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Comunità insieme per incontrare ogni tipo di povertà

Nella mattinata di domenica 17 novembre, presso l’oratorio di Castelleone, si è tenuta la Giornata della carità, incontro conclusivo della serie di incontri, che la Caritas diocesana ha organizzato nelle diverse zone della diocesi in occasione della Settimana della carità, incontri ai quali erano invitati in particolare gli operatori parrocchiali e i volontari a contatto con le diverse fragilità presenti nelle parrocchie

Ha condotto l’incontro don Pier Codazzi, nuovo responsabile diocesano della Caritas, e Fabiana Ferrari, referente Caritas della zona pastorale II, presenteanche il vicario zonale, don Giambattista Piacentini.
Dopo la preghiera del Salmo 9, commentato da don Pier, Fabiana Ferrari ha introdotto il tema dell’incontro partendo proprio da un versetto del salmo 9: “La speranza dei poveri non sarà mai delusa”, che papa Francesco ha messo al centro del suo messaggio per l’odierna Giornata mondiale dei poveri. Così gli operatori e i volontari sono stati sollecitati a interrogarsi su quale sia il reale bisogno dei poveri, se i poveri gridano ancora? Cosa gridano? Gridano sempre la loro condizione di povertà?

Ne è uscito un ventaglio di tipologie di carità molto ampio e in un certo senso sorprendente, in quanto si va oltre alla povertà economica e materiale, che resta sempre importante, ma si evidenziano altre fragilità. Ecco quindi emergere la solitudine delle persone, il desiderio di essere anche solo ascoltate e accolte. Preoccupa la fragilità delle famiglie lasciate sole con figli coinvolti in problemi di dipendenza da sostanze, da alcol e dal gioco. Esistono i malati psichici, gli anziani soli, quelli che hanno perso il lavoro e nello stesso tempo la dignità. Emerge con sempre più forza il bisogno forte di spirituali e la ricerca di Dio, domande che non sempre trovano risposte anche per la povertà delle Comunità
Ogni parrocchia della zona, pur avendo molti aspetti in comune con le altre, rivela attenzione per una fragilità diversa, dovuta alle varie sensibilità che animano le Caritas parrocchiali.
I luoghi dovei gruppi Caritas incontrano le persone vedono come luogo privilegiato i centri di ascolto, ma non è l’unica modalità. Proprio per venire incontro alle diverse esigenze delle parrocchie la Caritas diocesana propone per la fine di gennaio e l’inizio di febbraio tre incontri formativi poiché “la Chiesa scopre di essere un popolo che ha la vocazione di non far sentire nessuno straniero o “escluso” che si articolerà su tre tematiche: prendersi cura del fratello,  prendersi cura della comunità, prendersi cura del creato.

Gli incontri si terranno in ogni zona, ma saranno modellati sulle esigenze specifiche di ogni territorio.

Alle 11, nella chiesa parrocchiale di Castelleone è stata celebrata la S. Messa diocesana per la terza “Giornata Mondiale dei Poveri” concelebrata da don Giampaolo Maccagni, Vicario episcopale per il clero e il coordinamento pastorale in rappresentanza del vescovo, don Pier Codazzi e don Giambattista Piacentini.




L’economista Davide Maggi ha aperto a Castelleone il “Novembre sociale”

Se il buongiorno si vede dal mattino, si può sicuramente dire che il “Novembre sociale” proposto dalla parrocchia di Castelleone ha colto nel segno: l’iniziativa che vuole essere un contributo alla comunità intera per la ricerca del bene comune, sin dal primo incontro ha soddisfatto pienamente le attese. Il professore Davide Maggi, docente di Economia aziendale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, infatti, con la sua relazione sul tema “Economia: verso un nuovo modello di sviluppo”, ha saputo conquistare  l’attenzione dei numerosi presenti collegando la storia economica alle dinamiche sociali e relazionali.

Il relatore ha individuato tre paradigmi economici dal dopoguerra ad oggi, mercato-welfare state (1945/anni ‘70-’80, consumistico-finanziario (1989/2008), …in costruzione (2008–oggi e futuro), e con la grande crisi iniziata nel 2008 è avvenuta una rottura nel sistema economico, antropologico e relazionale che prospetta nuove modalità di cui non si comprende ancora chiaramente dove potranno portare.

Il professore ha individuato nella globalizzazione e nella deregulation, i cui sostenitori sono stati Ronald Reagan e Margaret Thatcher, l’avvio di un neoliberismo che ha spostato l’attenzione dalla società all’individuo, un sistema globalizzato dove tutti sono accomunati dal consumo per soddisfare bisogni sempre risorgenti e dove quindi è necessaria la disponibilità di denaro. Secondo il professor  Maggi questo ha portato a uno svilimento dei valori di fondo, amore, amicizia, relazioni, sentimenti,  che sono diventati anch’essi cose. La crisi scoppiata nel 2008 non ha ancora trovato una soluzione e allora il professore Maggi propone di ritornare a una via di sviluppo già proposta da Max Weber, dove l’economia nasce da una spinta culturale e spirituale. Ma esiste oggi una spinta di questo tipo?

La risposta può trovarsi nella proposta di un’economia sostenibile, dove si intersechino economia, società e ambiente, perché come sostiene papa Francesco l’economia deve produrre, ma poi deve “sgocciolare”, deve distribuire a tutti i beni che produce. Esistono comunque segnali postivi verso un nuovo tipo di economia come dimostrano i movimenti giovanili molto sensibili all’ambiente, così come lo sono anche molte grandi aziende. Sviluppo significa sciogliere i nodi e le catene che irrigidiscono come ad esempio le diverse disuguaglianze, il Pil misura la crescita e non lo sviluppo, questo esiste se la crescita è distribuita in benessere economico e sociale. Il compito è sostenere la sostenibilità. Maggi ha ricordato come sia necessario un modello economico inclusivo e civile  che può  essere costruito recuperando una dimensione culturale umanistica senza la quale non si possono apprendere la sfide della società  tecnologica contemporanea, citando a sostegno delle sue affermazioni testi di Luigi Einaudi, Robert Kennedy e Martha Nussbaum. Fondamentali restano anche le indicazioni della dottrina sociale della Chiesa che, come ricorda papa Francesco, parla a tutti gli uomini, senza alcuna distinzione.

Diverse e molto precise le domande del pubblico, a dimostrazione dell’interesse suscitato dalla relazione, e anche dalle risposte è risuonato ancora con forza il richiamo a un nuovo umanesimo e a un’educazione alla sostenibilità.

 

I prossimi appuntamenti

Il secondo domenica 17 novembre, sul tema”Immigrazione: dalla paura all’incontro”, relatori S.E. mons. Giancarlo Perego, Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, già direttore della Fondazione Migrantes e l’ avvocato Abdoulaye Mbody, primo avvocato africano del foro di Milano.

Domenica 24 novembre, terzo e ultimo incontro sul tema “Ecologia…Abitare la Terra: la cura per la casa comune”, relatori don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per i Problemi sociali e il lavoro, e l’ingegnere Francesco Begnis.

Tutti gli incontri si terranno, alle 18,  presso la sala san Bernardino Realino dell’oratorio di Castelleone.




A Castelleone “Novembre sociale” con uno sguardo sul mondo

Ritornano a Castelleone gli incontri proposti dalla rassegna “Novembre sociale”. Come scrive il parroco don Giambattista Piacentini sull’ultimo numero del giornalino parrocchiale “La Squilla”, dopo alcuni anni di pausa, si vuole riproporre il “Novembre sociale”, una iniziativa che si ritiene importante per la formazione di una coscienza cristiana e per una lettura dei fenomeni sociali alla luce del Vangelo.

Il Novembre Sociale, fin dall’inizio, è sempre stato caratterizzato da una particolare attenzione a tematiche relative a situazioni legate alla realtà attuale e quotidiana interpretate e lette seguendo la dottrina sociale della Chiesa.

Quest’anno si propone di riflettere, in modo serio e documentato, su tre temi che rischiano di essere trattate in modo superficiale se non addirittura banale: una economia solidale, il fenomeno delle migrazioni, l’ecologia e la cura del creato. Il contributo di persone esperte nei vari ambiti permetteranno di ampliare le conoscenze sulle tematiche in oggetto e di favorire una riflessione sia comune sia personale. La proposta del “Novembre sociale” è il contributo culturale che la parrocchia desidera offrire alla città di Castelleone nella ricerca del bene comune.

Il primo incontro si terrà domenica 10 novembre, sul tema “Economia: verso un nuovo modello di sviluppo”, relatore prof. Davide Maggi, professore di Economia Aziendale Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Il secondo domenica 17 novembre, sul tema”Immigrazione: dalla paura all’incontro”, relatori S.E. mons. Giancarlo Perego, Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, già direttore della Fondazione Migrantes e l’ avvocato Abdoulaye Mbody, primo avvocato africano del foro di Milano.

Domenica 24 novembre, terzo e ultimo incontro sul tema “Ecologia…Abitare la Terra: la cura per la casa comune”, relatori don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per i Problemi sociali e il lavoro, e l’ingegnere Francesco Begnis.

Tutti gli incontri si terranno, alle 18,  presso la sala san Bernardino Realino dell’oratorio di Castelleone.

 

Locandina




A Castelleone i lavori per la completa demolizione del vecchio edificio dell’oratorio

Nella scorsa settimana l’avvio a Castelleone della completa demolizione del vecchio edificio dell’oratorio, ancora in alzato, ha dato ai castelleonesi il segnale tangibile della ripartenza dei lavori per il completamento dell’intera dell’opera del nuovo oratorio.

A dire il vero le attività lavorative erano riprese già da alcune settimane con la realizzazione di un muro di contenimento, resosi necessario per consolidare la stabilità della sede stradale verso il viale Santuario. Ora si continuerà con la demolizione e la rimozione delle macerie per poi procedere alla sistemazione definitiva delle aree esterne.

Del vecchio oratorio resterà solo l’edificio della Sala della Comunità Giovanni Paolo II.

Nello spazio ricavato dalla demolizione delle vecchie strutture saranno collocati il campo di calcio a cinque o a sette, la pedana per il basket e la pallavolo, inoltre si realizzerà uno spazio gioco per i più piccoli e un’area verde.

La fine dei lavori è prevista per l’inizio del nuovo anno.

La comunità di Castelleone con la costruzione del nuovo oratorio ha effettuato un grande investimento come segno di speranza nelle nuove generazioni e confida di essere sostenuta in questa convinzione dal sostegno e dalla generosità di tutti.

Nel frattempo la vita dell’oratorio  non si ferma, c’è un grande fervore di attività: le nuove strutture sono utilizzate a pieno regime per le diverse iniziative  dal catechismo, alle attività sportive, alle proposte formative e culturali per bambini, ragazzi, giovani e adulti.




Domenica 27 ottobre a Castelleone il Pianista di Yarmuk

La chiesa della Trinità di Castelleone ospiterà nel pomeriggio di domenica 27 ottobre il concerto Note d’autunno, un concerto pianistico particolare, infatti, si esibirà al pianoforte Aeham Ahmad, il musicista siriano che si oppone alla violenza della guerra con la potenza delle note. Aeham Ahmad, nato nel 1988, pur vivendo nel campo profughi palestinese di Yarmouk nei pressi di Damasco, conosce la musica classica e si diploma al conservatorio.

Per reagire alle distruzioni e alle devastazioni della guerra decide di utilizzare la musica suonando il suo pianoforte per le strade, in mezzo alle macerie, eseguendo i suoi pezzi accompagnato dal violino del padre. Purtroppo due anni fa i miliziani dell’ISIS hanno incendiato il suo pianoforte, uccidendo anche un bambino che stava ascoltando la sua esibizione. Aeham Ahmad ora vive a Wiesbaden, cittadina tedesca non lontana da Francoforte. I video dei suoi concerti lo hanno fatto conoscere e ora è un pianista di professione. Il concerto è organizzato in collaborazione con la Pro loco e la Città di Castelleone, la Parrocchia dei santi Filippo e Giacomo e il CUAMM Medici con l’Africa ed è un modo per dare voce a storie di guerra e di ingiustizia  attraverso la musica e la cultura.

Locandine




«Il cuore missionario di Castelleone», storie di uomini e donne “in uscita”

“Io sono sempre una missione; tu sei sempre una missione; ogni battezzata e battezzato è una missione. Chi ama si mette in movimento, è spinto fuori da sé stesso, è attratto e attrae, si dona all’altro e tesse relazioni che generano vita”. Le parole del messaggio di papa Francesco per l’ottobre missionario 2019 riecheggiano nelle testimonianze dei missionari all’incontro “Il cuore missionario di Castelleone”, tenutosi il 18 ottobre, alle 21, presso l’oratorio parrocchiale, davanti a una sala San Bernardino Realino completamente occupata.

Don Davide Ferretti, sacerdote cremonese che, a breve, andrà a raggiungere a Salvador de Bahia, Brasile, l’altro sacerdote cremonese don Emilio Bellani, ha utilizzato le carte geografiche per dimostrare che solo evitando di sentirsi al centro è possibile incontrare gli altri. Don Davide è già stato a Salvador de Bahia e in questa sua esperienza è stato accompagnato da alcuni ragazzi cremonesi, tra i quali Gloria Manfredini che ha portato immagini e parole per ricordare la sua esperienza.

Si parte dal confronto spiazzante con la favela alle attività con i bambini  per rendersi conto, solo dopo il ritorno a casa, che la ricchezza che si è ricevuto deve essere data in altro modo.

Suor Agostina Valcarenghi, castelleonese, adoratrice ha trascorso trentotto dei suoi cinquantatré di convento in missione, in Zaire, in Senegal, in Colombia, di nuovo in Senegal. Nella sua attività missionaria ha sempre potuto contare sulla generosità dei castelleonesi, soprattutto in Colombia, e ora tornata in Italia, e a settantasei anni, cerca di fare la missionaria presso la casa di riposo La Pace, a Cremona, e si considera una donna felice perché ha fatto la volontà di Dio.

Le testimonianze con i contributi video sono iniziati con suor Mirella Fiorentini, missionaria canossiana da anni in Argentina dove opera in attività educative, mentre Chiara Gallarini si trova a Mombasa, in Kenya, per l’attuazione di un progetto della Commissione per il Dialogo Interreligioso volto a superare il clima sociale difficile esistente nel paese e a instaurare relazioni positive tra le diverse realtà religiose presenti.

Donata Galloni è ritornata da un mese  in Africa, a Bangui, nella Repubblica  Centrafricana, dove per il Cuamm supporta un progetto presso l’Ospedale pediatrico Universitario di Bangui, e con lei attualmente collabora un’altra castelleonese, Stefania Cristiani.  Donata ricorda che davanti all’assenza di servizi di base funzionanti è imperativo farsi prossimo come possibile e con l’aiuto di tutti.




Castelleone, la Sala della Comunità “Giovanni Paolo II” riparte con il cinema d’essai

Con Il traditore, film presentato all’ultimo Festival di Cannes dal regista Marco Bellocchio, e che sarà proiettato il prossimo 18 ottobre, alle 21, presso la Sala della Comunità “Giovanni Paolo II” di Castelleone per la rassegna Cinema d’essai, si apre la stagione 2019-2020 della sala GPII che comprenderà, oltre ai film, anche spettacoli teatrali e musicali.

La stagione cinematografica proseguirà fino ad aprile 2020 seguendo la formula degli ultimi anni con due diverse proposte cinematografiche: una rivolta soprattutto agli adulti, con il Cinema d’essai il venerdì sera, l’altra destinata a un pubblico più composito, ragazzi, famiglie e adulti, il sabato sera e la domenica pomeriggio, ma ogni quindici giorni. La formula scelta dai componenti del Gruppo Cineteatro è quella di offrire spettacoli di buona qualità con costi di gestione accettabili,  costi  ai quali, come ogni stagione, provvede anche il sostegno di generosi sponsor. A questi si aggiunge anche la partecipazione costante e amichevole di spettatori fedeli alla Sala della Comunità.

Il traditore racconta la storia di Tommaso Buscetta, boss mafioso divenuto in seguito collaboratore di giustizia. Il film è stato individuato per rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar 2020 per il miglior film in lingua straniera. Sempre per la rassegna Cinema d’essai il 25 ottobre, alle 21, sarà proiettato il film I fratelli Sisters di Jacques Audiard, mentre per il Cinema Family, domenica 20 e domenica 27 ottobre, alle 16,  sarà la volta de Il re Leone di Jon Favreau, rifacimento dell’omonima pellicola del 1994. Il Gruppo Cineteatro, inoltre, propone l’iniziativa Il tuo Cinema per cercare nuovi volontari, appassionati di cinema e di spettacolo, che vogliano portare nuove idee per la Sala della Comunità.  Per questo è stato organizzato un Open Day per domenica 20 ottobre, dalle 11 alle 17,30,  al GPII in Viale Santuario, 2.

Locandina Open Day




«Uno Stradivari per Daniele», concerto d’organo e violino al santuario di Castelleone

Uno Stradivari per Daniele è il titolo che è stato dato al concerto che si terrà il prossimo 19 ottobre presso il Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Castelleone. Titolo volutamente evocativo per onorare e ricordare, con l’utilizzo di strumenti prestigiosi, il giovane organista Daniele Bandirali, prematuramente scomparso nel 1987, sia attraverso il suono del maestoso organo Serassi 1836, recentemente restaurato anche con il contributo della famiglia e del fratello di Daniele, don Antonio Bandirali sia con l’utilizzo di un violino Stradivari.

Il concerto prevede la presenza dell’Accademia Concertante d’Archi di Milano e coro, per la direzione del maestro Mauro Ivano Benaglia, compagno di studi di Daniele Bandirali presso il Conservatorio di Milano, che ha condotto l’Accademia Concertante a ottenere prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Dell’Accademia fa parte il primo violino Lorenzo Meraviglia, giovane ma già apprezzato talento, che per il concerto utilizzerà il violino Omobono Stradivari 1740 e l’archetto da violino Giovanni Lucchi, mentre l’oboe è affidato a Marino Bedetti che ha al suo attivo importanti collaborazioni concertistiche in Italia e all’estero.

Il programma del concerto prevede il Doppio concerto in re minore BWV 1060 per violino, oboe e archi di Johann Sebastian Bach e lo Stabat mater per soprano, contralto, coro femminile, archi e organo di Giovanni Battista Pergolesi. Il concerto sarà presentato da Lucia Rebuzzini e al termine dello stesso il presidente di ANLAI (Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana) Gualtiero Nicolini, consegnerà al M°Lorenzo Meraviglia il Premio ANLAI 2019 quale miglior artista interprete dell’anno dopo i successi ottenuti alla Carnegie Hall di New York e al Musikverein di Vienna.

I fondi raccolti durante il concerto saranno destinati alla costruzione del nuovo oratorio.

 




Il 18 ottobre “Il cuore missionario di Castelleone”

In occasione del mese missionario straordinario, la parrocchia di Castelleone organizza per la serata di venerdì 18 ottobre, alle 21, in oratorio, nella nuova sala San Bernardino Realino, l’incontro “Il cuore missionario di Castelleone”. La serata prevede la presenza don Davide Ferretti, sacerdote cremonese che a breve partirà per il Brasile; andrà a raggiungere don Emilio Bellani, originario di Castelleone, che opera già da diversi anni come “fidei donum” della diocesi cremonese a Salvador di Bahia.

Ci saranno anche le testimonianze di alcuni ragazzi di Cremona e di suor Agostina Valcarenghi, missionaria castelleonese, mentre per altri membri della comunità castelleonese impegnati in missione come suor Mirella Fiorentini, Donata Galloni e Chiara Gallarini ci sarà un contributo video.

L’incontro permetterà di riflettere sul senso della missionarietà attraverso le parole di persone che la vivono in prima persona, permettendo di approfondire anche il tema dell’ottobre missionario 2019, indicato da papa Francesco, “Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.

Nelle ultime due settimane di ottobre, presso la sala parrocchiale di Via Roma, a Castelleone, gli Amici delle missioni e l’Associazione Quetzal allestiranno una grande mostra vendita Pro missioni il cui ricavato andrà a sostegno dei missionari castelleonesi.




Torna a risuonare la voce dell’organo Serassi 1836 del Santuario di Castelleone

Nella serata del 28 settembre, presso il Santuario della B.V. della Misericordia a Castelleone, si è tenuto il concerto di inaugurazione per il restauro dell’Organo Serassi 1836.  L’operazione di recupero, come ha ricordato il parroco don Giambattista Piacentini, è stata resa possibile grazie alla Conferenza Episcopale Italiana con un contributo dai fondi dell’Otto per Mille, alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e a don Antonio Bandirali con i suoi genitori che hanno voluto onorare e ricordare il fratello e il figlio Daniele.

Prima dell’inizio del concerto Marco Ruggeri, consulente diocesano per i restauri degli organi, ha ripercorso la vicenda dell’organo del Santuario, già interessato da un primo importante intervento nel 1980 con il ripristino della  struttura coerente con il progetto Serassi. Con il restauro attuale lo strumento recupera integralmente la sua forma originale e le sue peculiari sonorità.  Inoltre si è provveduto anche al recupero e al restauro della cassa – cantoria.

 

I lavori sullo  strumento sono stati eseguti dall’organaro Pietro Corna, mentre il restauro della cassa e della cantoria lignea sono stati affidati al restauratore Gabriele Chinellato. L’operazione di restauto del Serassi del Santuario mariano di Castelleone assume una rilevanza considerevole dal momento che nella diocesi di Cremona sono conservati solo quattro altri organi Serassi.

Il concerto prevedeva una prima parte con programma organistico con brani  eseguiti dal maestro Marco Molaschi e una seconda parte per coro e organo con la partecipazione della Schola Cantorum Ettore Rancati di Castelleone, diretta dal maestro Davide Massimo. I brani di Bach, Haydn, Petrali, Barbieri, Mozart, Franck, Rancati e Perosi hanno saputo emozionare e coinvolgere il numeroso pubblico presente.

Il prossimo 19 ottobre si terrà un altro concerto, sempre al Santuario, per organo e orchestra d’archi con musiche di Bach e di Pergolesi sempre in memoria di Daniele Bandirali.