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Iniziative e celebrazioni nella chiesa di S. Omobono

In occasione della solennità di sant’Omobono, nell’omonima chiesa di via Ruggero Manna, a Cremona (appartenente giuridicamente alla parrocchia “Ss. Giacomo e Agostino”), sono in programma diversi momenti di carattere liturgico e culturale per onorare il Santo Patrono. Tutto naturalmente culminerà nella giornata del 13 novembre quando le celebrazioni si susseguiranno alle ore 10, alle 11, alle 15, alle 17.30 e alle 18.30.

In preparazione alla solennità nella chiesa di S. Omobono è stato programmato anche il Triduo con le Messe venerdì 10 novembre alle ore 18, sabato 11 alle 18.30 e domenica 12 alle 17.30. Sempre domenica 12 vi verranno celebrate anche le altre due Messe festive – ore 10 e 11.15 –  in programma nella parrocchia di S. Agostino.

Inoltre dall’11 al 13 novembre si terrà il consueto mercatino “La borsa di S. Omobono”, il cui ricavato sarà devoluto per le attività dell’oratorio di S. Agostino: sabato le vendite dalle 15 alle 18.30), domenica e lunedì anche al mattino dalle 11 alle 12.

 

La rivista “Sant’Omobono, tredici novembre”

Nel pomeriggio di sabato 11 novembre, alle 16.30 presso la chiesa di via Ruggero Manna, sarà presentata la pubblicazione “Sant’Omobono, tredici novembre”. Il progetto, edito da Atena srls, è stato coordinato dal professor Isidoro Gusberti che da cinquant’anni fa risuonare la voce dell’organo nella chiesa di S. Omobono. Proprio per questa occasione racconta la sua esperienza di musicista e descrive lo strumento recentemente restaurato.

La rivista presenta ventuno capitoli ideati ed elaborati dagli storici dell’arte dell’Associazione CrArT – Cremona Arte e Turismo: Anna Adami, Serena Carpaneto, Tommaso Giorgi ed Elena Poli. I saggi raccontano la storia del Santo partendo dalle testimonianze più antiche e propongono approfondimenti legati al culto di Omobono, alla storia della città del XII secolo che grazie alla figura del patrono si interseca con la storia della Chiesa e la storia dell’arte locale.

Accompagnato dalla figura di sant’Omobono il lettore può compiere molti viaggi alla scoperta della storia di Cremona: camminando lungo le strade della città e entrando in chiese e palazzi le immagini di S. Omobono raccontano aneddoti della vita dei cremonesi, la situazione politica e religiosa del tempo, le tradizioni popolari che nascono nel XII secolo e ancora oggi arricchiscono il folclore popolare e l’eredità spirituale del santo. La pubblicazione racchiude i segreti di una storia che corre da Cremona verso Roma, Napoli, Catania, dove le tracce di un santo chiamato Omobono si notano ancora oggi lungo le strade della Penisola.

Interverranno don Mario Binotto, amministratore parrocchiale di Sant’Agostino;  Giuseppe Frittoli per Atena; Isidoro Gusberti, coordinatore del progetto; Elena Poli, per CrArt.

 

La chiesa di S. Omobono

La chiesa, dedicata inizialmente a S. Egidio, venne in seguito intitolata al santo patrono della città poiché in essa Omobono morì durante la celebrazione della messa il 13 novembre 1197. Il santo fu sepolto all’interno della chiesa, che era stata costruita intorno al 1000 e di cui si vede una traccia in una piccola abside ancora esistente all’esterno della chiesa attuale sul lato sinistro.

La chiesa fu trasformata alla fine del Quattrocento e la facciata rifatta nel 1602, ornandola con le statue duecentesche di marmo rosso raffiguranti S. Omobono e il vescovo di Cremona Sicardo, che ne aveva voluto la canonizzazione.

L’interno fu interamente trasformato con una scenografica decorazione ad affresco, realizzata nel 1755 dai pittori cremonesi Giovanni Angelo Borroni e Giovanni Battista Zaist, con quadrature architettoniche e storie di S. Omobono.

La parte più significativa degli affreschi è sicuramente la cupola, affrescata con la Gloria di S. Omobono, straordinaria per l’effetto illusivo, mentre i quattro riquadri con le Virtù di S. Omobono dipinti dal Borroni alla base della cupola risultano maggiormente semplificati e lineari.

All’interno è custodito l’antico crocifisso legato alla devozione del Santo patrono.

Il corpo di S. Omobono, riposto in un’arca di marmo, rimase nella chiesa fino al 1614, quando, insieme ad altre reliquie provenienti da diverse chiese cittadine, fu traslato, con una solenne processione, nella cripta della Cattedrale, dove ancor oggi si trova.




“A proposito di donne”, a Casa di Nostra Signora uno spettacolo contro la violenza sulle donne

Sabato 25 novembre, tra gli eventi promossi a Cremona nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Casa di Nostra Signora, la struttura della Caritas diocesana di via Ettore Sacchi con un’attenzione tutta particolare al mondo femminile, ha fatto da scenario allo spettacolo “A proposito di donne”: storie meravigliose di donne che hanno insegnato al mondo. L’evento è stato organizzato da Caritas Cremonese e Tavolo Rosa nel contesto della Settimana della carità.

In una suggestiva cornice, in quelle che un tempo erano le cantine e oggi, dopo il restauro, sono diventate eleganti sale per incontri, è stato offerto al numeroso pubblico un estratto dallo spettacolo scritto da Mauro Monni, attore e regista teatrale. La messa in scena ha offerto spunti di riflessione su alcune donne che, alcune loro malgrado, sono entrate nella storia. Chi nel mondo dello spettacolo, chi nell’ambito accademico, chi “semplicemente” nel loro quotidiano facendo scelte che hanno compromesso la propria vita.

In una scenografia essenziale si sono alternati alcuni monologhi all’interno di un contenitore di storie di donne che hanno tracciato con le loro vite un percorso che ha segnato il loro tempo.

Nei monologhi le storie di Anna Magnani, Clara Schumann, Franca Viola, Greta Garbo, Francesca Morvillo e Rosa Parks. Sul palco 6 donne cremonesi: Serena Carpaneto, Emi Mori, Chiara Tambani, Anna Governatori, Angela Bartoli, Elena Poli, attrici non professioniste che nei mesi scorsi, insieme al regista, hanno allestito tutte insieme lo spettacolo che era stato proposto nel teatro di Ostiano e a Cremona a Palazzo Cittanova.

Le voci, le storie, alcune immagini e le musiche scelte con cura e che facevano viaggiare nel tempo, negli anni in cui quelle donne coraggiose si sono confrontate con realtà difficili, spesso crude hanno reso ancor più vive ed attuali le loro storie.

La serata, aperta da un momento di aperitivo, ha visto molti indossare qualcosa di rosso, proprio in riferimento alla Giornata.

La nuova Casa di Nostra Signora, inaugurata lo scorso anno, sta ormai iniziando a offrire a pieno regime un’attenzione tutta particolare al mondo femminile nella realtà cremonese attraverso tre attenzioni: la casa, l’educazione e il lavoro. Nel 2014 l’Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del S. Cuore di Gesù ha donato lo stabile di via Ettore Sacchi (sua storica sede) alla Diocesi di Cremona perché continuasse a rispondere alle esigenze delle donne in difficoltà e a una funzione di aggregazione e collaborazione tra tutte le associazioni che, a vario titolo, operano sul territorio diocesano nel settore della formazione e promozione morale, civile e culturale della donna. Un punto di riferimento emblematico, dunque, dell’attenzione della Chiesa cremonese alla condizione femminile, soprattutto nei suoi aspetti più fragili.

Gli obiettivi che la rinnovata Casa si propone sono:

  • presa in carico di donne in situazioni di fragilità: donne sole senza lavoro, donne e madri che escono da percorsi di comunità e che devono essere accompagnate verso l’autonomia;
  • sostegno a madri bisognose di aiuto, anche in vista della conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli della cura dei figli;
  • offerta di riferimento a donne che sono in condizione temporanea di fragilità: badanti, donne straniere bisognose di orientamento in un contesto sociale estraneo;
  • formazione (per le nuove generazioni, educatori e operatori sociali, genitori) a un nuovo modo di pensare la condizione femminile;
  • offerta culturale alla città su temi attinenti la condizione femminile;
  • offerta di sostegno relazionale a donne sole, soprattutto anziane.

La violenza contro le donne esiste, è diffusa e, nonostante anni di impegno e di crescente attenzione, non appare affatto in diminuzione. Le donne sono vittime di brutali ed efferate forme di violenza nella quotidianità e, soprattutto, nelle relazioni più intime. Un aspetto inquietante della violenza che deve interrogare a più livelli. Risulta allora fondamentale acquisire conoscenze e competenze per riconoscere il paradigma della differenza di genere e la violenza contro le donne come un fenomeno socio-culturale e una violazione dei diritti umani.

In provincia di Cremona è attiva da tempo una rete territoriale costituita da istituzioni, servizi e associazioni di volontariato che accoglie, ascolta, orienta, sostiene e cura le donne vittime di violenza. Ma non basta. La violenza di genere colpisce le donne ma è agita dagli uomini. Molti di loro hanno già preso la parola pubblicamente assumendo direttamente il problema e impegni concreti.

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Settimana della carità, il 17 novembre veglia dai Cappuccini

Si svolgerà quest’anno presso la chiesa di S. Giuseppe, dei Frati Cappuccini di via Brescia 48, a Cremona, la tradizione veglia di preghiera promossa nell’ambito della Settimana della carità e che quest’anno guarda in modo particolare alla Giornata mondiale dei poveri. Appuntamento la sera di venerdì 17 novembre, alle 21.




Giornata dei poveri, veglia di preghiera dai Frati

Momenti intensi di preghiera e riflessione personale con lunghe pause di silenzio. Si è caratterizzata così la veglia di preghiera promossa nella sera di venerdì 17 novembre a Cremona nell’ambito della Settimana della carità, guardando in modo particolare alla Giornata mondiale dei poveri.

L’appuntamento è stato nella chiesa dei frati Cappuccini di via Brescia. A guidare la preghiera padre Marco Galdini, affiancato dal guardiano padre Giorgio Peracchi, alla presenza anche del direttore della Caritas diocesana, don Antonio Pezzetti.

La serata, organizzata a carattere zonale, è stata un intenso momento di discernimento comunitario, guardando in particolare al tema della povertà.

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Settimana della carità, il 19 novembre gesto di solidarietà nelle parrocchie

La Settimana della carità è come sempre caratterizzata dalla proposta, rivolta a tutte le comunità parrocchiali, di un segno di solidarietà: “fatti concreti”, come ricorda anche lo slogan di quest’anno. Così domenica 19 novembre, nella Giornata mondiale dei poveri, ogni parrocchia è invitata a raccogliere materiali di prima necessità o per l’igiene personale per fronteggiare, anzitutto, le situazioni di fragilità presenti all’interno delle stesse comunità, eventualmente anche con la possibilità di aiutare realtà vicine non in grado di far fronte da sole a tutte le necessità o a sostegno della Caritas diocesana.




Giornata contro la violenza sulle donne: il 25 novembre serata a Casa di Nostra Signora

Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Per l’occasione sono diverse le iniziative in programma a Cremona con l’intento di promuovere una cultura del rispetto delle donne. In questo contesto, alle 20.30, presso Casa di Nostra Signora, in via Ettore Sacchi 15, sarà proposto un estratto dello spettacolo “A proposito di donne”: storie meravigliose di donne che hanno insegnato al mondo. La partecipazione all’evento, organizzato da Caritas Cremonese e Tavolo Rosa nel contesto della Settimana della carità, è libera e gratuita.

Prima dello spettacolo sarà offerto un aperitivo. Ai partecipanti è richiesto di indossare qualcosa di rosso, anche solo un piccolo particolare.

Lo spettacolo sarà un racconto dal quale emergono figure di donne quali Margherita Hack, Alda Merini, Rosa Parks, Frida Khalo.

La nuova Casa di Nostra Signora, inaugurata lo scorso anno, sta ormai iniziando a offrire a pieno regime un’attenzione tutta particolare al mondo femminile nella realtà cremonese attraverso tre attenzioni: la casa, l’educazione e il lavoro. Nel 2014 l’Istituto secolare delle Oblate di Nostra Signora del S. Cuore di Gesù ha donato lo stabile di via Ettore Sacchi (sua storica sede) alla Diocesi di Cremona perché continuasse a rispondere alle esigenze delle donne in difficoltà e a una funzione di aggregazione e collaborazione tra tutte le associazioni che, a vario titolo, operano sul territorio diocesano nel settore della formazione e promozione morale, civile e culturale della donna. Un punto di riferimento emblematico, dunque, dell’attenzione della Chiesa cremonese alla condizione femminile, soprattutto nei suoi aspetti più fragili.

Gli obiettivi che la rinnovata Casa si propone sono:

  • presa in carico di donne in situazioni di fragilità: donne sole senza lavoro, donne e madri che escono da percorsi di comunità e che devono essere accompagnate verso l’autonomia;
  • sostegno a madri bisognose di aiuto, anche in vista della conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli della cura dei figli;
  • offerta di riferimento a donne che sono in condizione temporanea di fragilità: badanti, donne straniere bisognose di orientamento in un contesto sociale estraneo;
  • formazione (per le nuove generazioni, educatori e operatori sociali, genitori) a un nuovo modo di pensare la condizione femminile;
  • offerta culturale alla città su temi attinenti la condizione femminile;
  • offerta di sostegno relazionale a donne sole, soprattutto anziane.

 

La violenza contro le donne esiste, è diffusa e, nonostante anni di impegno e di crescente attenzione, non appare affatto in diminuzione. Le donne sono vittime di brutali ed efferate forme di violenza nella quotidianità e, soprattutto, nelle relazioni più intime. Un aspetto inquietante della violenza che deve interrogare a più livelli. Risulta allora fondamentale acquisire conoscenze e competenze per riconoscere il paradigma della differenza di genere e la violenza contro le donne come un fenomeno socio-culturale e una violazione dei diritti umani.

In provincia di Cremona è attiva da tempo una rete territoriale costituita da istituzioni, servizi e associazioni di volontariato che accoglie, ascolta, orienta, sostiene e cura le donne vittime di violenza. Ma non basta. La violenza di genere colpisce le donne ma è agita dagli uomini. Molti di loro hanno già preso la parola pubblicamente assumendo direttamente il problema e impegni concreti.

 

 

Altri eventi del 25 novembre

  • Panchina rossa (ore 9.00/13.00 – largo Paolo Sarpi) – La mattina del 25 novembre un gruppo di studenti, che da anni collaborano con A.I.D.A. onlus, si riunirà nei giardini di largo Paolo Sarpi e darà vita a un’installazione, durante la quale sarà dipinta di rosso una panchina, messa a disposizione dall’Amministrazione comunale. Su di essa sarà riportata una scritta di denuncia del fenomeno. Nel frattempo saranno eseguite letture a tema. Un gruppo di ragazzi, inoltre, distribuirà materiale informativo sul tema della violenza di genere e darà indicazioni nel merito. A conclusione della performance saranno letti i nomi delle vittime di femminicidio di quest’anno.
  • Clementine antiviolenza in memoria di Fabiana e tutte le altre donne (Galleria XXV Aprile) – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Confagricoltura Donna Lombardia e A.I.D.A. onlus, saranno presenti in Galleria XXV Aprile con le clementine offerte dalle imprenditrici di Confagricoltura Donna Lombardia. Sarà possibile acquistare le clementine per sostenere i centri antiviolenza.
  • Insieme contro la violenza (ore 16.15 – piazza del Comune) – Nell’ambito della Festa del Torrone si prevede un intervento dal palco delle associazioni cittadine e dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. A conclusione saranno lanciati simbolicamente dei palloncini rossi e sarà distribuito materiale informativo.

 

  • (Ore 20.30 – Teatro A. Ponchielli) – In occasione conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch “Moving with Pinadi e con Cristiana Morganti, sarà distribuito materiale informativo per la prevenzione ed il contrasto della violenza contro le donne.

Nei giorni successivi altri due eventi: nel pomeriggio del 29 novembre a Palazzo Vidoni (via Manzoni 2) il convegno “Violenza contro le donne – contrasto e prevenzione”; il giorno successivo “posto occupato” in Consiglio Comunale: un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Non manca infine il concorso “I.R.I.S. – Io Rompo Il Silenzio, per le scuole”.




Settimana della carità: “Non amiamo a parole ma con i fatti”

“Non amiamo a parole ma con i fatti” è il tema scelto da Papa Francesco per la prima Giornata mondiale dei poveri, che si celebrerà il 19 novembre prossimo. In diocesi di Cremona sarà proprio questa tematica il filo conduttore della Settimana della carità 2017.

“Al termine del Giubileo della Misericordia – scrive il Pontefice nel massaggio per la Giornata – ho voluto offrire alla Chiesa la Giornata mondiale dei poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi”.

Il messaggio del Papa per la 1a Giornata mondiale dei poveri

Per una felice coincidenza la data cade proprio in prossimità della solennità di sant’Omobono, il patrono della città e della diocesi di Cremona, da sempre riconosciuto come “padre dei poveri”. Da qui la scelta di Caritas Cremonese di fare del tema di questa prima Giornata mondiale il fulcro delle ormai tradizionali iniziative promosse a livello locale come sprone di riflessione e preghiera perché la carità resti sempre al centro della vita delle comunità cristiane.

Davvero ricco il programma di quest’anno, pensato per una riflessione condivisa con le diverse realtà che quotidianamente si confrontano con il tema della povertà, sotto i diversi punti di vista. In questa ottica si svolgerà a Cremona il convegno regionale dell’Azione cattolica e sarà riproposto l’impegno dell’associazione No spreco. Non mancano alcuni stimoli mazzolariani, a poche settimane dall’apertura del processo di beatificazione del celebre parroco di Bozzolo. Inoltre, saranno ricordati alcuni significativi anniversari di servizio: i 10 anni della comunità per minori Lidia Pieresca e i 20 anni dell’associazione di famiglie affidatarie Il Girasole. Non manca una serata di preghiera e altre occasioni di riflessione con momenti di incontro e intrattenimento. E a contrassegnare la solennità di sant’Omobono anche l’inaugurazione di una nuova “opera segno” di Caritas Cremonese.

 

Il programma della settimana

(cliccare sulle varie date per leggere il programma dettagliato del relativo appuntamento)

 

Locandina con tutti gli eventi




Da Cremona alla California, una reliquia di sant’Omobono al museo di Tutti i Santi di San Jose

Sant’Omobono sempre più internazionale. Il suo culto, infatti, non è solo cosa della città e della diocesi di Cremona o dei lavoratori del settore tessile, di cui è patrono insieme a mercanti e sarti. In molte parti del mondo il Santo cremonese è conosciuto e venerato, tanto da far richiedere ancora oggi un segno tangibile della sua presenza anche in quei luoghi.

Già lo scorso anno una reliquia di sant’Omobono era stata consegnate alla città e alla diocesi di Catanzaro. Il luogo scelto non era casuale: la chiesetta medievale (la più antica del capoluogo calabrese) intitolata proprio al Patrono di Cremona. Leggi per saperne di più

Analoga richiesta è arrivata il mese scorso anche dal Monastero benedettino di Nicolosi (Sicilia) per interessamento dell’abate dom Ildebrando Scicolone. Anche in questo caso la richiesta è stata accolta.

Ma  le reliquie di sant’Omobono hanno fatto un viaggio ben più lungo per volare oltre Oceano, dopo che nel maggio scorso da San Jose (California) era arrivata la richiesta di una reliquia da parte di Jake Huether, ideatore del Museo di Tutti i Santi. Anche in questo caso il responsabile diocesano per il Culto divino, don Daniele Piazzi, ha proceduto al confezionamento della reliquia con relativa autentica.

Nel testo, in latino, si certifica: “Universis et singulis, praesentes nostras Litteras inspecturis, fidem facimus atque testamur, quatenus exhibitam sacram reliquiam ex ossibus Sancti Homoboni, patroni nostri, de sacrario nostro extractam, eam reverenter reposuimus et collocavimus in theca argentea, vitro munita et funiculo rubri coloris bene colligata nostroque in cera rubra hispanica impresso sigillo pro illius identitate obsignata” (“A tutti e ai singoli che leggeranno la presente nostra lettera dichiariamo e attestiamo, che abbiamo estratto una sacra reliquia dalle ossa di S. Omobono, nostro partono, dal nostro sacrario, con reverenza l’abbiamo riposta e collocato in una teca argentata, protetta da cristallo ben chiusa e legata con filo di seta rosso munita del sigillo a garanzia della sua autenticità”).

E si conclude: Ad publicam fidelium venerationem dono dedimus” (“L’abbiamo donata perché sia venerata pubblicamente dai fedeli”).

Lo speciale pacco è arrivato a destinazione proprio il giorno dei Santi, così come il curatore del museo ha sottolineato nella lettera di ringraziamento inviata a Cremona:

Dear Mr. Piazzi,

May All the Saints bless you on the feast of All Saints.  I am pleased to let you know that the Relic of St. Homobonus arrived today November 1st. What a beautiful gift from him in honor of such a special day. 

I want to let you know that last week I started praying a Novena to St. Homobonus so that his Relic would come by today.  And of course he did not fail! 

Thank you so much for entrusting us with this very special and Holy gift. St. Homobonus Relic will be used very carefully to help inspire devotion in more people.  I can’t wait to start sharing him and having him displayed for public veneration.

Please continue to pray for us.  I will say a special prayer of Thanksgiving for you and the Bishop of Cremona tomorrow before the Blessed Sacrament.

Have a wonderful day.

In Christ Jesus,

Jake Huether
All Saints Museum




Settimana della carità, il 26 novembre pranzo con i poveri a Cristo Re

Trova nuova sede quest’anno il consueto pranzo di sant’Omobono che vede il Vescovo e le autorità del territorio sedersi a tavola con i più bisognosi. Per sottolineare l’impegno concreto di molte realtà presenti sul territorio quest’anno, anziché presso la Casa dell’Accoglienza, il ritrovo è fissato in una parrocchia della città, Cristo Re, dove in questi ultimi anni le Cucine Benefiche hanno voluto sottolinearne la festa. L’appuntamento, dunque, il 26 novembre, solennità di Cristo Re dell’Universo, alle 12.30 presso la palestra dell’oratorio.

Sarà un’occasione di incontro e condivisione aperto a tutta la cittadinanza. Ci si può prenotare presso il bar dell’oratorio di Cristo Re nel pomeriggio tra le ore 15 e le ore 19 (telefono 0372-32326).

Sarebbe bello che accanto e in mezzo ai poveri ci fossero tante persone, famiglie, giovani e anziani che sanno accettare la sfida di condividere.




Settimana della carità, il 9 novembre primo appuntamento mazzolariano

Giovedì 9 novembre, alle 18, presso la sala consiliare della Fondazione Città di Cremona sarà presentato il libro “La carità è sempre un po’ eccessiva” (Dehoniane, 2017) che raccoglie dieci lettere inedite di don Primo Mazzolari al vescovo Giovanni Cazzani.

Angela Bellardi, già direttrice dell’Archivio storico di Cremona, e a don Andrea Foglia, già direttore dell’Archivio storico diocesano, aiuteranno a collocare i documenti nel contesto storico della Chiesa cremonese della prima metà del Novecento. Interverrà anche don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari di Bozzolo, che ha curato la pubblicazione dell’epistolario mazzolariano.