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Il professor Ambrosini fa chiarezza sull’immigrazione: «Conoscere per superare i pregiudizi» (audio integrale)

Una vivace e documentata panoramica sullo stato dell’immigrazione in Italia. Una diversa prospettiva su una questione al centro delle cronache, offerta attraverso la lucida esposizione del prof. Maurizio Ambrosini -sociologo, docente presso l’Università di Milano, divulgatore e giornalista -, ospite di eccezione  dell’incontro organizzato da Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, Acli, Masci, Volontariato Vincenziano e svoltosi nella serata di martedì 2 ottobre presso la Parrocchia dell’Annunciazione di Cassano d’Adda.

Molti i pregiudizi da sfatare e le errate informazioni da correggere in merito ai fenomeni migratori che interessano il nostro Paese. “Non consideriamo migrazione quella proveniente da Stati ricchi, né vi comprendiamo coloro che sono riscattati dall’eccellenza individuale come, per esempio, i calciatori . – ha esordito Ambrosini – Sono invece considerati immigrati coloro che rientrano nella duplice alterità di stranieri e di poveri”. “Le informazioni da Bar Sport  – ha proseguito – indicano che il fenomeno dell’immigrazione si troverebbe in drammatico aumento. I dati statistici, in verità, rivelano che l’immigrazione in questi anni si presenta come  stazionaria: circa 5 milioni e mezzo di immigrati regolari e circa 600.000 irregolari “.

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Da rivedere si mostrano anche le errate percezioni in merito alle caratteristiche sociali e culturali degli immigrati: “L’immigrazione in Italia, nel complesso, è prevalentemente di origine europea, femminile e di formazione cristiana – ha infatti  chiarito Ambrosini – L’immigrazione vista dalla gente comune è diversa dalla reale situazione. La percezione è che gli immigrati rappresentino il 25% della popolazione italiana, mentre assommano a poco più del 9%”.  Il fenomeno comunque esiste e va affrontato senza demonizzazioni; è così accaduto che “nel corso degli ultimi venticinque anni, i vari governi succedutisi in Italia con ben sette sanatorie abbiano regolarizzato  la posizione di molti immigrati irregolari. Un milione di arrivi sono stati regolarizzati dai governi di centro destra”.

Occorre poi procedere ad  ulteriori precisazioni. “I principali gruppi di immigrati presenti in Italia giungono da Romania, Albania, Marocco, Cina e Filippine: nazioni non ricche ma neanche ridotte alla fame.- rivelano i dati presentati dal docente  – Si tratta oltretutto di migranti poveri ma non poverissimi: l’emigrazione è infatti soprattutto un fenomeno della classe media, che si sente minacciata dalla situazione economica e politica del proprio Paese, temendo  l’impoverimento”.

“La gente comune nei confronti dell’immigrazione ha ansie e preoccupazioni spesso legate alla sicurezza, alla diminuzione della incolumità e delle certezze morali. – non ha inoltre esitato a precisare il professor Ambrosini – Nei sondaggi quasi sempre chi ha paura non conosce direttamente persone immigrate: le zone europee con pochi immigrati sono solitamente quelle che esprimono tanti voti elettorali a forze e partiti che sono contro le migrazioni”.

Una delle ricette possibili per evitare atteggiamenti prevenuti e ostili è quindi quella di “creare occasioni di scambio e relazione”. “Occorre scostarci da quello che i nostri occhi ci dicono – è stato il monito finale di Maurizio Ambrosini – ma per affrontare concretamente il fenomeno abbiamo anche bisogno di politici che sappiano ben governarlo: c’è necessità di saggi conservatori”. Variegato e intenso il dibattito suscitato, alla fine della corposa relazione, dal numeroso e interessato pubblico presente: una riprova di come l’argomento immigrazione sia vissuto con particolare intensità dalla quotidianità di ciascuno.

 




“L’invasione immaginaria”: il 1° ottobre a Cassano D’Adda incontro con il prof. Ambrosini sul tema dell’immigrazione

Prepotentemente al centro delle cronache quotidiane, la questione dell’immigrazione merita sicuramente approfondimento e maggiore conoscenza. Per fare chiarezza su una tematica assai delicata e della quale si fatica a percepire la reale portata, si rivela una utile opportunità l’incontro in programma martedì 1 ottobre alle ore 21, presso l’auditorium della parrocchia dell’Annunciazione di Cassano d’Adda . Relatore di eccezione sarà il professor Maurizio Ambrosini che terrà una serata sul tema “L’invasione immaginaria. L’immigrazione tra percezioni, rappresentazioni, polemiche e dati effettivi”.

Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia delle migrazioni all’Università degli Studi di Milano, giornalista, divulgatore nonché Responsabile del centro studi sulle migrazioni del Mediterraneo di Genova.

L’incontro, aperto a tutti, è promosso da Azione Cattolica, Comunione e Liberazione, Acli, Gruppi di Volontariato vincenziano.

locandina




“I sette peccati capitali dell’economia italiana” secondo Carlo Cottarelli (AUDIO)

«Come non bastano le antiche glorie a darci la grandezza presente, così non bastano i presenti difetti a toglierci la grandezza futura, se sappiamo volere, se vogliamo sinceramente rinnovarci»; questa citazione di Piero Gobetti – utilizzata quale chiosa conclusiva -, racchiude il succo della serata “I sette peccati capitali dell’economia italiana”, vivacemente condotta dal professor Carlo Cottarelli, ospite di eccezione dell’incontro organizzato dalle Acli con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e svoltosi mercoledì 11 settembre a Cassano d’Adda, presso l’auditorium di Villa Borromeo.

Cottarelli, economista, editorialista, già Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica e attualmente Direttore dell’Osservatorio dei Conti pubblici italiani dell’Università Cattolica, fu a un passo – un anno e mezzo fa – dal diventare Presidente del Consiglio . “Incarichi prestigiosi  – come evidenziato dal prof. Paolo Sabbioni, docente universitario ed ex sindaco di Melzo, cui è toccato il ruolo di moderatore della serata – che tuttavia non gli hanno impedito di rimanere, pur in una epoca di sguaiatezze, una persona moderata e con i tempi del ragionamento”.  Sette, sono, secondo  Carlo Cottarelli i “peccati capitali “ che bloccano l’Italia: l’evasione fiscale, la corruzione, la troppa burocrazia, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, il divario tra Nord e Sud, la difficoltà a convivere con l’Euro.

“In questi ultimi venti anni il potere di acquisto nel nostro Paese non è aumentato; – ha spiegato l’economista – si tratta di un fatto eccezionale mai accaduto dal 1861 in poi”. Uno sconfortante scenario di attualità che evidenzia la gran mole di lavoro che vi è da fare, innanzitutto sul piano del recupero dell’evasione fiscale: “La tassazione elevata genera alta evasione che fa molto male all’economia, – ha rilevato  – basti pensare che si stima in 130 miliardi di euro all’anno, l’evasione totale.

Una cifra enorme, pensando come tutta la pubblica istruzione costi allo Stato, in un anno, circa 65 miliardi di euro”. Grandi mali pervengono anche dal fronte burocrazia: “Su cento dipendenti che lavorano in una impresa – ha semplificato Cottarelli – ben venti sono costretti a compilare moduli”. “Siamo un grande Paese che ha perso terreno – ha proseguito il relatore –. Sono necessarie politiche diverse  per cambiare. Occorre far capire alla gran parte della gente quali siano le vere priorità”, anche intervenendo con una politica di più ampio respiro che non guardi solo al vantaggio contingente ma alla crescita complessiva ed armonica su lungo termine. “I soldi non piovono dal cielo – è stato il suggestivo monito lanciato alla vasta platea – per ogni promessa elettorale che si trasforma in provvedimento,  occorre trovare le adeguate fonti di finanziamento”. Grande l’interesse dimostrato dal numeroso pubblico. Al termine della serata sono intervenuti – tra gli altri -, il Sindaco di Cassano Roberto Maviglia, l’ex senatore Natale Ripamonti e il Presidente dell’Unione commercianti Giuseppe Legnani.

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