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Gemellaggio terremoto/48. Incontro con don Andrea La Regina, responsabile dei macro-progetti di Caritas Italiana

Il gemellaggio post-terremoto tra la Chiesa cremonese e l’arcidiocesi di Camerino-S. Severino Marche sotto la lente di Caritas Italiana, che mercoledì 2 agosto ha potuto osservare sul campo quanto messo in atto da Caritas Cremonese. L’occasione è stata la visita in terra marchigiana di don Andrea La Regina, responsabile dei macro-progetti ed emergenze nazionali di Caritas Italiana, che ha avuto modo di apprezzare anche il progetto “Diamoci una mano” realizzato in sinergia con gli Uffici di pastorale giovanile.

Proprio Caritas Italiana intende non far passare sotto silenzio il triste anniversario di questo terremoto che, a partire dalla notte del 24 agosto, con una scia di eventi sismici ha seminato morte e distruzione in intere aree dell’Appennino e dell’Italia centrale.

Poster “Costruttori di comunità”

 

Spot audio a un anno dal terremoto

 

La situazione di oggi nei territori colpiti dal terremoto è quella di centri storici fantasma, di una ricostruzione che non decolla, di detriti e paure ancora da rimuovere. Eppure le popolazioni locali sono tenaci, molti vogliono ripartire dalla loro terra: da borghi restaurati, comunità ritessute, radici storiche rivitalizzate, agricoltura, allevamento e turismo di qualità.

La realtà ecclesiale – la Conferenza episcopale italiana e i suoi organismi, tra cui Caritas Italiana – cerca di sviluppare scelte che guardano al futuro, delineando modi certi per contribuire alla ricostruzione delle comunità, fondata sull’identità di queste popolazioni, che vanno rese protagoniste delle scelte.

Grazie alla colletta nazionale del 18 settembre 2016 e a numerosissime altre donazioni, sono finora pervenuti a Caritas Italiana oltre 26 milioni di euro, incluso 1 milione messo subito a disposizione dalla CEI. Secondo una consolidata esperienza, sono stati promossi gemellaggi tra località terremotate e delegazioni regionali Caritas, quale appunto quello che sta vivendo la Diocesi di Cremona.

Contemporaneamente, Caritas Italiana si è attivata nella costruzione di luoghi polifunzionali, pensati per rendere possibili le attività religiose, culturali e aggregative delle comunità. In un anno, sono state realizzate o progettate in tutte le diocesi terremotate diverse tipologie di centri di comunità: container assemblati, prefabbricati metallici, strutture con fondamenta, in muratura, acciaio o legno.

Tra aiuti d’urgenza, costruzioni, progettazione sociale e sostegno alle delegazioni gemellate sono stati erogati già oltre 6 milioni di euro e quasi 13 milioni sono stati impegnati per ulteriori costruzioni e attività di progettazione sociale.

 

Video testimonianze a un anno dal terremoto

 

Speciale estratto da “Italia Caritas” (agosto/settembre 2017)

 

 

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