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Francesco a CL: «Abbiate a cuore il dono prezioso del vostro carisma, perché esso può far rifiorire ancora molte vite»

C’erano anche oltre 250 cremonesi tra coloro che, nella mattinata di sabato 15 ottobre, hanno gremito Piazza San Pietro per l’udienza di Papa Francesco in occasione del centenario della nascita fondatore della fraternità di Comunione e Liberazione, mons. Luigi Giussani (Desio, 15 ottobre 1922 – Milano, 22 febbraio 2005). Una Piazza animata, prima dell’arrivo del Santo Padre, da preghiere e canti, in italiano, latino, inglese e spagnolo.

Dopo l’introduzione e i saluti al Santo Padre del presidente della Fraternità, Davide Prosperi, sono arrivate due testimonianze, «un segno della vitalità che don Giussani ha generato con il suo sì a Cristo». Prima una donna africana, un’infermiera che lavora con i malati di Aids nella baraccopoli di Kampala, in Uganda, che ha trovato nella figura di Giussani e nella fraternità di CL una via di inserimento nella vita cristiana. «Voglio ringraziare “don Gius” – ha detto – per avermi resa degna dell’abbraccio di Cristo».

La seconda testimonianza è stata quella di una ragazza di origine marocchina che, con la voce rotta dall’emozione, ha raccontato dell’abbandono del padre, quando aveva sette anni, un addio, uno scompenso, riempito da Dio, dalla fraternità e da don Giussani: «Il suo carisma mi sta accompagnando nel cammino della vita. Anche se non l’ho mai incontrato di persona, è stato strumento di Dio nella mia vita, perché mi sta permettendo di fiorire».

Dopo le testimonianze ha preso la parola il Pontefice, che ha riconosciuto e apprezzato CL come movimento tuttora capace di coinvolgere, radunare e mobilitare, e che ha ricordato Giussani come uomo di carisma, uomo di educazione e uomo Figlio della Chiesa: «È stato un sacerdote che ha amato tanto la Chiesa. Anche in tempi di smarrimento e di forte contestazione delle istituzioni, ha sempre mantenuto con fermezza la sua fedeltà alla Chiesa, per la quale nutriva un grande affetto». «La vita delle fraternità è sempre più difficile quando il fondatore non è più fisicamente presente», ha spiegato Papa Francesco ringraziando poi padre Jullián Carrón per il suo servizio alla guida del movimento. «Tuttavia non sono mancati i problemi di visione in un movimento in cui la Chiesa, e io stesso, spera di più, molto di più!» Da qui l’appello del Pontefice: «Sicuramente Giussani sta pregando per l’unità del movimento». «Per favore, non sprecate il tempo in chiacchiere, diffidenze e contrapposizioni».

Movimento, quello di Comunione e Liberazione, che da decenni ormai custodisce e incarna il carisma che fu di don Luigi Giussani, un carisma che, come confermato anche dal Papa, deve necessariamente “vivere da protagonista” all’interno di fraternità, movimenti e istituzioni, in equilibrio con l’autorità: «Un carisma va istituzionalizzato e un’istituzione deve mantenere una dimensione carismatica». E allora ecco il grande monito di Papa Francesco alla fraternità: «Abbiate a cuore il dono prezioso del vostro carisma, perché esso può far rifiorire ancora molte vite».

Dopo l’udienza, che si è conclusa con una richiesta di aiuto di Papa Francesco alla fraternità a diffondere la «profezia della pace», affinché Dio accompagni i poveri, gli abbandonati e i vulnerabili, è arrivata la benedizione finale, impartita dal Santo Padre.

«Sono venuto via da Roma contento – ha detto don Marco Genzini, assistente ecclesiastico di Comunione e Liberazione della Diocesi di Cremona –. Ho visto un popolo bello e festoso, che ha cantato e pregato, e un Pastore che ha chiesto la sequela alla Chiesa ma che ha riconosciuto la bellezza del cammino che stiamo facendo. Come don Giussani è rimasto affascinato da Cristo e dalla Chiesa, anche noi dobbiamo continuare ad affascinarci e affascinare».

Al termine dell’udienza alcuni cremonesi hanno fatto rientro a Cremona, mentre altri sono rimasti ancora nella Capitale. Come il gruppo di Gioventù studentesca che ha organizzato, con la partecipazione di oltre cinquanta ragazzi, una “versione estesa” del pellegrinaggio, con la partenza prevista per il pomeriggio di venerdì 14 ottobre e il ritorno domenica 16. Un’opportunità per gli adolescenti, dopo l’incontro con il Papa, di vivere le bellezze della Città eterna prima di fare ritorno alle proprie case.

 

Il video integrale dell’udienza