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Giubileo, l’Aimc cremonese pellegrina a Roma

 

Dal 2 al 4 marzo un gruppo di insegnanti dell’Aimc di Cremona, con alcuni familiari, si è recato a Roma per il pellegrinaggio giubilare.

Se un momento di pellegrinaggio è ormai di tradizione nel cammino dell’Associazione cremonese, quello di quest’anno è stato molto particolare, proprio per la possibilità di vivere a Roma, dove si respira e si tocca con mano l’universalità della Chiesa, l’esperienza del Giubileo.

A tempi e cammini di intensa preghiera comunitaria e individuale si sono alternati tempi dedicati all’arte e all’archeologia, ma anche momenti di gioviale condivisione e amicizia.

Canti, meditazioni e preghiere hanno segnato il cammino verso la Porta Santa di San Pietro, lungo Via della Conciliazione, dove gruppi più o meno grandi si susseguivano in un fiume continuo di pellegrini di varie lingue e nazioni.

Significativo anche il cammino sulle orme di donne Sante e Dottori della Chiesa, che ha permesso di approfondire la conoscenza di Edit Stein, santa Caterina da Siena, santa Brigida, santa Ildegarda di Bingen, sostando in alcune chiese ad esse legate. Nella piccola chiesa di Santa Brigida il gruppo si è “incrociato” con la preghiera dei vespri e la benedizione delle suore, che al termine hanno invitato a visitare la casa di santa Brigida. Momento toccante di incontro oltre che con questa figura di santa anche con la comunità religiosa, formata da quarantotto suore di diverse età provenienti da dieci nazioni, da Cuba all’India.

La mattina dell’ultimo giorno il passaggio della Porta Santa di Santa Maria Maggiore, sempre preceduto e seguito da momenti di preghiera e riflessione sul tema della speranza, parola chiave di questo Giubileo.

I tempi più di taglio culturale hanno visto il gruppo coinvolto nella visita ai Musei Capitolini, all’area archeologica e alle aree superiori di Santa Maria Maggiore, con i magnifici mosaici della facciata che raccontano il miracolo all’origine della costruzione della basilica, le stanze dei Papi e la bellissima scala a chiocciola del Bernini.

Così spiritualità e cultura hanno segnato il pellegrinaggio, in un unico arricchimento dell’anima e dello spirito. Ciascuno ha toccato con mano, anzi, ha vissuto, quanto scrive Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo 2025 Spes non confundit: “La contemplazione del creato e delle opere d’arte permetterà di fare tesoro di esperienze e culture differenti, per portare dentro di sé la bellezza che, armonizzata dalla preghiera, conduce a ringraziare Dio per le meraviglie da Lui compiute”.