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11/06/2022 – Vespri Vescovo reliquia san Francesco di Sales (Monastero della Visitazione – Soresina)




A S. Stefano la Messa del vescovo al monastero della Visitazione di Soresina

La consueta visita del vescovo Antonio al Monastero della Visitazione di Soresina il 26 dicembre ha rappresentato come ogni anno un momento di ulteriore festa e raccogliemnto che amplifica il dono del Natale nell’incontro della comunità claustrale con quella parrocchiale riunita nella Santa Messa delle ore 8.00.

Presiedendo la celebrazione eucaristica, insieme a don Enrico Strinasacchi, collaboratore  parrocchiale, a mons. Giuseppe Quirighetti, sacerdote soresinese in servizio come Osservatore Permanente presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite a New York, e don Flavio Meani, cerimoniere vescovile, il vescovo Antonio ha voluto essere vicino alle sorelle del Monastero ringraziandole della loro vita, della loro preghiera e per la loro fraternità.

«Perseverare oggi – questo lo spunto con cui il vescovo Antonio inizia l’omelia – significa aprire gli occhi e riconoscere che il Signore guida la storia molto più di quanto noi ci accorgiamo. Nel racconto del martirio di Stefano – ha aggiunto – c’è una perseveranza nella scoperta di una presenza di Gesù che ancora noi non abbiamo conosciuto a pieno: è la perseveranza della fede, è la speranza dell’attesa, della vigilanza. È  come dire che finito il Natale rincomincia l’Avvento, un tempo nel quale cercare Gesù davanti a noi, perché sempre vivo: questa è la grande novità, che lo Spirito Santo è all’opera, sempre, ovunque».

«La perseveranza – ha quindi proseguito nella sua riflessione monsignor Napolioni – non dipende dalla nostra bravura, ma dalla nostra contemplazione, ecco perché le monache ci sono preziose, perché la loro vita apparentemente sprecata, protetta in questo nido è in un luogo di vigilanza, di attenzione al mondo perché tutti si accorgano che lo Spirito di Dio è all’opera, da accogliere con umiltà e senza pessimismo».

Durante la preghiera universale S.E mons Napolioni ha aggiunto una invocazione particolare per la prossima sua visita pastorale nella parrocchia soresinese che si svolgerà dal 10 al 12 febbraio 2023, durante la quale incontrerà le varie realtà della comunità e celebrerà la Giornata del Malato presso la locale Casa di Riposo “Zucchi Falcina”.

Dopo la Santa Messa il vescovo Antonio ha incontrato in modo semplice e privato le sorelle visitandine in parlatorio, scambiandosi gli auguri natalizi, aggiornandosi sulla loro salute e raccogliendo i loro pensieri. Sono otto le sorelle residenti all’interno della clausura. La loro giornata monastica si svolge tra preghiera liturgica e preghiera personale, lavoro, esercizi comuni, distensione, in un’atmosfera di silenzio e di raccoglimento che favorisce l’unione con Dio, ma è anche incontro con chi bussa al portoncino tanto amato dai soresinesi e non solo.




Pellegrinaggio Unitalsi a Loreto: «Siete venuti nella Casa di Maria, ora tornate a casa con Maria»

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«Siete venuti nella Casa di Maria, ora tornate a casa con Maria». Con questo augurio del vescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio per il Santuario della Santa Casa di Loreto e per la Basilica di Sant’Antonio in Padova, si è concluso il pellegrinaggio in terra Lauretana della sottosezione cremonese dell’Unitalsi lo scorso 16 maggio .

Partiti venerdì 13 maggio da Cremona con un pullman attrezzato per disabili, il gruppo cremonese si è affiancato agli operatori unitalsiani della Lombardia, in tutto un centinaio di presenze, arrivando per il pranzo presso la Casa Accoglienza Pellegrini e alloggiando al Palazzo Illirico, strutture ricettive proprie del Santuario.

Le giornate sono state scandite da un programma ben disegnato che ha riempito il tempo a disposizione con celebrazioni, visite e momenti di formazione adatti a tutta la tipologia degli iscritti e anche con del tempo libero a disposizione.

Nella ricorrenza della Madonna di Fatima il primo appuntamento è stata la Celebrazione penitenziale nel pomeriggio, presieduta da don Giuliano Spagna, assistente ecclesiastico della Sottosezione Unitalsi di Mantova; a seguire la Messa di inizio pellegrinaggio celebrata da padre Sergio Andriotto, dei frati Minori Cappuccini, che invita ad «avere fiducia in Gesù Cristo così come lui lo ha avuto in noi e ad avere un grande amore verso Gesù e l’Eucarestia invocando lo Spirito Santo, primo predicatore».

Sabato 14 Maggio al centro della giornata la Messa celebrata da don Giuliano Spagna. Dopo la Celebrazione Eucaristica tutto il pellegrinaggio è rimasto in Basilica per partecipare al Regina Coeli e Santo Rosario con padre Sergio Andriotto. Nel pomeriggio visita alla Collegiata di Sant’Esuperanzio a Cingoli e patrono della bellissima cittadina chiamata il Balcone delle Marche. La maestosità della struttura romanica fa da contorno alle reliquie del corpo del Santo.

Ultimo appuntamento del giorno il Rosario e la Processione mariana in piazza della Madonna, antistante il Santuario, presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona. Domenica 15 maggio la Messa nella Basilica Superiore celebrata da don Luca Ferro, segretario del vescovo Dal Cin e concelebrata dall’assistente mantovano don Giuliano e dai vari sacerdoti residenti.

Dopo la consueta foto di gruppo e il pranzo, due le proposte: la visita guidata alla Basilica e un momento di catechesi tenuta da padre Janvier, il tema “La Santa Casa e Loreto”. Il frate ha parlato della storia della casa trasportata dalla Palestina (pareti smontate e trasportate in Italia). Mattoni che portano graffiti propri della Palestina. «A dicembre 1294 a Loreto non c’era niente….storia della devozione di Loreto e della S. Casa, dove si va a pregare e chiedere, ma con l’atteggiamento di Maria, con l’atteggiamento del Sì, non del pretendere». E proprio davanti alla Santa Casa si è conclusa la giornata con il Santo Rosario e l’Adorazione eucaristica, meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il cuore di Colei che al Signore fu più vicina. E questo è il desiderio della Madre: che conosciamo, amiamo e seguiamo più da vicino Gesù.

Lunedì 16 maggio, ultimo giorno del pellegrinaggio, al mattino, dopo il passaggio dei partecipanti nella Santa Casa per una preghiera, la Celebrazione Eucaristica con don Giuliano Spagna, che nell’omelia parla della presenza dello Spirito Santo dentro di noi, entrato nel Battesimo, confermato nella Cresima ed è risonanza tutte le volte che ci accostiamo ai Sacramenti. A fine Messa il ricordo di due anniversari, il 50° di ordinazione sacerdotale di don Giuliano e il 40° di matrimonio di Rita e Maurizio, della sottosezione mantovana, con la consegna ai festeggiati di un ricordo per la ricorrenza, consegnato da mons. Fabio Dal Cin.

Dopo pranzo il rientro nelle proprie diocesi e un arrivederci al pellegrinaggio dal 4 al 10 Agosto a Lourdes, prossimo impegno organizzato anche dalla sottosezione cremonese, che sarà in pullman (anche per disabili) e in aereo (5-9 Agosto) e a cui parteciperanno anche giovani di diverse parrocchie della Diocesi. Iscrizioni entro il 20 giungo e fino ad esaurimento posti.

Altro appuntamento ormai annuale sarà al Santuario di Caravaggio, domenica 18 Settembre, in occasione del pellegrinaggio diocesano, al quale l’Unitalsi di Cremona sarà presente sin dal mattino. Appuntamento nel pomeriggio con il Rosario e la Messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni.

Per maggiori informazioni, per le iscrizioni e per un maggior approfondimento sulla realtà dell’Unitalsi di Cremona, contattare il numero 0372 458946 (sabato mattina) o gli indirizzi mail cremona@unitalsilombarda.itunitalsigiovanicr@hotmail.com.




Unitalsi, domenica la Giornata dell’adesione con la Messa in Cattedrale

Come ogni anno, nella prima domenica di Avvento, l’Unitalsi celebra la Giornata nazionale dell’adesione. La ricorrenza a Cremona sarà però anticipata a domenica 24 novembre, solennità di Cristo Re, con la Sottosezione cremonese dell’Unitalsi che prenderà parte alla Messa delle 11 in Cattedrale presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e concelebrata dall’assistente diocesano don Maurizio Lucini, il parroco della Cattedrale mons. Alberto Franzini e i sacerdoti amici dell’Unitalsi che potranno esserci. La celebrazione potrà essere seguita in diretta sul nostro portale, sui canali social della Diocesi e in tv su Cremona1 (canale 80).

Durante la celebrazione i volontari unitalsiani, dame e barellieri, in divisa ufficiale, rinnoveranno il loro “sì” alla scelta di stare accanto a malati e disabili, che ogni anno accompagnano in pellegrinaggio verso i santuari di Lourdes, Loreto e Caravaggio, condividendo con loro momenti di preghiera anche nelle varie realtà parrocchiali e nelle strutture, sostenendo la loro piena inclusione in ogni ambito della vita.

La giornata proseguirà con il consueto pranzo alla Casa dell’Accoglienza e un pomeriggio di festa presso il Centro pastorale diocesano di Cremona. L’invito è rivolto anche a tutte le persone che hanno incontrato l’Unitalsi nella loro vita e ne condividono le finalità.




Fra Alessandro, “la voce di Assisi” canta per l’organo di Soresina

È conosciuto in tutto il mondo come “la voce di Assisi”: Frate Alessandro, francescano della città del Poverello, sabato 9 novembre sarà a Soresina (CR) per mettere la sua straordinaria voce a servizio della solidarietà. Il frate tenore, infatti, si esibirà in concerto, alle 20.45, nella chiesa di San Siro vescovo, con la partecipazione del Coro Psallentes, diretti dal maestro Alessandro Manara e all’organo il M.o Giuseppe Caffi, per una serata di raccolta fondi per il restauro organo della parrocchiale stessa.

Il concerto con Frate Alessandro si svilupperà in quattro parti, ciascuna introdotta da una lettura: sarà, così, un itinerario musicale che proporrà anche una riflessione sui contenuti della fede. La prima parte sarà dedicata alla Vergine Maria, la seconda parte sarà incentrata sul mistero della Santa Eucaristia, la terza parte celebrerà la gloria di Dio e, infine, la quarta parte sarà dedicata ai Santi.

Fra Alessandro Giacomo Brustenghi è nato a Perugia nel 1978, fin da giovanissimo si avvia allo studio della musica affascinato dal mondo della composizione, ma anche della poesia e della narrativa. Grazie al successo raccolto con la sua attività musicale e le sue incisioni frate Alessandro ha avuto la possibilità di viaggiare in Europa, negli Stati Uniti, in Russia e in Australia raggiungendo, grazie a un’intensa collaborazione con i mass-media, milioni di persone con il canto e la testimonianza. I proventi derivati dalla vendita dei suoi dischi sono stati destinati a progetti missionari legati alla Provincia religiosa a cui frate Alessandro appartiene

Frate minore attualmente presso la Porziuncola, è impegnato in diversi servizi legati al convento e alla Basilica.

Il concerto sarà dunque un’importante occasione culturale per contribuire all’opera di restauro dell’organo della chiesa parrocchiale.

A oltre due anni dallo smontaggio (maggio 2016) e a quattro dall’inizio dell’iter burocratico (2014), la Comunità di Soresina si riappropria, nel 2018, del suo organo a canne (Serassi – Balbiani 1808-1887): uno strumento musicale antico e complesso, a trasmissione meccanica, dalla sonorità sorprendente. Un bene di grande valore storico, liturgico e culturale. Che appariva definitivamente perduto ed è stato ritrovato. Recuperato alla sua originaria efficienza.

Il restauro è reso possibile grazie all’impegno del Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia, che ha “rischiato” l’impresa e ha consegnato, ai soresinesi di oggi e alle generazioni future, un segmento di storia e una significativa porzione del loro patrimonio culturale. Grazie, soprattutto, alla ditta “Bottega Organaria Cremonesi & D’Arpino” di Soncino per l’opera certosina e sapiente del restauro conservativo (pdf scheda restauro organo) a cui hanno partecipato la ditta “Rizzi Luigi restauri” di Cremona, il maestro Alessandro Manara che, con il “Coro Psallentes”, in questi anni di “lavori in corso”, ha promosso e promuove iniziative per sensibilizzare la comunità e sostenere economicamente l’operazione. Un particolare riconoscimento deve essere, infine, riservato a Francesco Stoppelli, che non ha risparmiato energie e risorse, tempo e fatica per supportare con intelligenza e passione l’attività degli organari.

Locandina del concerto