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Francesco Messori: «Dai difetti può nascere qualcosa di grande» (AUDIO e VIDEO)

«Non sottovalutatevi mai. Dai nostri difetti può nascere qualcosa di grande». Il fondatore e capitano della nazionale italiana di calcio amputati Francesco Messori torna nella città dove il suo sogno ha iniziato a prendere forma grazie al Csi di Cremona.

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Nella sua giornata cremonese Francesco, accompagnato dalla mamma e da Anna Manara, ex presidente del Comitato Csi, ha incontrato in mattinata alcune scuole del territorio, poi ha fatto visita al campo sportivo del Cambonino per un incontro con i ragazzi del Torrazzo, la società che aveva partecipato al torneo a Bonemerse che nel 2012 ha realizzato il primo sogno del giovane campione: scendere in campo per una partita vera.

Ma – racconta Francesco – «volevo misurarmi alla pari per vedere davvero quanto valevo». Così dalla prima partita è iniziata l’avventura che ha portato alla fondazione della Nazionale italiana calcio amputati. Un team nato da un gruppo su facebook e arrivato a giocare i campionati del mondo in Messico. «Il prossimo sogno – confida – è quello di vedere il calcio per amputati alle Paralimpiadi» E intanto è al lavoro per organizzare il primo campionato di club italiano.

Con la maglia azzurra, in mezzo al campo del Cambonino, Messori ha risposto sorridendo alle domande di bambini e ragazzi, con cui poi ha disputato una breve partita, prima di spostarsi al Centro Pastorale diocesano per la presentazione del suo libro “Mi chiamano Messi”, organizzata dal Csi Cremona con la conduzione del presidente Claudio Ardigò.

Ascolta qui l’audio dell’incontro