Il pellegrinaggio verso la chiesa giubilare è ritmato sui salmi ascensionali. Sono una sezione del Libro dei Salmi (dal 119 al 133) che raccoglie le preghiere cantate dai pellegrini quando
si avvicinavano a Gerusalemme, la città santa, dove potevano pregare Dio nel Tempio. Sono preghiere per l’uomo in cammino, esprimono la gioia e l’attesa dell’avvicinarsi alla meta e aiutano a vivere il cammino come percorso spirituale verso la pienezza della relazione con Dio.
Canto di inizio: Quale gioia (Salmo 121)
Quale gioia mi dissero andremo
alla casa del Signore
Ora i piedi, o Gerusalemme,
si fermano davanti a te.
Ora Gerusalemme è ricostruita,
come città salda, forte e unita.
Domandate pace per Gerusalemme.
Sia pace a chi ti ama, pace alle tue mura.
A ogni tappa si canta il ritornello del Salmo 121 e si proclamano due salmi ascensionali. Mentre si cammina da una tappa all’altra si pregano i misteri del rosario, contemplando alcuni momenti della vita di Cristo segnati dal cammino.
TAPPA 1 • AL CIVICO 54 DEL VIALE
Salmo 120
Questo salmo ci mostra l’atteggiamento da assumere di fronte alla prova: un grande senso di fiducia e speranza.
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d’Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte. Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
Il Signore veglierà su di te,
quando esci e quando entri, da ora e per sempre.
Salmo 122
Il salmista descrive l’uomo rivolto a Dio con uno sguardo di speranza e di attesa fiduciosa della sua misericordia.
A te levo i miei occhi,
a te che abiti i cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni;
come gli occhi della schiava,
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono rivolti
al Signore nostro Dio, finché di noi abbia pietà.
Pietà di noi, Signore pietà di noi,
già troppo ci hanno colmanti di scherni,
noi siamo troppo sazi
degli scherni dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.
Lungo il cammino
PRIMO MISTERO NELLA GIOIA
Gabriele scende dal cielo per portare l’annuncio a Maria.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,26-27
Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da
Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
a una vergine, promessa sposa di un uomo della
casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si
chiamava Maria.
TAPPA 2 • AL CIVICO 64 DEL VIALE
Salmo 124
È un salmo di fiducia piena nel Signore, che fa grandi cose in chi mette nelle sue mani ogni iniziativa, ogni desiderio, ogni progetto.
Chi confida nel Signore
è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
I monti cingono Gerusalemme:
il Signore è intorno al suo popolo ora e sempre.
Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani
a compiere il male.
La tua bontà, Signore, sia con i buoni
e con i retti di cuore.
Quelli che vanno per sentieri tortuosi
il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi.
Pace su Israele!
Salmo 126
È un salmo sapienziale: ogni impresa è destinata a fallire se non si radica nella presenza e nella forza che viene dal Signore.
Se il Signore non costruisce la casa,
invano vi faticano i costruttori.
Se il Signore non custodisce la città,
invano veglia il custode.
Invano vi alzate di buon mattino,
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Ecco, dono del Signore sono i figli,
è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe
sono i figli della giovinezza.
Beato l’uomo che ne ha piena la faretra:
non resterà confuso quando verrà a trattare
alla porta con i propri nemici.
Lungo il cammino
SECONDO MISTERO NELLA GIOIA
Il pellegrinaggio di Maria dalla cugina Elisabetta.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 1,39
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella
regione montuosa, in una città di Giuda, ed
entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta.
TAPPA 3 • AL CIVICO 43 DEL VIALE
Salmo 129
Il “De profundis” è un salmo cantato nelle esequie dei defunti. È un canto della speranza che esprime la salita verso l’alto, verso il cielo, verso la meta, il passaggio dalle tenebre alla luce.
Dal profondo a te grido o Signore,
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono:
perciò avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore,
l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Salmo 130
Nella sua brevità è un salmo pieno di tenerezza che, nell’immagine del bimbo tra le braccia della madre, mostra il cammino sicuro di chi è custodito da Dio.
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Speri Israele nel Signore, ora e sempre.
Lungo il cammino
TERZO MISTERO NELLA GIOIA
Il pellegrinaggio di Maria e Giuseppe a Gerusalemme per presentare Gesù al tempio.
Dal Vangelo secondo Luca Lc 2,22
Quando venne il tempo della loro purificazione
secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a
Gerusalemme per offrirlo al Signore.
TAPPA 4 • AL CIVICO 82 DEL VIALE
Salmo 132
Questo salmo ci apre lo sguardo sulla dimensione comunitaria del pellegrinaggio. Siamo un popolo in cammino, una comunità. Non siamo mai soli nel nostro andare. È il dono della comunione.
Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme!
È come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
È come rugiada dell’Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre.
Salmo 133
Benedizione e lode sono i tratti di questo salmo. Mentre si avvicina la meta, sale a Dio la gratitudine di chi si sente amato, protetto, benedetto dal Padre che “dice bene” dei suoi figli.
Ecco, benedite il Signore,
voi tutti, servi del Signore;
voi che state nella casa del Signore
durante le notti.
Alzate le mani verso il tempio
e benedite il Signore.
Da Sion ti benedica il Signore,
che ha fatto cielo e terra.
Lungo il cammino
QUARTO MISTERO NELLA LUCE
Il pellegrinaggio di Gesù e gli apostoli sul Tabor.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 17,1-2
In quel tempo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo
e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte,
su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro:
il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
TAPPA 5 • INGRESSO DEL SANTUARIO
Arrivati per partire
Salmo 134
Il salmo canta la gioia di chi è giunto alla meta, la casa del Signore. Quanto è bello stare nella sua casa, con lui!
Alleluia.
Lodate il nome del Signore,
lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore,
negli atri della casa del nostro Dio.
Lodate il Signore: il Signore è buono;
cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Recita il prossimo mistero andando verso
il crocifisso esterno, alla sinistra della Basilica
Lungo il cammino
QUINTO MISTERO NEL DOLORE
Il pellegrinaggio di Gesù che sale il Calvario portando la croce.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 19,16-18
Pilato lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la
croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in
ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui
altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e
Gesù nel mezzo.
Giunti alla Casa di Dio, continua il cammino del Pellegrinaggio giubilare: sei tappe di preghiera per accogliere il dono dell’indulgenza plenaria.
LEGGI LA GUIDA PER IL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE IN SANTUARIO
