Per ottenere l’indulgenza,
oltre alla confessione,
alla comunione eucaristica
e a un gesto di carità /penitenza,
segui con fede questo cammino
all’interno degli spazi del Santuario,
chiesa giubilare

 

 

TAPPA 1 • ALLA CROCE ESTERNA
Ave, o Croce, unica speranza del mondo!

 

Qui inizia il pellegrinaggio giubilare. Ogni dono di grazia sgorga da
Cristo morto e risorto per la nostra salvezza. Medita il mistero della croce e prega:

I vessilli del Re avanzano;
risplende il mistero della Croce,
al cui patibolo il creatore della carne
con la propria carne fu appeso.

Salve, o Croce, unica speranza!
Per la gloria della tua vittoria
ai fedeli accresci la grazia,
ai peccatori cancella le colpe.

Te, Trinità, fonte di salvezza,
esalti ogni vivente:
quanti salva il mistero della croce,
proteggili per l’eternità. Amen.

 


TAPPA 2 • AL FONTE SOTTO AL SANTUARIO

Nell’atrio del Fonte prega lodando Dio

 

Benedetto sei tu, o Padre:
tu solo hai compiuto
grandi meraviglie.                                                   (cf Sal 136,4)
Il tuo amore è per sempre.

Benedetto sei tu, Figlio unigenito:
ci hai liberati dai nostri peccati
con il tuo sangue.                                         (cf Ap 1,5)
Il tuo amore è per sempre.

Benedetto sei tu, Spirito Santo,
consolatore dell’anima,
dolcissimo sollievo.                                               (cf Sequenza Pentecoste)
Il tuo amore è per sempre.

 

Vai verso l’uscita, dove si prende l’acqua del Fonte, bagna le dita e fai il segno della croce. Ricorda il grande dono del Battesimo, germe di speranza per ogni cristiano.

Ravviva in me, o Padre,
nel segno di quest’acqua benedetta,
il ricordo della mia rinascita in Cristo
e del mio essere accolto
nella famiglia dei figli di Dio.

 


TAPPA 3 • ALLA PORTA DELLA BASILICA

Dice Gesù: «Io sono la porta delle pecore»

 

Vai verso il Santuario. Camminando, puoi recitare il salmo 121, la preghiera del pellegrino che sale al tempio di Gerusalemme, la preghiera del cristiano che in ogni chiesa vede il simbolo della Gerusalemme celeste, il Paradiso.

Salmo 121
Saluto alla città santa di Gerusalemme. “Voi vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste” (Eb 12,22).

Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù,
le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.
Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.
Gloria al Padre e al Figlio…

 


TAPPA 4 • NELLA NAVATA MAGGIORE

La storia della salvezza

 

Vai nella navata maggiore. Alza gli occhi e nella cupola contempla il paradiso e la gloria di Maria. Nelle lunette sopra i portali e nei transetti a lato dell’altare vedrai affrescata la vita della Madonna. Cristo uomo nuovo e Maria la nuova Eva sono segno del progetto di vita eterna che Dio ha preparato per tutta l’umanità. Ripercorrendo la storia della salvezza, recita il Credo:

Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto,
discese agli inferi,
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen.

 


TAPPA 5 • DAVANTI ALL’ALTARE

Cristo, speranza che non delude

 

Incammìnati verso il presbiterio. Vai davanti all’altare, segno di Cristo sacerdote e vittima; osserva l’ambone, segno di Cristo Parola eterna di Dio.
Fermati davanti all’altare, salutalo con un inchino perché è segno di Gesù, speranza viva sulla quale si costruisce la comunità dei cristiani. Quindi saluta l’Eucaristia, custodita nel tabernacolo.

O sacro convito, in cui Cristo è nostro cibo, si perpetua il memoriale della sua Pasqua, l’anima nostra è colmata di grazia, e ci è dato il pegno della gloria futura.

 

Dalla lettera di S. Paolo ai Romani Rm 5,2-5
Fratelli, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo abbiamo, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

 

Prega secondo le intenzioni del Papa e per la Chiesa e recita il Padre nostro.

Dio, creatore e Padre, che riunisci i dispersi e li custodisci nell’unità, proteggi Papa Francesco e il nostro Vescovo Antonio, e guarda con bontà i tuoi figli, perché quanti sono consacrati da un solo Battesimo formino una sola famiglia nel vincolo dell’amore e della fede.

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

 


TAPPA 6 • STATUE DI MARIA E GIANNETTA

Salve Regina, Speranza nostra!

 

Rimettiti in cammino. Scendi allo Speco dove vedrai l’immagine della Madonna e di Giannetta. Fermati e saluta la Madre di Dio.

Salve, Regina, Madre di misericordia;
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.

Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!

 


CONCLUSIONE

 

Termina la tua preghiera lodando il Padre e facendo il segno della croce.

Gloria a te, Signore,
che perdoni le colpe
e curi le nostre ferite.
Eterna è la tua misericordia.

Gloria a te, Signore,
misericordioso e pietoso,
lento all’ira e grande nell’amore.
Eterna è la tua misericordia.

Gloria a te, Signore,
tenero Padre verso tutti i tuoi figli.
Eterna è la tua misericordia.

 

Per l’acquisto dell’indulgenza è necessario confessarsi e fare la comunione o prima o dopo la visita al Santuario

 


PREGHIERA DEL GIUBILEO

 

Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato
nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità,
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.

La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando, vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.

La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace
del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.
Amen.

 


L’INDULGENZA PLENARIA

 

L’indulgenza è l’opportunità che la Chiesa offre, a chi è pentito dei peccati e vuole fare un serio cammino di conversione e di fede, di attingere al tesoro di grazia che è la santità della Chiesa. Insieme al perdono dei peccati, ottenuto attraverso la confessione, è concessa la cancellazione della pena che da essi deriva. Si può chiedere per sé o per i defunti.

«L’indulgenza permette di scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio. Non è un caso che nell’antichità il termine “misericordia” fosse interscambiabile con quello di “indulgenza”, proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini».

Papa Francesco, Bolla Spes non confundit

 

CONDIZIONI PER OTTENERE L’INDULGENZA

  • Pellegrinaggio a una chiesa giubilare
  • Confessione e Comunione eucaristica
    (anche nei giorni precedenti o successivi)
  • Preghiera secondo le intenzioni del Papa
  • Professione di fede (Credo)
  • Un gesto concreto di carità e penitenza

I malati e gli anziani possono ricevere l’indulgenza unendosi spiritualmente al pellegrinaggio della loro parrocchia o a una celebrazione particolare dell’anno giubilare, anche attraverso i media.

 

Clicca qui per leggere la bolla di indizione del Giubileo

 


SANTA MARIA DEL FONTE

 

 

Nelle chiese giubilari come il Santuario di Caravaggio non è prevista l’apertura della Porta Santa.

Si può compiere il gesto simbolico del Passaggio Giubilare con l’accesso al Sacro Fonte, il luogo in cui il 26 maggio 1432 Maria apparve a Giannetta.

Il messaggio lasciato dalla Madonna in quell’occasione è una promessa di misericordia, un invito alla conversione, alla preghiera, al digiuno, alla riconoscenza per i tanti favori ricevuti dal Signore Gesù.

 

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