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Nuovi parroci, il weekend si apre con l’insediamento di don Stefano Lazzari a Picenengo
Sabato 21 settembre, alle 16 a Cremona, don Stefano (per tutti don Stefanito) Lazzari farà il suo ingresso a Picenengo come nuovo parroco della comunità di San Bartolomeo apostolo, incarico che si aggiunge a quello di parrocco di Sant’Antonio Maria Zaccaria, la parrocchia di via Milano, accanto al Seminario. Insieme al nuovo parroco si insedierà ufficialmente anche don Giovanni Nava, nominato dal vescovo collaboratore parrocchiale di S. Antonio Maria Zaccaria e S. Bartolomeo apostolo.
La celebrazione di insediamento sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e aprirà il secondo weekend di ingressi dei nuovi parroci, che proseguiranno sino a metà ottobre.
I nuovo sacerdoti e il vescovo saranno salutati, sul sagrato della chiesa di Picenengo, dal sindaco di Cremona Andrea Virgilio, che darà il benvenuto a nome dell’Amministrazione comunale e della società civile.
Iniziata la liturgia, dopo la lettura del decreto di nomina da parte del vicario zonale don Pietro Samarini, il nuovo parroco aspergerà l’assemblea e incenserà la mensa eucaristica, ricevendo quindi il benvenuto delle comunità parrocchiale nelle parole di un suo rappresentante. Al termine dell’omelia, tenuta dal vescovo, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (il Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione della fede nella comunità.
Al termine della celebrazione, animata dal coro della parrocchia, don Stefano Lazzari prenderà la parola per i saluti e i ringraziamenti. Seguirà in oratorio un momento conviviale e di festa per conoscere e salutare i due nuovi sacerdoti. Don Lazzari succede a don Francesco Cortellini, che ha da poco iniziato il suo nuovo incarico a Bozzolo e San Martino dall’Argine dopo aver guidato la comunità di Picenengo come amministratore parrocchiale per sei anni.
Profilo biografico dei nuovi sacerdoti
Don Stefano (Stefanito) Lazzari, classe 1962, nato a Bogotà in Colombia, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997 mentre risiedeva a Cremona nella parrocchia Immacolata Concezione al Maristella. Laureato in Scienze Agrarie, ha iniziato il ministero come vicario della parrocchia di S. Ambrogio a Cremona (1997-2005). Tra il 2005 e il 2008 ha vissuto un’esperienza come fidei donum in Albania. Al rientro in Italia è stato nominato amministratore parrocchiale di Crotta d’Adda, di cui nel 2009 è diventato parroco in solido insieme alle parrocchie di Farfengo, Grumello Cremonese e Zanengo. Nel 2018 è stato nominato parroco della parrocchia S. Antonio Maria Zaccaria a Cremona e ora il vescovo gli ha affidato anche la guida della parrocchia San Bartolomeo apostolo nella frazione di Picenengo.
Don Giovanni Nava, classe 1963, originario di Barbata, è stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1987. Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Casirate d’Adda (1987-1991), quindi nella parrocchia S. Sebastiano a Cremona (1991-1998) e successivamente a Soresina (1998-2001). Nel 2001 è stato nominato parroco di Ticengo. Nel 2006 il trasferimento, sempre come parroco, a Cavallara e Villastrada. Nel 2009 è stato nominato parroco di Acquanegra Cremonese e Fengo, oltre che amministratore parrocchiale di Luignano. Nel 2019 ha assunto l’incarico di collaboratore della Cancelleria vescovile e dal 2020 era assistente religioso presso Cremona Solidale. Ora assume l’incarico di collaboratore parrocchiale delle parrocchie S. Antonio Maria Zaccaria e S. Bartolomeo apostolo in Cremona.
Saluto di don Lazzari sul bollettino parrocchiale
Carissimi parrocchiani della Parrocchia S. Bartolomeo Apostolo,
colgo l’occasione del giornalino per lasciarvi un breve saluto. Sono contento del nuovo incarico affidatomi dal Vescovo e vengo volentieri per prendermi cura anche della comunità di Picenengo, in stretta collaborazione con la Parrocchia SAM Zaccaria. So che il cammino percorso con i precedenti sacerdoti è stato proficuo e che molte realtà sono presenti e vive. Desidero continuare a sostenere le iniziative pastorali che caratterizzano la vita della comunità, con l’aiuto concreto di tutte le persone di buona volontà, nella consapevolezza che ognuno può contribuire con la sua originalità ad arricchire il gruppo, la comunità e l’ambiente. In questo percorso sarà presente anche don Giovanni Nava, a cui auguro una proficua attività come collaboratore.
Vi chiedo un ricordo nella preghiera per poter iniziare con entusiasmo il nuovo servizio pastorale. A presto,
Don Stefanito Lazzari
Issr Sant’Agostino, il nuovo anno accademico si apre con la possibilità di seguire i corsi anche online come uditori
L’inizio di un nuovo anno pastorale e scolastico è tempo anche di ripresa anche per l’Istituto superiore di Scienze religiose Sant’Agostino, a servizio delle diocesi di Cremona, Crema, Lodi, Pavia e Vigevano. L’offerta formativa per il nuovo anno accademico prevede per chiunque la possibilità di seguire i corsi come uditore, sia in presenza che online.
L’Issr Sant’Agostino, ente riconosciuto dalla Santa Sede e collegato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano, si apre dunque anche a coloro che desiderano perfezionare alcune competenze e ampliare le proprie conoscenze pur senza la necessità di sostenere esami al termine del percorso.
«Sono in aumento le persone – spiega don Antonio Facchinetti, direttore dell’Issr Sant’Agostino – che si sentono interpellate a irrobustire la propria preparazione di base per meglio servire le comunità cristiane di appartenenza. Quest’anno l’Istituto si apre a qualsiasi persona che desidera liberamente fruire online delle proposte formative accademiche, senza muoversi da casa e compiere viaggi. In questi casi, mancando però la presenza, per la Facoltà Teologica FTIS di Milano e per Il Dicastero della Cultura e dell’Educazione Cattolica di Roma, non è possibile sostenere i corrispettivi esami al fine di conseguire il titolo accademico».
La frequenza regolare rimane il requisito necessario per essere studenti ordinari e partecipare alle sessioni.
«È bello poi sapere che frequentano l’Istituto – continua il sacerdote cremonese – coloro che desiderano semplicemente ampliare il patrimonio di conoscenze culturali e religiose, magari approfittando del fatto che si contraggono gli impegni in famiglia per i figli ormai grandi, la professione bene avviata non richiede più dedizione assoluta, gli interessi di esplorazione del sapere interdisciplinare si dilatano».
I corsi, che si terranno nel Seminario Vescovile di Lodi e nei poli accademici di Pavia e Cremona, saranno improntati alla preparazione degli insegnanti di religione cattolica, all’aggiornamento teologico e culturale per laici, religiosi e sacerdoti e alla preparazione dei candidati ai ministeri e ai servizi ecclesiali.
Per quest’anno l’offerta formativa prevede il Baccalaureato in Scienze Religiose (Laurea Triennale) pari a 1260 ore di lezione, e la Licenza in Scienze Religiose (Laurea Magistrale), per un totale di 840 ore di lezioni. È possibile iscriversi come studente ordinario (in possesso di titolo di studio valido per l’università, frequentando tutti i corsi sostenendo i relativi), come studente straordinario (per frequentare i corsi e sostiene i relativi esami, senza conseguire i gradi accademici, non in possesso di titolo di studio valido) o come uditore (frequentando in presenza fino a quattro corsi e con la possibilità di sostenere i relativi esami, se in possesso di titolo di studio valido) e infine come uditore ospite (partecipando anche online e senza esami).
L’anno accademico inizia a fine settembre e termina a fine maggio. Le lezioni prevedono 13 ore settimanali e si svolgono nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 16.45 alle 19.45 e il sabato dalle 9 alle 13.
Per costi, iscrizioni e inizio dei corsi gli interessati sono invitati a seguire il sito online in costante aggiornamento (www.issrsantagostino.it) o contattare la segreteria dell’Istituto.
Viadana accoglie don Marco D’Agostino: «Aiutatemi ad innamorarmi della vita nelle vostra comunità»
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«Mi sono sentito a casa, e cammineremo insieme come comunità. Non è arrivato l’oracolo: sono una persona che conosce le sue fragilità. Aiutatemi a trovare l’amore di Dio, grazie anche all’aiuto che mi verrà dato dalle parrocchie, e vi chiedo di farmi innamorare della vita a Viadana e Buzzoletto, come ho fatto negli altri miei incarichi». Con queste parole cariche di emozione don Marco D’Agostino ha salutato i parrocchiani dell’Unità Pastorale di Viadana e di Buzzoletto al termine della solenne celebrazione di ingresso avvenuta nella mattinata di domenica 15 settembre nella chiesa di S. Maria Assunta in Castello gremita di fedeli. La Santa Messa, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e animata dai cori parrocchiali uniti, ha visto la presenza del vicario zonale don Davide Barili, del vicario don Andrea Bani insieme ai collaboratori don Andrea Paroli, don Francesco Ferrari e mons. Floriano Danini, i seminaristi, le autorità civili e militari della città, il gruppo scout e le suore dell’Ordine delle Figlie dell’Oratorio.
Durante i saluti, l’ex rettore del Seminario Vescovile di Cremona ha ringraziato «la famiglia, gli anni spesi nella formazione, i preti che ho avuto modo di far crescere in questi anni, il mio successore don Federico Celini e il vescovo per la fiducia che ha riposto in me per svolgere questo incarico». Menzione particolare anche per la comunità ortodossa locale, «auspicando che si possa qualche volta pregare insieme e aiutarci reciprocamente». Ricordando poi la sensazione dell’innamoramento che ha visto nei suoi studenti e la figura di Gianluca Firetti, «la cui storia porto in giro per l’Italia», don D’Agostino ha voluto ringraziare nuovamente il vescovo «per la possibilità di respirare questa comunità che mi hai affidato. Sono felice di vedere come la Chiesa è diocesana e cammina insieme, anche come consiglio pastorale». Poi la chiusura dedicata alla comunità viadanese. «La città ha delle chiese bellissime. Don Floriano e don Virginio, poi don Antonio, le hanno avute a cura per anni nel silenzio e con umiltà. Rendiamo allora la Chiesa ancor più bella, più viva, più nuova. Annunciamo il Vangelo, giochiamo, preghiamo, viviamo e facciamo carità, mestieri ed esperienza di fede da giovani e adulti tutti insieme. Buon cammino e buona strada».
Proprio la dimensione comunitaria feriale ha sottolineato anche il vescovo Antonio durante la sua omelia: «Don Marco, preceduto dalla sua fama, lo affido a voi perché scopra quanto è bello essere un prete “normale”. Ovvero che tutti i giorni cerca se stesso nel Vangelo e negli sguardi delle persone». Poi, l’invito all’Unità Pastorale a «lasciarsi guidare dallo Spirito e a non pensare secondo gli uomini, ma provare a pensare secondo Dio, nell’altalena di tutti i giorni.
«Accettiamo i limiti, abitiamoli, riconosciamo che è lì che il Signore ci dà fondamento alla nostra vita». Ecco allora il “programma”, richiamato anche nelle altre celebrazioni di ingresso sul territorio diocesano: «Camminare alla presenza del Signore nella terra dei viventi non è una passeggiata a buon mercato, bensì ci conduce a contatto con le inquietudini e le speranze del cuore, con i germogli nei bambini e nelle famiglie e con quella vita in più che si nasconde nella malattia. La “normalità”, quindi, è accettare e portare tutto a Dio, e lo auguro a voi come comunità insieme ai sacerdoti».
Ad aprire la celebrazione eucaristica, all’esterno della chiesa, sono stati i saluti istituzionali del sindaco Nicola Cavatorta: «Ho avuto modo di conoscere don Marco quest’estate e ho trovato in lui un grande interesse ed entusiasmo per la nomina di parroco a Viadana. In questi mesi estivi si è dato fare per avvicinarsi e prendere conoscenza delle numerose realtà che costituiscono l’anima del nostro territorio. Siamo consapevoli che il suo impegno sarà caratterizzato da novità rispetto alle mansioni che ha svolto finora, ma tutti noi siamo certi che la sua esperienza maturata nei decenni saranno d’aiuto per questa nuova missione. In questa giornata che celebra il suo ingresso nelle parrocchie, il nostro più ampio sostegno e vicinanza affinché già da subito possa sentirsi viadanese a tutti gli effetti».
Durante la Santa Messa il Vicario Zonale ha letto l’atto di nomina. La comunità cristiana viadanese, attraverso il discorso iniziale di benvenuto del consiglio pastorale letto da Luca Anton Porpora, ha poi regalato al nuovo parroco una rubrica contenente i nomi delle persone che svolgono qualche servizio in parrocchia o che desiderano farsi conoscere: «Grazie al tuo sì e al vescovo Antonio di questa nomina, le nostre storie si intrecceranno insieme». Terminata la celebrazione lo stesso Anton Luca Porpora, insieme a Erica Caleffi, Serena Soresini e Marco Boroni Grazioli, hanno fatto da testimoni al momento della firma di don D’Agostino sui decreti di nomina. Poi, il momento di festa all’Oratorio Castello con i suoi nuovi parrocchiani.
Profilo biografico del nuovo parroco
Don Marco D’Agostino, classe 1970, originario di Soresina, è stato ordinato il 17 giugno 1995. Dopo essere stato vicario a Casalbuttano (1995-2000), è stato inviato a Roma per continuare gli studi e ha conseguito la licenza in Scienze bibliche. Laureato in Lettere, è stato docente in Seminario (2003-2006) e poi al liceo Vida, presso gli Studi teologici riuniti dei Seminari di Crema, Cremona Lodi e Vigevano e successivamente allo Studio teologico Paolo VI di Brescia, oltre che all’Istituto superiore di Scienze religiose S. Agostino. Vice rettore del Seminario Vescovile di Cremona dal 2003, nel 2016 è diventato rettore.
Negli anni ha ricoperto gli incarichi di responsabile del Centro diocesano vocazioni (2003-2016), assistente ecclesiastico Ministranti (2003-2017) e amministratore parrocchiale di Picenengo (2011-2012).
Dal 2017 è presidente della società Cittanova cooperativa sociale onlus che gestisce le scuole diocesane, delegato dell’Opera Pia Ritiro S. Angelo dal 2018 e dal 2023 coordinatore dell’Area pastorale “Comunità educante Famiglia di famiglie” della Curia diocesana.
Ora il vescovo lo ha scelto come nuova guida delle quattro parrocchie della città di Viadana e di quella nella frazione di Buzzoletto.
In Seminario il saluto a don Marco D’Agostino con il benvenuto a don Federico Celini
Don Claudio Corbani inizia il ministero di parroco a Martignana: “In cammino da una casa all’altra, da una persona all’altra”
È ufficialmente iniziato il cammino di don Claudio Luigi Corbani nella comunità di Martignana di Po come nuovo parroco di “S. Lucia vergine e martire”. In una chiesa gremita dei suoi nuovi parrocchiani, insieme ai tanti provenienti dalle sue precedenti esperienze di Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Olmeneta e Pozzaglio e Corte de’ Frati, nel pomeriggio di sabato 14 settembre si è celebrata la solenne Messa di insediamento presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Presente anche il sindaco di Martignana Alessandro Gozzi, il primo cittadino di Pozzaglio ed Uniti Biondo Caruccio, le autorità militari e i membri del Consiglio pastorale della parrocchia.
«L’augurio che rivolgo a me e alla comunità di Martignana, che già amo con tutto il cuore, è quello di andare avanti e dietro al Signore; con impegno e senza paura anche nei momenti più bui – ha detto emozionato don Corbani al termine della Santa Messa –. Papa Benedetto XVI, durante la sua elezione in piazza San Pietro, dopo aver detto di essere “l’umile servitore nella vigna del Signore”, ha aggiunto: “andiamo avanti”. La Chiesa è una realtà sempre in cammino e quindi mi sono appassionato, con tutte le difficoltà e le mie debolezze, ad andare dietro al Signore. Ringrazio il vescovo Antonio per la fiducia e la stima che ha rivolto a me affidandomi questo impegno, i sacerdoti e i miei amici qui riuniti e in particolare don Gino Assensi per avermi accolto con molta delicatezza e attenzione. Ringrazio le comunità qui presenti con le quali ho condiviso parte della mia esperienza di prete e di avermi dimostrato la vostra amicizia e il vostro affetto».
Ascolta il saluto del nuovo parroco
Durante l’omelia il vescovo Napolioni ha ricordato poi come «anche noi discepoli e preti possiamo avere confusioni e debolezze; perciò, non aspettatevi miracoli se non dal Signore. Il suo lo fa tenendoci insieme, rendendoci contenti dell’incontro con Lui. Il quale ha consegnato a don Claudio il suo programma: camminare alla Sua presenza nella terra dei viventi, da una casa all’altra, da una persona all’altra, da una storia all’altra. Permettetegli dunque di scoprire tutto il bene che c’è, senza caricarlo del passato, con lo stupore delle prime volte».
Ascolta l’omelia del Vescovo
Durante la celebrazione, dopo la lettura del decreto di nomina, don Corbani ha ricevuto come regalo di benvenuto della parrocchia i contenitori degli oli santi, accompagnato dalle parole di Marisa Rosa a nome del Consiglio Pastorale. «Appena abbiamo avuto notizia della sua nomina le abbiamo fatto posto fin da subito nei nostri cuori e nelle nostre preghiere – ha detto Rosa –. Troverà una comunità pronta a riprendere il cammino con un nuovo compagno di viaggio. Noi le assicuriamo la nostra buona volontà, le offriremo le nostre idee e le nostre tradizioni di popolo cristiano assieme alla preghiera, perché la sua missione sia sempre sostenuta dalla grazia».
Ascolta il saluto del Consiglio pastorale
Prima dell’ingresso e l’inizio della liturgia animata dalla scuola cantori locale, sul sagrato il sindaco di Martignana Alessandro Gozzi, insieme a Biondo Caruccio, primo cittadino di Pozzaglio ed Uniti, ha dato il benvenuto a don Corbani a nome della società civile. «Ringrazio il vescovo per questo ennesimo regalo alla nostra giovane comunità. Invito con forza e decisione tutti i cittadini ad accogliere il nostro parroco e fare tesoro di questa sua presenza; a ripartire insieme e a stargli vicino nel migliore dei modi da un punto di vista umano oltre che spirituale. E vorrei quindi dedicare un pensiero a don Gino Assensi, che ci ha salutato per andare verso un altro impegno, per essere rimasto con noi nove anni».
Al termine della celebrazione, il nuovo parroco ha firmato i decreti di nomina insieme ai testimoni Jessica Braga e Antonio Braga, prima di trascorrere un momento conviviale e di festa in oratorio per conoscere e salutare la sua nuova comunità.
Profilo biografico del nuovo parroco
Don Claudio Corbani, classe 1963, originario di Casalmorano, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. Ha iniziato il proprio ministero come vicario prima ad Agnadello (1988-1998) e poi a Sospiro (1998-2004). Dal 2004 al 2012 è stato parroco di Camminata e Vicoboneghisio e amministratore parrocchiale di Cappella. Nel 2012 è stato nominato parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Olmeneta e Pozzaglio e che dal 2017 comprende anche Corte de’ Frati. Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo parroco di Martignana di Po.
Licio D’Avossa, una vita per i piccoli
Un libro per riepilogare un’esistenza ricca di esperienze e relazioni, all’insegna del servizio al prossimo e degli ultimi. Un “mendicante” continuo di bene: così è stato infatti definito Licio D’Avossa, il presidente dell’associazione Cremona for Kenya, per il suo assiduo impegno sociale e civile nel corso della sua vita. Nel pomeriggio di venerdì all’Auditorium Einap-Acli è stata quindi presentata la sua autobiografia, scritta a quattro mani insieme all’autrice Francesca Codazzi, alla presenza del Vescovo emerito Dante Lafranconi, del presidente provinciale Acli Bruno Tagliati e dell’ex senatore Marco Pezzoni.
Dopo i saluti iniziali di Tagliati nel ringraziare il pubblico presente e «il cuore immenso» di D’Avossa, Pezzoni ha presentato il libro come «un dialogo tra generazioni». Come scrive monsignor Mario Marchesi nella sua prefazione, il volume «non è solo una biografia, è una storia individuale che parla tuttavia di fraternità e si rivolge a ciascuno di noi, attraverso cui possiamo comprendere e approfondire i talenti da valorizzare». Il testo, diviso per capitoli e introdotti da una breve citazione, esplora e racconta le dimensioni personali ed esistenziali poliedriche di D’Avossa: la famiglia d’origine, la figura del padre, l’infanzia difficile ma felice, la guerra e l’esperienza della caserma militare, fino all’impegno nella cooperazione internazionale in Africa, luogo del cuore insieme alla sua amata Cremona. «È stata una bellissima avventura – ha spiegato Francesca Codazzi –. Per raccontare in modo semplice una vita complessa abbiamo ritenuto di impostare la lettura come un dialogo continuo, una sorta di intervista lunga per approfondire, anche grazie alle numerose foto, determinati passaggi salienti».
E in questo lungo percorso di vita – dalla militanza politica al lavoro – monsignor Lafranconi, che secondo D’Avossa è stato ispiratore della pubblicazione, ha sottolineato una sottesa ricerca e riflessione sulla fede. «Quanto Licio ci sono oggi, e quanti hanno il coraggio di superare le criticità con coraggio e umile decisione? La sua esperienza è paradigmatica, una sollecitazione per noi a lanciarci alla ricerca di senso nella nostra esistenza, a riscoprirne fino in fondo i valori del Vangelo» ha detto il vescovo emerito. Infine, lo stesso D’Avossa ha preso parola, raccontando aneddoti personali e ricordi, elogiando più volte la comunità cremonese e la sua generosità: «Ho avuto un esercito di persone pronte a sostenermi, soprattutto quando raccolsi il testimone da mio fratello Tullio per cominciare l’attività in Kenya, tra la costruzione delle scuole e l’aiuto alle donne africane. Lì capii di voler dare la mia vita in favore dei più piccoli e dei più bisognosi». Parte dei proventi derivanti dalla diffusione del libro, edito da Cremona Produce, verranno devoluti alle Acli cittadine per il sostegno di missioni benefiche.
Nuovi parroci, sabato l’ingresso di don Corbani a Martignana apre la serie degli insediamenti
Nel pomeriggio di sabato 14 settembre farà il suo ingresso a Martignana Po don Claudio Luigi Corbani come nuovo parroco della parrocchia “S. Lucia vergine e martire”. La solenne celebrazione, prevista alle ore 16 e presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, sarà introdotta dal saluto del sindaco Alessandro Gozzi a nome dell’Amministrazione comunale sul sagrato della chiesa parrocchiale.
Quindi in chiesa, iniziata la liturgia, dopo la lettura del decreto di nomina, il nuovo parroco aspergerà l’assemblea e incenserà la mensa eucaristica, ricevendo quindi il benvenuto delle comunità parrocchiale nelle parole di un suo rappresentante. Al termine dell’omelia, tenuta dal Vescovo, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (il Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione della fede nella comunità. Solo al termine della celebrazione il nuovo parroco prenderà la parola per i saluti e i ringraziamenti.
Al termine della Messa ci sarà un momento conviviale e di festa in oratorio per conoscere e salutare il nuovo parroco, che prende il testimone da don Gino Assensi, che con il mese di settembre ha iniziato il suo nuovo incarico a Casalmaggiore come collaboratore parrocchiale delle due parrocchie della città di Casalmaggiore e di quelle delle frazioni di Camminata, Cappella e Vicoboneghisio, ricoprendo anche l’incarico di assistente spirituale supplente dell’Ospedale Oglio Po.
In preparazione all’insediamento di don Corbani la comunità parrocchiale ha organizzato, insieme alle comunità di Bozzolo e San Martino dell’Argine e quelle di Calvatone, Romprezzagno e Tornata (anch’esse interessate dal cambio di parroco), una serata di spiritualità che è stata vissuta nella serata di lunedì 9 settembre a Bozzolo.
Nel frattempo don Corbani, attraverso due brevi video di saluto inviati ai gruppi di catechismo e quello dei ministranti, si è iniziato a presentare a bambini e ragazzi: «Vengo volentieri in mezzo a voi per una nuova avventura. Vi aspetto tutti in oratorio per conoscerci, divertirci e fare tante cose serie e belle. Giocherò anche a pallone fin quando avrò le forze». E ancora: «Vi aspetto anche sull’altare perché non posso rimanere solo. Il Signore ci vuole tutti insieme. Sarà una bella esperienza: so che siete già molto bravi e quindi questo mi dà coraggio». Un saluto particolare anche ai bambini delle voci bianche: «A me piace molto il canto e faccio canto lirico. Come dice sant’Agostino: “Chi canta bene prega due volte”». E conclude: «Sarà un’esperienza bellissima. Vi mando un abbraccio e una benedizione particolare a voi, i vostri genitori e i vostri nonni, parenti e amici».
Profilo biografico del nuovo parroco
Don Claudio Corbani, classe 1963, originario di Casalmorano, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. Ha iniziato il proprio ministero come vicario prima ad Agnadello (1988-1998) e poi a Sospiro (1998-2004). Dal 2004 al 2012 è stato parroco di Camminata e Vicoboneghisio e amministratore parrocchiale di Cappella. Nel 2012 è stato nominato parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale formata dalle parrocchie di Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, Olmeneta e Pozzaglio e che dal 2017 comprende anche Corte de’ Frati. Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo parroco di Martignana di Po.