o a una celebrazione particolare dell’anno giubilare, anche attraverso i media.
Clicca qui per leggere la bolla di indizione del Giubileo
LA MADONNA DELLA FONTANA
L’attuale Santuario della Madonna della Fontana risale al 1463, ma già tempo prima esisteva, sul luogo, almeno una cappella o un piccolo oratorio in cui si venerava un’immagine della Beata Vergine, detta dei Bagni. Questa denominazione è dovuta all’esistenza, nelle vicinanze, di fonti di acque sorgive salutari. Prima del Mille (il documento più antico è dell’879) accanto a una fonte o pozzo, che serviva ai viandanti per dissetarsi, fu costruita una cappelletta dedicata alla Madonna, per cui la fonte venne chiamata “Pozzo di Santa Maria”. Nel 1320, secondo la tradizione, avvenne il miracolo di un povero nato cieco che riacquistò la vista bagnandosi con “l’acqua della Madonna”. Venne quindi costruito sul posto, in sostituzione della cappelletta, un primo santuario, poi ampliato e completato nel 1463.